Con l'archeologo Giuseppe M. Della Fina riparte l'Anno Culturale Unitre

Il riavvio dell’Anno Accademico dell’Unitre - Università delle Tre Età di Orvieto si caratterizza, anche in questo 2023/2024, con la gradita tradizione del corso di Storia Antica, riservato agli associati, tenuto dall’Archeologo Giuseppe M. Della Fina, la cui prima lezione avrà luogo lunedì 9 ottobre alle 17.30 presso il Museo Emilio Greco, in Piazza Duomo; le successive, a cadenza quindicinale.
"Il professor Della Fina - si legge in una nota a firma del presidente Unitre, M° Riccardo Cambri - è una delle colonne portanti della nostra programmazione, da sempre. I suoi percorsi culturali rappresentano un valore aggiunto, che reca prestigio alla nostra Associazione. Per altro, l’apprezzatissimo esperto riesce a stupirci anno dopo anno, ideando temi sempre nuovi e di indubitale fascino, che richiamano la più ampia partecipazione di appassionati. A lui porgo la gratitudine dell’intero Consiglio Direttivo, così come all’Opera del Duomo di Orvieto nella persona del presidente Andrea Taddei, per la preziosa disponibilità ad ospitare i tre incontri".
Per informazioni ed iscrizioni è possibile telefonare al 338.7323884 o scrivere a uni3-orvieto@alice.it.
"Scavi letterari. Un viaggio nella storia attraverso la letteratura"
Dal settembre 2022, Giuseppe M. Della Fina tiene, sulla rivista mensile “Archeo”, una rubrica dal titolo Archeologia e letteratura. Da quella fortunata esperienza scaturiscono i tre incontri previsti nell’ambito dell’anno accademico 2023-2024 dell’Unitre di Orvieto. In particolare verranno presi in esame tre romanzi particolarmente noti e in grado di illuminare le vicende storiche comprese tra il I secolo a.C. e l’età dell’imperatore Adriano.
Lunedì 9 ottobre ore 17.30
Thornton Wilder “Idi di marzo”
Nel romanzo The Ides of March (Idi di Marzo, nella traduzione italiana) scritto nel 1948, lo scrittore e drammaturgo statunitense Thornton Wilder ripercorre un arco temporale breve della storia di Roma antica, ovvero i mesi che precedettero l’uccisione di Giulio Cesare avvenuta il 15 marzo del 44 a.C., ma – attraverso alcuni espedienti narrativi - l’autore riesce ad andare più indietro nel tempo: alla ricerca delle motivazioni delle scelte degli attori principali della vicenda e all'individuazione delle forze sociali-politiche-militari-economiche che li spinsero ad assumere determinate posizioni. Senza alcun determinismo, ma con i protagonisti che si muovono nella storia e non al di sopra, o a lato di essa.
Lunedì 23 ottobre ore 17.30
Henryk Sienkiewicz “Quo vadis?”
Lo scrittore polacco Henryk Sienkiewicz, premio Nobel per la letteratura nel 1905, è l’autore del romanzo Quo Vadis pubblicato, in prima edizione nel 1896, che ha avuto un successo straordinario. Nel 1901 tra Inghilterra e Stati Uniti erano state vendute già quasi due milioni di copie. Il romanzo è ambientato a Roma nell’età di Nerone e nei primi decenni del Cristianesimo e si sviluppa attorno all’amore contrastato tra la cristiana Licia, figlia di un re barbaro giunta a Roma come ostaggio e accolta con affetto nella famiglia del generale Aulo Plauzio, e Marco Vinicio, nipote di Petronio e quindi di un uomo con un ruolo di primo piano nella corte imperiale. Nelle sue pagine si contrappongono un mondo pagano, che ha perduto la spinta propulsiva e, nel cui ambito, la lotta sfrenata per il potere e la violenza hanno preso il sopravvento, e un mondo nuovo, cristiano, che, introducendo valori diversi, sta ponendo le basi per la sua affermazione nonostante una repressione violenta.
Lunedì 6 novembre ore 17.30
Marguerite Yourcenar “Memorie di Adriano”
Memoires d’Hadrien (Memorie di Adriano, nella traduzione italiana) di Marguerite Yourcenar è sicuramente uno dei romanzi storici più riusciti e più noti. Venne pubblicato a Parigi nel 1951 ed ebbe subito un successo notevole. Nel romanzo – sulla base di una conoscenza profonda della documentazione letteraria, epigrafica e archeologica sul personaggio – vengono ripercorse le vicende di formazione, le scelte culturali e politiche dell’imperatore immaginando di dare la parola direttamente allo stesso Adriano. Il quale arriva ad affrontare il tema del potere: il suo significato profondo, le sfide che impone, le regole e i compromessi che presiedono alla sua gestione. Non basta ancora: nel suo “monologo” l’imperatore affronta tematiche etiche come il senso da dare alla vita.
Giusepp M. Della Fina si è laureato in Lettere (indirizzo classico) presso l’Università degli Studi di Siena e ha conseguito il Dottorato di ricerca in Archeologia (Etruscologia) presso l'Università "La Sapienza" di Roma. È presidente del Comitato scientifico della Fondazione per il Museo “Claudio Faina”, dopo esserne stato a lungo il direttore scientifico. Collabora alle riviste “Archeo”, di cui è membro del Comitato scientifico, “Il Giornale dell’Arte”, e al quotidiano “La Repubblica” per articoli di archeologia. Dirige, inoltre, la rivista “Archaeologiae. Research by Foreign Missions in Italy”. Ha insegnato presso l’Università degli Studi dell’Aquila dal 2000 al 2016. Ha scritto numerosi volumi di etruscologia e storia antica per editori italiani e stranieri e curato diverse mostre.

Nota della Redazione: Orvietonews, giornale online registrato presso il Tribunale di Orvieto (TR) nr. 94 del 14/12/2000, non è una bacheca pubblica. Pur mantenendo fede alla disponibilità e allo spirito di servizio che ci ha sempre contraddistinto risultando di gran lunga l’organo di informazione più seguito e letto del nostro territorio, la pubblicazione di comunicati politici, note stampa e altri contributi inviati alla redazione avviene a discrezione della direzione, che si riserva il diritto di selezionare e modificare i contenuti in base a criteri giornalistici e di rilevanza per i lettori.