cultura

Immagini e cartapesta per riscoprire la tradizione del Carnevale Aquesiano

martedì 31 gennaio 2023

Pioggia sì, ma di coriandoli per salutare il ritorno del Carnevale Aquesiano, uno dei più antichi della Tuscia, le cui origini risalgono al Cinquecento. Le ripercorre la mostra "Evviva il Carnevale!", allestita nei locali della Biblioteca Comunale di Acquapendente con il contributo della Regione Lazio che, da sabato 21 gennaio, è fruibile al pubblico il mercoledì, il venerdì e il sabato dalle 10 alle 13 e dal lunedì al venerdì anche dalle 15 alle 19. L'esposizione, a cura di Cesare Goretti e Angelo Vitali, prende il nome da una delle canzoni della tradizione carnascialesca locale e si snoda lungo un percorso tra immagini e realizzazioni di cartapesta, tra cui la maschera locale del Saltaripe, allegro fannullone che alza spesso il gomito, per conoscere meglio un fenomeno sociale e culturale così sentito, grazie anche a spettacolari carri allegorici realizzati in passato.

Al lavoro da tempo Comune, Pro Loco, Consiglio dei Giovani e Associazione Dark Camera. Preziosa la collaborazione di altre associazioni ed artisti della cartapesta nel mettere a disposizione esperienza, abilità e professionalità. "Dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia – afferma Monica Putano Alias Bisti, vicesindaco e assessore alla Cultura e al Turismo – abbiamo voluto compiere un'operazione di ripartenza. Ripartire non solo dopo l'emergenza sanitaria, ma farlo dalle tradizioni, dalla cultura, da ciò che rappresenta il Carnevale, attraverso tutte le evoluzioni che si sono susseguite negli anni nelle maschere e nelle diverse tipologie di lavorazione della cartapesta. Abbiamo coinvolto le scuole, raccontando ai giovani la storia del nostro Carnevale e allestendo piccoli laboratori che hanno suscitato curiosità e spunti propositivi".

Un diritto, ma anche un dovere – quello di recuperare, mantenere e tramandare – e non solo una festa che sarà ribadito anche giovedì 16 febbraio alle 18 in Biblioteca con la presentazione del catalogo della mostra "Ricordi in cartapesta". Al Museo della Città, invece, spazio ai bambini con i giochi e i laboratori creativi di "A Carnevale ogni scherzo vale". E in serata, la Cena del Giovedì Grasso al Teatro Boni, a cura dell'Associazione Arisa. Sempre ne "la piccola perla della città di Acquapendente", torna a partire dalle 23 di sabato 18 febbraio il Veglione di Carnevale che, secondo un'antica prassi, vede smontare le poltrone e aprire a balli no stop con la musica de "I Ladri di Monnalisa" e, a seguire, dej set con Francis JJ, Andrea Spadaccia e Alessandro Costa.

Mascherati anche i gruppi che nei pomeriggi di domenica 12, domenica 19 e martedì 21 febbraio, a partire dalle 15.30 invaderanno di colori Piazza Girolamo Fabrizio partecipando alla premiazione del Concorso di Carnevale. I sapori, invece, sono quelli della 44esima Sagra della Fregnaccia, la tipica frittella tra il dolce e il salato preparata con brodo di zampetto e condita con parmigiano o pecorino romano, zucchero oppure cioccolata. La Fiaccolata da Piazza della Costituente, alle 18.30, e il successivo Falò di Re Carnevale in Piazza Girolamo Fabrizio, nel pomeriggio di Martedì Grasso, sancirà ufficialmente la chiusura dell'edizione 2023 del Carnevale Aquesiano.

Ma non la voglia di saperne di più su questo antico "caleidoscopio di burle", di cui nel '500 parlava il notaio Pietro Paolo Biondi raccontando che Mastro Battista Alberici era "manescalco molto valente, homo splendido ed inventor di far cose nuove in cose di miracoli e devotioni, et mascherate per Carnevale". Lo Statuto Comunale del XVII frenava, invece, gli eccessi stabilendo che "sotto pena di 100 lire si proibisce a ciascuna personale, nei giorni di Carnevale, di buttare in faccia alla mascare qualunque lordura, interiori di animali, lordura, terra, e ciascuno possa accusare i delinquenti". Nel suo diario di viaggio "Pictures from Italy" pubblicato nel 1846 persino Charles Dickens annotava che "ad Acquapendente festeggiavano il Carnevale".