cultura

Restauro ultimato, riapre al culto la Chiesa della Madonna Santissima del Fossatello

sabato 15 aprile 2023
di Davide Pompei

Restituire stabilità architettonica all'edificio e dignità alla facciata e agli interni. Puntavano a questo i lavori di restauro della Chiesa della Madonna Santissima del Fossatello, appena conclusi e resi possibili grazie ai finanziamenti dell'8xMille alla Chiesa Cattolica, oltre che a fondi parrocchiali ed offerte dei fedeli. Smontato il ponteggio, la chiesa sussidiaria della Parrocchia di San'Andrea in Corbara può ufficialmente riaprire al culto. L'occasione coincide con la 283esima ricorrenza dei tradizionali festeggiamenti, in programma da venerdì 13 a lunedì 17 aprile.

La presentazione dei lavori di restauro che l'hanno interessata avverrà domenica 16 aprile alle 18.30 e sarà preceduto dalla messa presieduta da monsignor Gualtiero Sigismondi, vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi, che benedirà e incoronerà con le tiare originali, risalenti al '700, la nuova immagine che verrà posta sull'altare, in sostituzione di quella originale rubata alcuni anni fa e non ancora ritrovata. Alle 16, sulle note della Banda di San Venanzo, avrà inizio la processione dal piccolo santuario fino alla nuova edicola sacra eretta in località Mariani.

Qui il presule benedirà l'immagine collocata a protezione dei pellegrini che percorrono queste strade. Alle 18, invece, nella piazza principale della frazione, l'esibizione del Gruppo Sbandieratori e Musici dei Quartieri di Orvieto. Alla presentazione del restauro interverranno don Luca Conticelli, responsabile diocesano del Sovvenire, don Emanuele Frenguelli, viceparroco e direttore dell’Archivio Vescovile, e l'architetto Mauro Stella, responsabile dei lavori di recupero che restituiscono a pieno titolo la chiesa al patrimonio culturale del territorio.

Nel corso delle ricerche volte a ricostruire le vicende storico-artistiche è stato possibile attribuire la corretta paternità al dipinto dei Santi Biagio e Apollonia, conservato all'interno della chiesa, a Filippo Naldini, raffinato artista orvietano dell'epoca, allievo di Ludovico Mazzanti. Tradizione vuole che la stessa effige di Maria con il Bambino indicasse il punto in cui la costruzione avrebbe dovuto essere posta. E lì fu inaugurata, una settimana dopo la Pasqua del 1739, con una solenne processione culminata con la benedizione del vescovo Giuseppe di Marsciano.

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