cultura

Portico della Chiesa di Sant'Andrea, in dirittura d'arrivo il restauro delle antefisse

mercoledì 8 marzo 2023
di Davide Pompei

Faranno presto ritorno sul profilo superiore del Loggiato della Chiesa di Sant'Andrea le antefisse in terracotta che rientrano nell'ambito del restauro conservativo della struttura. Si tratta di 78 elementi a forma di palmetta che guarnivano i lati della copertura del portico, 66 sul lato delle sette arcate e 12 sul lato corto, a chiusura dei canali terminali delle tegole. Questi pregevoli manufatti realizzati nel 1928 ed ispirati alla soluzione architettonica impiegata negli edifici etruschi, nel tempo si erano danneggiati ed erano venuti a cadere.

In seguito ad un sopralluogo con i tecnici della Soprintendenza competente nell'aprile 2015, si era evidenziato il cattivo stato di conservazione dovuto all'esposizione alle intemperie, ma anche al degrado del tavolato su cui le antefisse erano ancorate. L'Amministrazione Comunale, pertanto, aveva provveduto a rimuoverle per prevenirne la perdita. Così nel marzo 2019, in occasione della seconda edizione della Settimana dell’Arte istituita dall’Assessorato alla Cultura anche per valorizzare la dimensione di Orvieto Città della Ceramica e delle Arti, era stata lanciata un'idea.

Quella del recupero e della restituzione alla comunità di un luogo identitario per la comunità. Idea subito accolta dal Lions Club Orvieto che, in collaborazione con l'Associazione "Comitato Cittadino dei Quartieri", aveva poi deciso di sostenerne i costi. Il 50esimo anniversario della Staffetta dei Quartieri aveva dato, per così dire, lo sprint iniziale al progetto. A seguire, nel maggio dello stesso anno, il Comune aveva approvato il patto di collaborazione con il Lions Club, successivamente sottoscritto, e avviato l'iter burocratico del progetto, approvato dalla Soprintendenza.

E dell'incarico poi affidato al Consorzio Pragma – Conservazione e Restauro Beni Culturali e ai restauratori Giulia Barella, Davide Rigaglia e Valentina Romé. L’intervento è stato studiato per risolvere i problemi micro-strutturali che hanno pregiudicato la conservazione delle antefisse. Una trentina quelle originali in terracotta che si sono conservate e che sono state sottoposte dapprima a pulitura con disinfezione e rimozione dei depositi superficiali mediante ablatore ad ultrasuoni, poi a reintegrazione delle lacune esistenti.

Quelle perdute, invece, sono state riprodotte in materiale sintetico per evitarne il deterioramento, ma con le stesse dimensioni e le stesse caratteristiche anche cromatiche sulla base di calchi dagli originali. Tutti gli elementi sono pronti per essere fissate con moderni e adeguati ancoraggi a nuove assi lignee ornate con decorazioni a motivi geometrici. Sul fronte che si affaccia su Corso Cavour, dunque, sarà presto allestito un ponteggio temporaneo per montare le antefisse sul coronamento del portico e completare l'intervento con il restauro dei sei medaglioni tondi in maiolica a rilievo.

Opera, questi del Maestro Ilario Ciaurro (1889 –1992), vero artista della ceramica, attivo a Orvieto nella riscoperta della ceramica arcaica e nel rilancio produttivo della tradizione. I clipei in questione raffigurano le antiche corporazioni artigiane – quelle dei Tegolari, dei Fabbri, dei Vascellari, degli Scalpellini, dei Falegnami e dei Muratori – considerate un simbolo per l'identità di Orvieto, città-culla della ceramica e delle arti.

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