"Momenti di trascurabile (in)felicità", con il fischio conclusivo dei Mondiali invasione di campo al Mancinelli

Ieri la radiolina di Fantozzi durante la proiezione di una pellicola, oggi lo smartphone durante uno spettacolo al teatro. Che si farebbe per seguire la partita! Se poi si tratta della finale dei Mondiali… È successo anche questo nel pomeriggio di domenica 18 dicembre al Teatro Mancinelli di Orvieto, tutto esaurito per l'ultimo spettacolo del 2022 della Stagione di Prosa "Sipario!" diretta da Pino Strabioli, quando Francesco Piccolo, verso la conclusione di "Momenti di trascurabile (in)felicità", ha spoilerato la vittoria dell’Argentina sulla Francia.
Dalla prima fila è arrivato quel disperato "Nooo..." di chi non avrebbe voluto sapere per non perdere l’emozione di vedere la registrazione della partita, subito dopo. In sala qualche risata e l'ammissione di alcuni che, in contemporanea con lo spettacolo, avevano seguito il match calcistico, dando una più o meno frequente occhiata, allo smartphone. In un attimo il pubblico è diventato protagonista dello spettacolo. Tutti protagonisti, ognuno a modo suo, di quei momenti di trascurabile (in)felicità che, nel caso del calcio, superano le barriere spazio-temporali.
Quella che poteva essere stata una sensazione, ha trovato poi conferma nelle parole di un divertito Pif, pseudonimo di Pierfrancesco Diliberto, dietro le quinte: "La partita ha monopolizzato un po’ lo spettacolo". Affermazione arrivata da sotto la mascherina azzurra, senza celare gli occhi sorridenti e stanchi per lo spettacolo appena concluso. Poco più là, Francesco Piccolo. Mattatore della serata, dal quale nasce tutto. Dalla sua creazione, dal suo saper annotare ciò che tutti i giorni caratterizza certe situazioni: il disagio. Un divertito disagio se rivisto in modalità rewind.
Francesco Piccolo e Pif sono andati in scena e, dalle sole parole, ecco il loro ingresso, e anche quello degli spettatori, in situazioni di ordinaria quotidianità come quella di una festa di compleanno dei più piccoli. Per gli adulti diventa quasi impossibile, ad un certo punto, ammettere di voler andar via. Una volta ottenuto il consenso del figlio, intravisto sullo sfondo lo spiraglio di luce, la possibilità di fuga, ecco che a bloccare i saluti è la tanto temuta e risolutiva frase: "Ma deve ancora arrivare la torta".
Frasi, sensazioni, parti di vita vissuta come questa nutrite da qualche passo a tempo di musica: tutto offerto con leggerezza al pubblico, che poi si è visto coinvolto da protagonisti nella parte conclusiva dello spettacolo. Pif - accolto dall’entusiasmo dei suoi fans con tanto di richiesta di selfie dalla platea e dal primo ordine - ha passato il microfono a chi ne ha fatto richiesta e dato l’opportunità agli spettatori di condividere le proprie esperienze. Un modo per esorcizzare quei personali e indimenticati momenti di trascurabile (in)felicità attraverso una risata condivisa e collettiva.
Pif, anche al Teatro Mancinelli, un confronto attivo con il pubblico…
"La vita è fatta di momenti di trascurabile (in)felicità - ha ribadito poi l’attore dietro le quinte, a sipario ormai chiuso -. La verità è che non succedono tutte a Francesco Piccolo. Lui ha avuto la sensibilità e la genialità di segnarsi tutte le cose che gli succedono. Quelle cose paradossali della vita. E quindi sono cose che succedono a tutti. Quello che facciamo noi è uno stimolo per concentrarsi e far focalizzare a ognuno i propri momenti".
Si ritrova nelle situazioni che vengono descritte dal pubblico?
"Certo".
Quale è uno dei più ricorrenti momenti di trascurabile (in)felicità condiviso dal pubblico?
"Quello del sospiro di sollievo dell’insegnante quando non c’è il bullo in classe. Ce lo hanno detto in ben tre posti diversi".

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