cultura

Esami di Stato 2022/2023, Iisacp: "In medio stat virus"

mercoledì 19 luglio 2023

Sono 133 gli studenti dell'Istituto d'Istruzione Superiore Artistica Classica e Professionale di Orvieto che hanno appena conseguito il diploma. Nel dettaglio:

Liceo Artistico "Livio Orazio Valentini" (42 alunni, 3 classi quinte)
100/100 Lode n.1
100/100 n.5
90/99 n.11
80/89 n.11
70/79 n.11
60/69 n.3

Liceo Classico "Filippo Antonio Gualterio" e Liceo delle Scienze Umane (57 alunni, 4 classi quinte)
100/100 Lode n.1
100/100 n.4
90/99 n.19
80/89 n.13
70/79 n.17
60/69 n.3

IPSIA - Istituto Professionale Alberghiero "Luca Coscioni" (34 alunni, 3 classi quinte)
100/100 n.2
90/99 n.5
80/89 n.6
70/79 n.7
60/69 n.14

Questo il commento della dirigente scolastica, Cristiana Casaburo:

"In medio stat virus". Non è un errore di citazione della locuzione latina. È un "adattamento funzionale", se così si può dire, senza voler offendere la dignità maestosa della lingua latina. Utile ad iniziare la riflessione sul tema in questione, ovvero gli Esami di Stato 2022-2023, partendo dall'incidente di percorso che ha non poco ostacolato e reso difficile il cammino per tutti gli studenti.

Il virus che tutti ci ha coinvolto, più o meno profondamente, e che ci ha tenuti lontani da relazioni interpersonali, ad eccezione della cerchia domestica. I nostri studenti, appena maturati, in pieno biennio, non hanno vissuto la dimensione del confronto diretto con compagni e docenti, fortemente stimolante per la crescita individuale, per la costruzione di autostima e della dimensione critica. Sono rimasti relegati per lungo tempo in una dimensione individualistica e sterile si potrebbe dire, deprivata della linfa vitale delle relazioni dirette.

Non va dimenticata questa parentesi di vita che sta in mezzo, appunto, tra il prima e il dopo, tra il "normale trend" scolastico e lo step finale dell'Esame di Stato, tornato alla "normalità", con commissione mista e qualche modifica nella seconda prova. Un intermezzo poco "normale", poco costruttivo, poco stimolante, poco gratificante per ciascuno dei ruoli in campo. Hanno tuttavia, nella quasi totalità, con dignità concluso il proprio percorso, impegnandosi nel recupero di forze e strumenti e ritornando "in pista" con la carica giusta e anche un po’ di entusiasmo. Non tutti però. Purtroppo.

Alcuni studenti, pochi per fortuna, già fragili per svariati motivi, hanno pagato il prezzo dell’intermezzo rinunciando ad affrontare la sfida. Gli altri, sono stati guidati e supportati dai docenti di classe, in termini di preparazione didattica disciplinare e interdisciplinare. Le simulazioni svolte in corso d’anno hanno permesso loro di comprendere con chiarezza cosa avrebbero dovuto affrontare in termini di conoscenze, abilità e competenze.

Il confronto continuo con i docenti curricolari ha permesso loro di correggere il tiro là dove si rilevasse disorientamento. In questi termini gli studenti hanno affrontato serenamente gli esami. La maggior parte di loro ha espresso soddisfazione sia circa l'esito finale sia circa lo svolgimento, durante il quale, seppure incontrando delle difficoltà, hanno saputo interagire anche con i commissari esterni, presso i quali hanno incontrato cordialità e capacità di farli sentire a proprio agio.

I commissari esterni dal canto loro hanno riposto grande fiducia e rispetto verso i colleghi interni e verso il lavoro svolto, innestando un clima rilassato, di massima collaborazione e condivisione durante tutto il periodo di esami, favorendo in ogni studente una buona performance. Importante, in funzione dello svolgimento del colloquio orale il lavoro svolto per nuclei tematici che li ha in qualche modo fatti sentire sostenuti e allo stesso tempo autonomi.

Maggiore ansia nell’affrontare le prove scritte, in alcuni casi ritenute complesse sia nel contenuto che nell'articolazione delle domande di comprensione. Malgrado il pernicioso intermezzo gli studenti hanno comunque saputo valorizzare le competenze acquisite e saputo gestire con maturità anche emozionale le prove d’esame.

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