cultura

"I cartoni di Franceschini conservati a Palazzo Soliano saranno restaurati"

lunedì 15 maggio 2023
di D.P.

Provenienti dalla collezione del Cardinale Filippo Antonio Gualterio, furono acquistati dallo Stato Italiano nel 1872 e attualmente sono conservati sulla Rupe, nei depositi di Palazzo Soliano, già sede del Museo dell'Opera del Duomo di Orvieto. Da qui i cartoni preparatori del grande pittore bolognese Marcantonio Franceschini (1648-1729), realizzati per gli affreschi del Duomo di Piacenza, usciranno per essere finalmente sottoposti a restauro.

Se ne è avuta conferma venerdì 12 maggio in occasione del pomeriggio di studi ideato da Corrado Azzollini, direttore del Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per l'Emilia Romagna, e coordinato da Anna Còccioli Mastroviti della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza, al quale ha preso parte la dottoressa Alessandra Cannistrà, curatrice del MODO, per illustrare la travagliata vicenda storica dei pregiati cartoni.

Proprio a Piacenza, nella prestigiosa sede di Palazzo Rota Pisaroni, sono stati presentati il progetto di restauro finanziato dal Ministero della Cultura e il volume finanziato dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano degli atti del convegno di studi svoltosi nel 2021 a Palazzo Farnese dedicato al tema della cupola. Ai rilievi architettonici eseguiti tra la primavera del 2020 e l'autunno del 2021, si sono aggiunti i rilievi dei cartoni per gli affreschi piacentini, attualmente conservati ad Orvieto.

Nel corso della presentazione è stato ribadito come i cartoni rappresentino il momento progettuale dei grandi cicli decorativi eseguiti da Franceschini in varie città d'Italia e quanto sia indispensabile provvedere ad una manutenzione dei pregevoli materiali e ad una sistemazione idonea a conservarli in via definitiva e possibilmente valorizzarli e renderli fruibili. In particolare, essi rivestono un'importanza fondamentale per quanto concerne la produzione dell'artista.

Sono, infatti, una preziosa testimonianza di opere andate perdute del tutto o in parte, come gli affreschi del Salone del Maggior Consiglio del Palazzo Ducale di Genova, le storie di Santa Caterina Vigri dipinte nella Chiesa del Corpus Domini, a Bologna, e per il ciclo del Duomo di Piacenza. Nel 1688-89, infatti, Franceschini fu impegnato negli affreschi di quest'ultimo insieme a Luigi Quaini. Di questi affreschi, staccati e trasportati su tela alla fine dell'800, se ne conservano solo alcuni.

Ovvero "Il Sogno di San Giuseppe", unico in loco a Piacenza, e parte de "La Circoncisione", mentre sono andate perdute, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, le Virtù – Fede, Umiltà, Carità e Verginità – dipinte nei pennacchi della cupola. I grandi cartoni raffigurano "La Verginità", l’unico restaurato, "Il Sogno di San Giuseppe" e "L'Adorazione dei Magi". La decorazione tardo-seicentesca di Franceschini è stata purtroppo rimossa sul volgere dell'800.

Il tutto nell'ambito dei restauri promossi dall'allora vescovo, monsignor Giovan Battista Scalabrini. Il diario di lavoro dell'architetto Camillo Guidotti, responsabile dei lavori racconta dettagliatamente lo smantellamento degli affreschi trasferiti nel 1901 nel Salone del Palazzo Comunale, quindi ricoverati nel Convento di Sant'Agostino, dove furono in parte distrutti da un bombardamento durante la Seconda Guerra Mondiale. Si salvarono "La Circoncisione" e "Il Sogno di San Giuseppe".

Lo studio di questi preziosi e fragili materiali, conservati al Museo dell'Opera del Duomo, sul quale è intervenuta la curatrice, costituisce, quindi, un'operazione di assoluta rilevanza scientifica e di valorizzazione del patrimonio culturale. Con l'intento di dare seguito al lavoro, il direttore del Segretariato Regionale ha ritenuto opportuno chiedere un finanziamento straordinario al Ministero finalizzato al restauro dei cartoni de "L'Adorazione dei Magi" e "Il Sogno di San Giuseppe". 

Stanziato con decreto del 1° luglio 2022 dalla Direzione Generale Bilancio. A lavori di restauro conclusi sarà, così, possibile esporre i cartoni a Piacenza in un progetto di collaborazione che coinvolge il Segretariato Regionale, la Soprintendenza dell'Umbria, il Museo dell'Opera del Duomo di Orvieto, la Diocesi di Piacenza-Bobbio, il Comune di Piacenza e, naturalmente, la Soprintendenza di Parma e Piacenza, ideatrice e organizzatrice del convegno del 2021.

L'obiettivo è stato anche quello di affrontare temi oggi desumibili "dall'autopsia" del monumento, resa possibile dalla più aggiornata strumentazione tecnica. Un’operazione piuttosto complessa, svoltasi nell'ottobre 2021, che ha potuto contare sulla fattiva collaborazione dell'Opera del Duomo di Orvieto e della Soprintendenza dell'Umbria, depositaria dei cartoni di proprietà demaniale, e del coordinamento scientifico di Anna Còccioli Mastroviti per la Soprintendenza di Parma e Piacenza.