cultura

"Campane per la Cattedrale". Dopo la mostra, due libri celebrano la Fonderia Marinelli

martedì 14 marzo 2023
di D.P.

"Campane per la Cattedrale". Era questo il titolo della mostra allestita ad aprile 2011, in occasione della XIII Settimana della Cultura, all'interno dei voltoni della Galleria degli Affreschi nei Palazzi Papali di Orvieto per salutare il ritorno di due antiche campane conservate nei depositi del Museo dell'Opera del Duomo e legate alle vicende storiche del "concerto" che dal XIV secolo risuona dalla Cattedrale, proponendo anche una selezione di documenti e fotografie dell'epoca che ricordavano la figura di monsignor Francesco Pieri, vescovo di Orvieto, a cinquant'anni dalla sua prematura scomparsa.

Proprio nel marzo del 1961, nella Domenica della Palme, quest'ultimo consacrò con una solenne benedizione l'ultima campana realizzata per il concerto della Cattedrale dalla Pontificia Fonderia di Campane "Marinelli" di Agnone, Isernia, che oltre ad essere una di quelle eccellenze considerate con orgoglio tali non solo nel Sud Italia è anche l'azienda a conduzione familiare più antica del mondo. Cenni storici ne collocano, infatti, l'origine addirittura all'anno 1000. Di certo Nicodemo Marinelli, detto "Campanarus Anglonensis", nel 1339 fuse una campana di bronzo da circa 50 chili.

E nei secoli successivi, sotto gli aragonesi, i Marinelli hanno continuato a fondere campane per chiese e campanili in tutta la Penisola. Nel 1924 Papa Pio XI ha conferito alla Famiglia Marinelli l'onore di avvalersi dello stemma pontificio. In tempi più recenti, per l'anniversario dell'Unità d'Italia, la fonderia ha prodotto tre "campane del dovere" per le tre più antiche scuole militari italiane, la Nunziatella di Napoli, la Teulié di Milano e l'Accademia Militare di Modena. Ora due libri celebrano questo vanto del Mezzogiorno e italiano in genere.

Si tratta di "Un uomo dabbene. La storia dei fonditori di campane Marinelli" di Gioconda Marinelli, con prefazione di Dacia Maraini, pubblicato per le Edizioni Marlin e "Suoni dal Molise. Terra di campane e di zampogne" di Gioconda Marinelli e Maria Stella Rossi edito per i tipi di Homo Scrivens. Il primo è la testimonianza della figlia alla figura del padre fonditore di campane in Agnone, uomo etico, comprensivo e dall’animo nobile. Il secondo ripercorre il cammino millenario di campane che dalla cittadina molisana di Agnone sono arrivate in ogni angolo della Terra.

Entrambi i libri saranno presentati al pubblico a Roma, nella sede della Regione Molise, in Via del Pozzetto 117, mercoledì 15 marzo, alle 17.30, alla presenza delle autrici. L'introduzione sarà a cura del giornalista Giampiero Castellotti. Nel corso del pomeriggio sono attesi, inoltre, gli interventi della scrittrice Dacia Maraini, del manager Vito Alfonso Gamberale, dei fonditori Armando e Pasquale Marinelli e del Maestro zampognista Piero Ricci. L'iniziativa è realizzata in collaborazione con "Forche Caudine", lo storico circolo dell'emigrazione molisana. L'ingresso libero.

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