Giornate FAI di Primavera, a Orvieto l'omaggio a Livio Orazio Valentini e Achille Perilli

In occasione della 31esima edizione delle Giornate FAI di Primavera, "il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese", il Gruppo FAI di Orvieto guidato dall'architetto Roberta Mattioni rende omaggio a due artisti contemporanei. Si tratta di Livio Orazio Valentini, pittore, scultore e ceramista nato a San Venanzo nel 1920 che, attraverso la sua arte, propose "un dialogo iconicamente contraddistinto da immagini riconoscibili, ma che possiede la capacità di distendere il tempo, di collocarsi ovunque senza perdere efficacia".
E di Achille Perilli, maestro dell'astrattismo, nato a Roma nel 1927, che si trasferì nelle campagne intorno ad Orvieto negli anni '90 e, in forma stabile, intorno al 2000 scegliendo questo territorio come residenza per i suoi ultimi anni di vita, interrottasi nel 2021, all'età di 94 anni, facendone – insieme alla moglie, Lucia Latour, danzatrice e coreografa che trasformò la danza moderna – un luogo di studio ed ispirazione, organizzando fin dalla giovinezza lo studio e la biblioteca secondo i dettami di Lionello Venturi.
Porte aperte sabato 25 e domenica 26 marzo, dalle 10 alle 18 – ultimo ingresso, mezz'ora prima – nei locali al piano terra di Palazzo Crespi, in Via Maitani 3, che dal 1974 al 2007 ospitarono lo Studio Valentini. Non l'unico, ma il più prolifico sia per il rapporto simbiotico tra l'artista e la città che per la sua invidiabile posizione. Il lavoro della Fondazione che ne porta il nome è stato quello di ricreare quanto più possibile l'atmosfera del luogo, essenziale per lo sviluppo della pratica dell'artista attraverso una ponderata scelta di pezzi da esporre e testimonianze.
Sarà possibile visitare un primo vano, direttamente aperto su Via Maitani, spazio prediletto per dipingere, che presenterà una selezione di documenti personali e d'archivio oltre che una cernita di opere simboliche ed esemplificative. In un'area attigua, un monitor permetterà di conoscere meglio la figura dell'artista attraverso la proiezione del documentario "L'Alfiere del Vento" di Giovanni Bufalini. La visita proseguirà a Palazzo Coelli, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, che nella Sala "Livio Orazio Valentini" ospita l'esposizione permanente di quadri da lui realizzati.
La possibilità di mettere piede in un luogo intimo come lo studio di un pittore sarà un regalo da condividere con la comunità – in gruppi di massimo 15 persone – anche in località La Padella, dove sorge la Casa Studio del Maestro Achille Perilli, la cui eredità accolta e gestita dalla figlia Nadjia, curatrice e storica dell'arte, non si limita al solo studio, ma varca le soglie della biblioteca, del deposito e arriva fino all'archivio da lei stessa definito sulle pagine di Panorama come "non egoista, generoso, che serve alla comunità per costruire cultura".
Sarà proprio con il suo accompagnamento che procederà la visita permettendo di mantenere nitida una delle pagine più importanti della storia dell'arte italiana dello scorso secolo. Per le visite – a contributo libero, accessibili ai portatori d'handicap, anche in lingua straniera e della durata di 45 minuti – a questo sito è necessaria la prenotazione online. A curarle, insieme ai volontari FAI, gli Apprendisti Ciceroni del Liceo Artistico di Orvieto. In questo caso l'appuntamento è, per entrambi i giorni, dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 18. Ultimo ingresso alle 17.
Per ulteriori informazioni:
www.giornatefai.it
