cultura

"Le Pupille" di Alice Rohrwacher nella cinquina delle nomination agli Oscar

mercoledì 25 gennaio 2023
di Davide Pompei

Nella foto, postata dai Premi David, da sinistra Alice Rohrwacher insieme alla presidente Piera Detassis e alla sorella Alba in occasione dell'anteprima romana del cortometraggio "Le Pupille"

Lo ha fatto di nuovo. È riuscita a scrivere e dirigere – con il suo stile inconfondibile – una storia che "racconta l'innocenza dell'infanzia". E che, al solito, vola alto. Stavolta addirittura fino al Dolby Theatre di Los Angeles dove domenica 12 marzo avrà luogo la cerimonia di premiazione degli Oscar. Nella cinquina delle nomination per la sezione Best Live Action Short c'è anche "Le Pupille" di Alice Rohrwacher atterrato sulla piattaforma streaming Disney+ a dieci giorni da Natale.

Natalizia è anche l'ambientazione di questa favola breve – durata 37 minuti – basata su un'idea originale del regista messicano Alfonso Cuarón, qui anche produttore, in collaborazione con Esperanto Filmoj e Gabriela Rodriguez, insieme a Carlo Cresto-Dina per Tempesta, che ha già prodotto tutte le sue fortunate pellicole – da "Corpo Celeste" (2011) a "Le Meraviglie" (2014) fino a "Lazzaro Felice" (2018) – che, al livello internazionale, fanno incetta di premi ad ogni festival.

La notizia della nomination all'Oscar l'ha raggiunta, un po' a sorpresa, in Umbria dove Alice Rohrwacher sta lavorando al montaggio del nuovo attesissimo film, "La Chimera", che assegna il ruolo di protagonista all'attore Josh O'Connor – Premio Emmy e Golden Globe per l'interpretazione di Carlo d'Inghilterra nella serie tv "The Crown" – e che lei stessa presenta come una "storia di uomini un po' discoli", ovvero i tombaroli che trafficano i reperti archeologici.


Nella foto di Simona Pampallona una scena del corto "Le Pupille"

"Dedico la nomination all'Oscar alle 'bambine cattive' che cattive non sono affatto – ha dichiarato – e che sono in lotta ovunque nel mondo. Auguro che, come nel mio cortometraggio Le Pupille, possano rompere la torta e condividerla tra loro. Le bambine e le donne in Iran, in Afghanistan ma ovunque anche in Svezia e in Umbria". In quell'Alfina, al confine con Lazio e Toscana, che l'ha vista crescere, insieme alla sorella Alba che qui indossa il velo della Madre Superiora Fioralba.

E poi c'è Valeria Bruni Tedeschi, nei panni di Rosa, l'innamorata che affida alle orfanelle Serafina, Teresa, Fernanda, Flora, Renata, Olga, Giulietta, Agostina, Maria, Elvira, Alida, Ermenegilda, Margherita, Rodolfa, Lavinia, Olimpia e... Gesù Bambina, oltre a Marilù, Nora e Clara le sue preghiere e la (g)rossa zuppa inglese delle tentazioni. Dolce italico, a dispetto del nome, realizzato con ben settanta uova. Un'immagine contenuta anche in una lettera d'auguri.

Quella che Elsa Morante inviò a Goffredo Fofi nel Natale del 1971. Ispirazione – con virata al femminile – per il corto su desiderio, libertà, devozione e spirito anarchico. Unica altra rappresentanza italiana agli Oscar, Aldo Signoretti nel team del makeup e hairstyling di "Elvis" di Baz Luhrmann. "Le Pupille" è stato finanziato dalla Divisione Disney Branded Television e applaudio in anteprima a Cannes 75, a Telluride e a Toronto.


La locandina de "Le Pupille" disponibile su Disney+

E, ovviamente, tra i portici di Bologna, dove ha sede il Pio Istituto delle Sordomute. E dove, malgrado il tempo di carestia, al bollettino dal fronte della Seconda Guerra Mondiale si preferiscono le note – tutt'altro che peccaminose considerate l'età – di "Baciami piccina". A ballare la danza scatenata della libertà di "un Canto di Natale in rosa, semplice e poetico" contro la repressione dell'istinto sono le pupille. Sì, evidentemente, anche quelle anatomiche.

Lungo l'elenco delle congratulazioni arrivate per la nomination, dall’Accademia del Cinema Italiano fino alla più vicina Compagnia de La Panatella. "Per chi conosce Alice, per chi ha avuto l’opportunità di partecipare ai suoi film o collaborare con lei – il commento – è una notizia straordinaria che emoziona e ci rende tutti orgogliosi. Specialmente a chi, come noi, porta la nostra terra nel cuore, vive le nostre tradizioni ogni giorno e ogni momento.

Grazie Alice per questa nuova avventura, saremo con te attaccati alla tv, come lo siamo stati le tante volte che ci hai portato a Cannes. Soprattutto siamo felici per i nostri amici, Luciano Vergaro in arte Catirre, nei panni dello spazzacamino, e Carlo Tarmati, in quelli del reduce vagabondo, al quale mandiamo un forte abbraccio". Dita incrociate, dunque, e bagagli in mano. Destinazione Los Angeles, sperando possano partecipare anche le bambine. Come alla più bella delle gite.

Nota della Redazione: Orvietonews, giornale online registrato presso il Tribunale di Orvieto (TR) nr. 94 del 14/12/2000, non è una bacheca pubblica. Pur mantenendo fede alla disponibilità e allo spirito di servizio che ci ha sempre contraddistinto risultando di gran lunga l’organo di informazione più seguito e letto del nostro territorio, la pubblicazione di comunicati politici, note stampa e altri contributi inviati alla redazione avviene a discrezione della direzione, che si riserva il diritto di selezionare e modificare i contenuti in base a criteri giornalistici e di rilevanza per i lettori.