Giornate FAI d'Autunno a Palazzo Monaldeschi e a Castel Viscardo

Una visita a Palazzo Sforza Monaldeschi della Cervara per riscoprire le imprese di un condottiero rappresentato nel suo maniero. Ma anche una passeggiata fra i lecci secolari del Parco del Castello dei Duchi Benedetti di Montevecchio e nei vicoli tra i due archi del Borgo di Castel Viscardo per compiere un vero e proprio viaggio nei diari di Orazio Spada. Sono le proposte del Gruppo FAI Orvieto, guidato dall'architetto Roberta Mattioni, in occasione dell'undicesima edizione delle Giornate FAI d'Autunno, l'evento di piazza che il Fondo Ambiente Italiano dedica al patrimonio culturale e paesaggistico del Paese. Ad aprire le porte in 350 città saranno 700 luoghi tra palazzi, ville, chiese, conventi, castelli, aree archeologiche e musei ma anche siti militari ed esempi di archeologia industriale.
E ancora luoghi dell'istruzione e centri di ricerca, scuole e università, palazzi delle istituzioni e architetture civili quali ospedali e carceri fino a porti, villaggi operai, laboratori artigianali e industrie del Made in Italy. Il tutto mostrato attraverso lo sguardo appassionato ed originale degli Apprendisti Ciceroni delle scuole e dei 93 Gruppi FAI Giovani, con il supporto delle 130 Delegazioni FAI, i 110 Gruppi FAI e i 7 Gruppi FAI Ponte tra Culture. Anche quest'anno non mancheranno itinerari nei borghi, percorsi naturalistici e visite a luoghi verdi spesso inaccessibili quali parchi, giardini storici ed orti botanici, anche in ambito urbano, nel solco del crescente impegno per la diffusione di "una maggiore cultura della natura".
Nell'ambito della campagna di raccolta fondi "Ricordiamoci di salvare l'Italia" che il FAI organizza nel mese di ottobre e nel rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, la "benefica immersione tra arte, storia e natura" che è anche una "preziosa occasione per approfondire la mission della Fondazione e prendere consapevolezza, una volta di più, dell’immenso e variegato patrimonio di cultura e ambiente" si rinnova il secondo fine settimana del mese, con visite organizzate in gruppi. Ad Orvieto, oltre che sabato 15 ottobre, dalle 10.30 alle 17, e domenica 16 ottobre, dalle 11 alle 17, per gli iscritti e per chi deciderà di iscriversi al FAI, sono previsti turni speciali di visita al fu Palazzo Lazzarini su prenotazione all'indirizzo orvieto@gruppofai.fondoambiente.it anche venerdì 14 ottobre, alle 15 e alle 15.30.
In questo caso, infatti, saranno le storiche dell'arte Giovanna Bandinu e Roberta Galli a guidare i partecipanti nella visita agli affreschi del salone d'angolo – quello di rappresentanza con soffitto a cassettoni, un'architettura dipinta illusoria e il grande camino in pietra – e dei due saloni collaterali del palazzo signorile, a due passi dal Duomo – testimonianza dell'architettura rinascimentale – della seconda metà del XVI secolo, chiuso al pubblico dal 2010, anno in cui a causa di necessari lavori per la messa in sicurezza, mai eseguiti, la sede scolastica del Liceo Artistico fu spostata in Piazza Cahen.
Durante la visita si potranno appezzare anche l'esterno, la scala e la struttura del complesso inutilizzato e riconoscere l'impianto del portico, la scalata assiale che porta al salone principale con affaccio sulla balconata sopra il portale di ingresso. Altrettanto meritevole, a Castel Viscardo, il Parco del Castello, normalmente chiuso in quanto proprietà privata della Famiglia Benedetti, che risiede ancora in una parte di questa antica dimora. L'ingresso è da Via Principe Spada. La passeggiata nel parco, senza necessità di prenotazione, si snoderà sabato 15 e domenica 16 ottobre, dalle 10 alle 17, tra viali alberati, un piccolo giardino all'italiana ed una scalinata.
L'itinerario permetterà al visitatore di spingersi fino al largo fossato che delimitava il castello e di cui resta un lungo tratto ben conservato nel lato Sud-Est. Si arriverà poi nel cortile interno dove è possibile ammirare quella parte del castello che non è visibile dal borgo, in particolare le due torri cilindriche divise in tre fasce da due cornici marcapiano ed una torre quadrata. Da questo lato nascosto è facile comprendere che la costruzione è avvenuta in diversi momenti e soprattutto che la conformità del terreno ne ha determinato una realizzazione su più livelli.
Oltre a mostrare l'edificio da una prospettiva diversa, la passeggiata offrirà un suggestivo affaccio sulla Valle del Paglia e sul Parco del Pinaro che, nel 2020, con 2.563 voti, ha ottenuto il riconoscimento di Luogo del Cuore del FAI. L'itinerario guidato dai volontari di FAI e Comune, oltre che dagli studenti del Liceo Scientifico "Majorana" di Orvieto, preparati dalle professoresse Giovanna Sardini e Francesca Vincenti, continuerà nel borgo raccontandone impianto urbanistico, sviluppo e trasformazioni fino ad oggi. La visita si completerà con le tappe alla Cisterna e all'Orologio Solare menzionati già, così come il Parco, nei diari del Marchese Orazio Spada alla metà del 1600.
Le Giornate FAI d'Autunno chiudono la Settimana RAI dedicata da dieci anni ai beni culturali. Con questa edizione, inoltre, si avvia la collaborazione tra il Fondo Ambiente Italiano e l'Associazione Nazionale Comuni Italiani nell’ambito di un accordo recentemente firmato volto a "sviluppare e diffondere buone pratiche e a sensibilizzare i Comuni italiani sulla salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico italiano". Ai partecipanti verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro, che andrà a sostegno delle attività. In caso di particolare affluenza l'ingresso ai luoghi potrebbe non essere garantito.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni:
www.fondoambiente.it

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