Lella Costa, danza e teatro all'Anfiteatro Cordeschi in attesa di Omar Pedrini

Dopo i successi dei precedenti spettacoli di teatro e musica, la rassegna estiva "A cielo aperto", organizzata dal Teatro Boni con direzione artistica di Sandro Nardi e il sostegno di Comune di Acquapendente e Regione Lazio, entra nel weekend conclusivo, preludio al gran finale con il concerto di Omar Pedrini in programma venerdì 12 agosto. Intanto c'è all'orizzonte un intenso fine settimana all'Anfiteatro Cordeschi di Acquapendente, suggestiva struttura di teatro elisabettiano nella cittadina dell'Alta Tuscia.
Venerdì 5 agosto alle 21 protagonista la danza con il Balletto Città di Rovigo in "Ballades", ispirato al film "Ballando ballando" di Ettore Scola, con coreografie di Claudio Ronda Danza. Un sabato sera in una balera con i clienti di sempre, tipi umani ben noti: coppie in crisi, cuori infranti, amori che nascono e che non sanno stare al mondo. Un’allegra malinconia ne tesse le relazioni, in un intrigante gioco di coppie e di passioni. Sul palcoscenico i danzatori della Compagnia Fabula Saltica: Lara Ballarin, Melania Chionna, Laura De Nicolao, Federica Iacuzzi, Antonio Taurino, Manolo Perazzi, Claudio Pisa, Chiara Tosti.
Sabato 6 agosto alle 21 torna il teatro con "Tacchi misti" di Gloria Calderòn Kellett, con Carla Ferraro, Valentina Martino Ghiglia, Carlotta Proietti, Silvia Siravo, per la regia di Ferdinando Ceriani. Sedici paia di scarpe, quattro attrici, sedici personaggi femminili che appaiono e scompaiono sul palco a ritmo di applause e risate. Un irriverente galleria di donne, ognuna con la propria storia, dipinte dipingendo una spassosa sequenza esplosiva. Un vortice di battute ironiche, coreografie divertenti, costumi mordaci e interpreti incisive.
Domenica 7 agosto alle 21 ecco la grande Lella Costa in "Stanca di guerra", scritto da Lella Costa, Alessandro Baricco, Sergio Ferrentino, Massimo Cirri, Piergiorgio Paterlini e Bruno Agostani, per la regia di Gabriele Vacis. Uno spettacolo che prova a rispondere a una precisa domanda: che faccia si deve fare quando si prova ad affrontare un argomento così grande e terribile come la guerra? Che poi non si sa neanche bene dove, come, quando, perché sia cominciata e come sia diventata così terribile, invincibile e insieme imprescindibile. Tuttavia sembra sempre che ci sia qualcosa per cui è indispensabile farla, la guerra, che sia la libertà, la giustizia, l’onore, le proprie idee. Qua e là nel mondo qualcuno ha cominciato a rendersi conto che non si poteva andare avanti così. Allora, visti gli orrori, è cominciata la denuncia contro la guerra, fatta più che altro di dati, di cifre, di elenchi (vittime, feriti, deportati, internati, torturati...) e di testimonianze dirette dai fronti bellici. Però niente di tutto questo è servito a farla finire.
I biglietti si possono prenotare online sulla piattaforma Vivaticket.
Per ulteriori informazioni:
334.1615504 - www.teatroboni.it

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