"Lo strano caso del quadro scomparso", nuovo capitolo per la saga di Alessandra Carnevali

Non c'è estate senza gialli. E non c'è più giallo senza Alessandra Carnevali. Sì, perché a sette anni dall'inizio della fortunata saga poliziesca iniziata nel 2016 con "Uno strano caso per il commissario Calligaris", romanzo vincitore del premio #ilmioesordio2015, proseguita nel 2017 con "Il giallo di Villa Ravelli", nel 2018 con "Il giallo di palazzo Corsetti", nel 2019 con "Delitto in alto mare", nel 2020 con "Il mistero del cadavere nella valigia", nel 2021 con "Lo strano caso del maestro di violino" e il racconto "Lo strano caso del Circo Baruffa" e nel 2022 con "Il delitto della vedova Ruzzolo", venerdì 21 luglio sempre per Newton Compton Editori arriva in libreria un nuovo, imperdibile, capitolo che promette di non deludere le attese.
Ha per titolo "Lo strano caso del quadro scomparso" e in 288 pagine promette il solito concentrato di brividi e risate, al quale l'autrice orvietana ha abituato negli anni i suoi lettori. Una nuova intricata indagine, un'avventura noir che tratteggia la realtà fra immagini ed emozioni ma anche un traguardo importante – vista la longevità della sua poliziotta diversamente bella, dura prima di tutto con se stessa ma decisamente intelligente nel risolvere che la vivace vita di provincia le mette davanti – che stupisce, prima di tutti, la sua ideatrice. "Non avrei mai pensato di andare oltre il primo romanzo – confida – e, invece, eccoci qui con un nuovo episodio. È una storia molto divertente, almeno quante le altre, ma con nuovi irresistibili personaggi".
E se ad Alessandra Carnevali anche il Corriere della Sera riconosce il merito di imbastire, ogni volta, "una narrazione dai lampi dialettali umbri con l’ironia a tenere tutto insieme", tra intrighi, sospetti e tante ipotesi fino alla soluzione inaspettata, per saperne di più non resta che leggere il libro. "È un periodo tranquillo – è scritto nella sinossi – per il commissariato di Rivorosso Umbro, e Adalgisa Calligaris comincia già a pregustare le gioie della pensione. Ma la quiete viene interrotta bruscamente dal medico legale Carlo Petri, che si mette in testa di organizzare una rimpatriata con i vecchi compagni delle medie.
Adalgisa, che conserva un pessimo ricordo di quel periodo della sua vita, non vorrebbe saperne niente, ma purtroppo Petri non sente ragioni: non solo la invita, ma la incarica anche di rintracciare i tredici ex alunni che non vivono più a Rivorosso. Adalgisa si mette così sulle tracce dei compagni di scuola, che non vede da quarant’anni. Tuttavia, quella che sembrava soltanto una fastidiosa incombenza assume presto tratti decisamente più foschi: uno degli invitati, Luigi Gallettini, detto Frittomisto, sembra scomparso nel nulla. La sua ricerca conduce Adalgisa a Roma, dove l’indagine si intreccia alla misteriosa morte di un’importante artista norvegese e alla storia del celebre furto dell’Urlo di Edvard Munch…".

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