cultura

Record di presenze alla mostra dedicata al mondo contadino. Definita "bella e commovente, un tuffo nel passato"

mercoledì 5 luglio 2023

Affluenza record per la mostra fotografica "Alla scoperta della vita contadina, la gioia di rivivere le antiche tradizioni" che si è conclusa domenica 2 luglio al Salone Parrocchiale di Viceno. Tantissimi i visitatori provenienti dai comuni dell’Alfina, ma anche da varie città italiane e da alcuni Paesi esteri. Tutti sono rimasti meravigliati dalla bellezza e dalla semplicità del luogo.


Il sindaco di Castel Viscardo, Daniele Longaroni, in visita alla mostra

Mai avrebbero pensavato di trovare un posto simile e nel registro delle presenze hanno scritto tante dediche per testimoniare la gioia di ripercorre un viaggio nel tempo passato alla scoperta dei veri valori, come un ritorno alle origini riscoprendo i valori dimenticati della propria infanzia.



Queste le dediche sul registro della mostra:
"Pensata e realizzata in modo splendido, è una bellissima ricostruzione dei mondo che fù, preziosa testimonianza per le generazioni che non conoscono tutto questo"
"La cultura contadina: un patrimonio culturale da preservare e trasmettere. Questo 'museo' è una scoperta per i giovani ed una rivisitazione del passato a chi giovane non lo è più"
"Meraviglioso questo ritorno al passato"
"Oggi sono tornato un po’ all’infanzia…"
"Una bellissima mostra per rivedere i tempi antichi! Mi è piaciuta molto vedere tutto quello che si usava in quel periodo. Complimenti a chi ha pensato tutto questo" (14 anni)
"Una mostra bellissima e piena di cose antiche che non avevo mai visto" (11 anni)
"La mostra è bellissima e anche se sono piccola ho potuto vedere gli attrezzi ed utensili di una volta…" (8 anni)
"Fantastic exibition…very interesting"
"Una mostra del genere non l’ho mai vista! Un capolavoro! Una meraviglia"
"Complimenti per l’originalità e il grande impegno. Sembra veramente un museo"
"Un'esposizione che ti sorprende…"

"Chi non conosce la storia del passato, non può comprendere il presente"



Una mostra che ha messo al centro dell’attenzione il lavoro nei campi, l’attività rurale, con oltre 150 attrezzi esposti, foto che raccontano le storie di vita vissuta di donne e uomini del mondo contadino, dove "affondano le nostre radici, i solchi dove siamo stati piantati e con amorevole cura siamo nati, generando un prato pieno di colori e sfumature. Una bellezza naturale che dobbiamo riconquistare".



La mostra rientrava nell’ambito delle iniziative dell’evento "Laudato Sii Alfina", che ha visto lo svolgersi di tanti eventi nel territorio dell’Alfina, organizzato dall’Unità Pastorale San Pancrazio Martire, con il patrocinio del Comune di Castel Giorgio, Castel Viscardo, il Comune di Orvieto, l’Opera del Duomo, le Pro Loco di Castel Giorgio, Castel Viscardo e Monterubiaglio ed altre associazioni del territorio. Ad inaugurarlo, venerdì 16 giugno a Castel Giorgio, le parole di don Marco Gasparri: "Riconoscere e tutelare la bellezza del Creato. Una bellezza scritta in maiuscolo, del cuore, perché è la bellezza che ti fa scoprire Dio".


 
All’interno della mostra gli scatti di Maria Assunta Pioli, fotografa per passione, molto attiva nella solidarietà, volontaria della Croce Rossa Italiana - Comitato di Orvieto, che dagli anni '90 ha fotografato i volti della gente che vive sull’Alfina e le tradizioni che si tramandano da secoli e sono arrivate fino ad oggi, l’esposizione dei numerosi attrezzi antichi in uso nel mondo contadino, ben conservati, custoditi con cura, messi a disposizione da Veraldo Serranti, cultore del mondo contadino, e le sculture in legno del Maestro Franco Picciolini che raffigurano i contadini di un tempo che utilizzano gli aratri veri esposti.


 
L’impressione che tutti i visitatori hanno espresso è quella che "sembra di entrare in un piccolo museo del mondo della Civiltà Contadina". Merito anche del percorso espositivo che si snoda su vari ambienti rurali a memoria della vita contadina: la casa, il sottoscale, la stanza, la bottega del falegname, la bottega del fabbro, la stalla, il cellaio, la cantina e il magazzino.



In ogni ambiente sono esposti gli attrezzi in uso nelle case di una volta per esempio in cucina, la tavola apparecchiata con la tovaglia di canapa tessuta al telaio, il camino, la madia, il bucatoio, dove una volta si faceva il bucato con la cenere, ed altri, la stanza dove ci si riposava dopo le dure fatiche del lavoro dei campi, la bottega del falegname con gli attrezzi da lui stesso costruiti che servivano sia per le riparazioni che per costruire carri, carrette, sedie, botti, la cantina in cui è in mostra tutto ciò che serviva per il buon vino, dalla vendemmia all'imbottigliamento, ecc…


 
Una vera e propria immersione nel tempo che fu che ha incuriosito i tantissimi bambini e i giovani che non hanno visto gli attrezzi in uso nel mondo contadino negli anni passati. Poterli provare, mentre le persone che un tempo erano contadini rivivevano i ricordi di quel passato pieno di fatiche ma anche di momenti gioiosi è stato emozionante.





Foto: Maria Assunta Pioli

 
 

Nota della Redazione: Orvietonews, giornale online registrato presso il Tribunale di Orvieto (TR) nr. 94 del 14/12/2000, non è una bacheca pubblica. Pur mantenendo fede alla disponibilità e allo spirito di servizio che ci ha sempre contraddistinto risultando di gran lunga l’organo di informazione più seguito e letto del nostro territorio, la pubblicazione di comunicati politici, note stampa e altri contributi inviati alla redazione avviene a discrezione della direzione, che si riserva il diritto di selezionare e modificare i contenuti in base a criteri giornalistici e di rilevanza per i lettori.