cultura

"L'Incanto" ispira la prima edizione di "FiloCivita. Festival della Filosofia"

martedì 27 settembre 2022

Incanto. Sostantivo che indica "l'operazione di incantare con arti magiche e la condizione di chi è incantato". Incantare. Dal latino in- e cantare, nel significato di "recitare la formula magica", "privare qualcuno della coscienza o della volontà" ma anche "riempire di ammirazione, di stupore, di rapimento, affascinare, estasiare, sedurre con lusinghe". Qualunque sia la definizione della Treccani presa a riferimento, a questo è dedicata la prima edizione di "FiloCivita", il Festival della Filosofia in programma alla Casa del Vento di Bagnoregio, nato per riscoprire il punto di contatto originario tra il territorio e il campo di studi che si pone domande sul fondamento del mondo e sull'essere umano, indagando il senso dell'esistenza.

"Cos'è l’incanto? Siamo ancora capaci di provare meraviglia verso il mondo? Quanto lo sviluppo della tecnica ci ha portati verso il disincanto? E quanto abbiamo necessità di recuperare un legame profondo con quelle radici che sono parte della nostra vita?". Questi i quesiti alla base dell'iniziativa, ideata e diretta da Sara Del Bello, dottoressa di ricerca in filosofia politica, pensata come un momento di dialogo e confronto a più voci per esplorare quell'incanto in cui gran parte del pensiero antico poneva le origini della filosofia. Un tema che sarà raccontato sotto diverse prospettive, esplorando il rapporto tra essere umano e mondo, attraverso un dialogo tra filosofia, letteratura, comunicazione digitale, giornalismo e cinema.

Dieci i relatori, cinque gli appuntamenti, tre i giorni di confronto in una sorta di moderna agorà. Si inizia venerdì 7 ottobre alle 18 con Walter Veltroni e il tema "L'incanto e il disincanto attraverso il cinema. Uno sguardo sul mondo". "Il suo punto di vista su un tema come quello dell'incanto – anticipa la direttrice artistica (nella foto, sotto) – è sicuramente interessante. Parliamo di una voce autorevole e piuttosto trasversale, che ha attraversato diversi ambiti della vita culturale: la politica, la scrittura e ora il cinema. Parleremo soprattutto con il Veltroni regista per capire con lui quanto sia importante l'incanto da un punto di vista narrativo". 

Sabato 8 ottobre alle 11 è la volta de "Il binomio umano-natura tra incanto e disincanto. Una coesistenza responsabile e consapevole", in dialogo con i docenti di filosofia Lelio La Porta, collaboratore de Il Manifesto, e Luciano Dottarelli, presidente del Club per l’Unesco Viterbo Tuscia. Alle 16.30 "Incanto e disincanto tra umano e digitale. La tecnologia come strumento o estensione delle nostre vite?" è il tema declinato dal filosofo e social media strategist Bruno Mastroianni, esperto di comunicazione di crisi, e la digital marketer Valentina Vellucci.

Doppio anche l'appuntamento di domenica 9 ottobre. Alle 15.30 "L'incanto tra mito e parola. I significati della fiaba tra mito, letteratura e vita" con Giulietta Ottaviano, docente di storia e filosofia, esperta di filosofia e cultura russa, Francesca Romana Nocchi, docente di lettere classiche, specializzata in filologia greca e latina e storia antica, e Sara Del Bello, in veste anche di digital content manager. Alle 17 "Il reincanto attraverso la fragilità e la forze delle nostre radici. Prospettive filosofiche e narrative", con Francesca Brezzi, docente di filosofia morale e presidente dell'Osservatorio di Studi di Genere e Pari Opportunità, e il narratore e saggista Alessandro Zaccuri, vincitore del Premio Brignetti 2022.

"C'è bisogno di consapevolezza – afferma il sindaco, Luca Profiliper affrontare le grandi sfide e le difficoltà della nostra epoca. Abbiamo un bisogno fondamentale di ripartire dalla concretezza del pensiero. Servono lentezza, competenza e visione per immaginare un futuro non casuale e questo lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle, con i risultati che siamo riusciti a ottenere sul nostro territorio. Convinti di ciò abbiamo accolto e deciso di sostenere l'idea e mettere a disposizione i nostri spazi e mezzi per far nascere FiloCivita. Sarà una prima edizione che ci auguriamo possa segnare l'inizio di un lungo cammino

Bagnoregio ha dato i natali ad uno dei più grandi pensatori dell'Occidente, San Bonaventura. Inaugurare un festival di filosofia è anche un omaggio a questo nostro illustre concittadino e un messaggio di condivisione di determinati valori. L'incontro, il confronto sono determinanti nei destini dei territori e la filosofia ha sempre, fin dalla sua nascita, giocato un ruolo strategico per la crescita individuale e collettiva. Aggiungo i miei ringraziamenti al direttore artistico, Sara Del Bello, e a tutti gli studiosi e tecnici che hanno dato la propria adesione. L'ispirazione è arrivata da Civita, non a caso la città incantata, dalla bellezza unica del suo paesaggio".

Simbolo di resilienza candidato a Patrimonio dell'Umanità. Da qui ha preso le mosse il ragionamento sull'incanto come capacità umana di stupirsi, e disincanto, soprattutto in un'epoca segnata dal grande dominio della tecnica e dopo una pandemia che ha cambiato molte cose. La prima edizione di "FiloCivita. Festival della Filosofia di Bagnoregio" gode del patrocinio di Comune, Casa Civita e Società Filosofica Italiana – Sezione "Pasquale Picone" di Viterbo, oltre al Gender Interuniversity Observatory, che comprende gli atenei Sapienza, Roma Tor Vergata e Roma Tre, e all'Associazione Juppiter. Incanto, semplicemente incanto.

Per ulteriori informazioni:
www.instagram.com/filo.civita/