cultura

Dieci spettacoli tra sogno e realtà nella Stagione del Teatro Comunale di Todi

lunedì 24 ottobre 2022
di Davide Pompei

Parte dall’idea del viaggio, "del transitare di artisti e di pubblico in un percorso andata e ritorno tra sogno e realtà", la nuova Stagione del Teatro Comunale di Todi disegnata insieme all'Amministrazione Comunale dal Teatro Stabile dell'Umbria e presentata sabato 22 ottobre nella Sala Vetrata dei Palazzi Comunali alla presenza del sindaco, Antonino Ruggiano, dell'assessore alla Cultura, Alessia Marta e del direttore del TSU, Nino Marino, affiancato da Maria Ragni.

In arrivo produzioni importanti, alcune delle quali debutteranno proprio nella città di Jacopone "che – ha sottolineato il primo cittadino – è un punto di riferimento nella vita culturale della regione, con il suo Teatro Comunale sempre più fulcro di attività, iniziative ed eventi e, quindi, sempre più luogo della comunità. Per questo, nonostante le difficoltà contingenti che attanagliano istituzioni, aziende e famiglie, abbiamo confermato l’impegno per un cartellone di prosa di assoluto livello.

Lo dovevamo ai tuderti, ai giovani studenti del polo scolastico cittadino e ai tanti abbonati, anche da fuori comune, che ci auguriamo vorranno confermare la loro presenza e rendere così la Stagione 2022/23 un’edizione da ricordare, approfittando anche di alcune innovazioni in termini di orari e di proposte per le famiglie messe a punto". La prima "occasione in più per chi intende scoprire o riscoprire una città d’arte con al centro il teatro" arriva già domenica 6 novembre.

Dieci, per la prima volta, gli spettacoli in cartellone. Ad inaugurarlo, alle 17, l’attore e performer Matthias Martelli che, accompagnato dalle musiche dal vivo del Maestro Matteo Castellan, porta in scena "Raffaello, il figlio del vento", racconto avvincente e poetico che riprende la tradizione del teatro giullaresco e di narrazione e trascina lo spettatore all’interno di un viaggio appassionante nella storia e nell'arte, entrando con le immagini e le parole dentro i capolavori di un genio.

Promette eguale immersione nel clima dell'epoca "Il Cacciatore di Nazisti" diretto da Giorgio Gallione che mercoledì 30 novembre, alle 20.45, vede Remo Girone alle prese con un testo fra thriller di spionaggio e indagine storica, basato sulle memorie di Simon Wiesenthal, ironicamente apostrofato come "il James Bond ebreo" per essere riuscito a consegnare alla giustizia circa 1.100 criminali nazisti. Un tentativo epico e civile per combattere la rimozione e l’oblio.

Alla stessa ora, mercoledì 7 dicembre, "A che servono questi quattrini" di Armando Curcio che propone la fortunata commedia messa in scena per la prima volta nel 1940 dalla compagnia dei De Filippo. La vicenda ruota intorno al Marchese Parascandolo, "il Professore", che per dimostrare le sue teorie socratiche, bizzarre e controcorrente, ordisce un piano comicamente paradossale che svela l’inutilitaÌ€ del possesso del denaro. Sul palco, tra gli altri, Nello Mascia e Valerio Santoro.

Accanto a Cristian Ruiz e Brian Boccuni, Veronica Pivetti è la protagonista della black story musicale "Stanno sparando sulla nostra canzone" firmata da Giovanna Gra e attesa per martedì 20 dicembre alle 20.45. Uno spettacolo incalzante dalle atmosfere retroÌ€ travolte e stravolte da un allestimento urban, spolverato dai fumi colorati delle strade di Manhattan, da occhiali scuri, mitra, calze a rete, scintille e canzoni. E dalla travolgente esuberanza di un mondo risorto alla vita.

L'anno nuovo si apre con Antonio Latella che domenica 8 gennaio alle 20.45 porta a Todi "Chi ha paura di Virginia Woolf?" di Edward Albee. La produzione TSU arruola nel cast Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Ludovico Fededegni e Paola Giannini alla prese con la storia di due coniugi di mezza etaÌ€, Martha e George, che hanno invitato a casa Nick, giovane collega di lui, e la moglie Honey, in un crescente e alcolico gioco al massacro che farà fuggire gli ospiti.

Si presenta come un’opera intelligente e carica di emozioni, un gran bel pezzo di teatro contemporaneo di parola, "Il Figlio" dello scrittore, drammaturgo e regista francese, Premio Oscar nel 2021 per la migliore sceneggiatura non originale, Florian Zeller, che domenica 19 febbraio alle 17 vede Cesare Bocci e Galatea Ranzi, diretti da Piero Maccarinelli, cimentarsi con un testo capace di conquistare grazie alla bellezza del linguaggio, alla capacitaÌ€ di introspezione, ai rimandi.

Domenica 26 febbraio alle 17 Riva & Repele presentano "Lili Elbe Show", ovvero la storia del pittore paesaggista Einar Wegener e della moglie, la ritrattista Gerda Wegener. Un viaggio di trasfigurazione e di metamorfosi che in teatro viene interpretato attraverso la magica lente fatta di forza e grazia della danza e della coreografia dopo essere stata affrontata in un libro e in una pellicola cinematografica.

Spazio poi, venerdì 17 marzo alle 20.45, all’ultimo lavoro di Leonardo Lidi. "Il Gabbiano", prima tappa di una trilogia dedicata al drammaturgo russo Anton ÄŒechov che inscena la drammaturgia dell’amore e dell’assenza di esso. Un disegno raffinato di emozioni e personaggi interpretato da Giordano Agrusta, Maurizio Cardillo, Ilaria Falini, Christian La Rosa, Angela Malfitano, Francesca Mazza, Orietta Notari, Tino Rossi, Massimiliano Speziani e Giuliana Vigogna.

Venerdì 31 marzo alle 20.45 è la volta de "Il Teatro Comico" di Carlo Goldoni, la celebre commedia, qui diretta da un esperto di teatro popolare come Eugenio Allegri, che vede una compagnia impegnata nelle prove di uno spettacolo che è metafora della vita. A capitanare otto bravissimi attori veneti, Giulio Scarpati, al centro dell’opera-manifesto della riforma goldoniana, in cui affiorano motivi, stereotipi, tormenti e ambizioni della comunitaÌ€ teatrale di ogni tempo.

Il sipario di chiusura lo tira mercoledì 12 aprile alle 20.45 Giuseppe Battiston con "La Valigia" di Sergei Dovlatov, un racconto dissacrante, ironico, di amore e odio verso un luogo che si lascia. Sul palco prende forma una carrellata di personaggi che riemergono dalla memoria. Uomini e donne raccontati con il filtro della distorsione e della comicità. Ed è così che l’opera diventa metafora della diasporica condizione umana, di un sentirsi emigranti dello spazio e del tempo.

Da sabato 22 a sabato 29 ottobre diritto di prelazione per gli abbonati della Stagione 2019/2020. La vendita dei nuovi abbonamenti prenderà il via lunedì 31 ottobre alla Biglietteria, aperta dalle 15.30 alle 19. Da sabato 5 novembre in vendita i biglietti per il primo spettacolo, da lunedì 14 novembre per tutti gli altri, anche online. Per le prenotazioni telefoniche è possibile contattare il numero 075.57542222, dalle 17 alle 20, fino al giorno prima dello spettacolo.

Per ulteriori informazioni:
www.teatrostabile.umbria.it 

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