cultura

Open Day di Archeologia al Museo Civico. Novità e futuro di un sito tutto ancora da scoprire

lunedì 25 luglio 2022

Si è concluso domenica 17 luglio il meeting di studi di archeologia delle Università americane di Tucson Yale e Stanford, che si è tenuto per due settimane a Lugnano in Teverina nel palazzo ex Fabbrica. Nel corso dell’open day di archeologia, che si è svolto sabato 16 luglio visitando sia i laboratori di studio allestiti alla Fabbrica sia al Museo Civico, gli archeologi americani che lavorano in equipe insieme agli archeologi italiani, hanno illustrato le scoperte che hanno interessato le ultime campagne di scavo pre-pandemia, e hanno annunciato le prossime iniziative su questo importante sito archeologico.

Nella serata, in piazza, anche il video saluto del professor David Soren che ha rinnovato l’interesse dell'Università dell’Arizona per il sito archeologico di Lugnano in Teverina. Nuove ed importanti scoperte vengono alla luce dalle indagini della Villa di Poggio Gramignano, grazie alle ricerche dell'equipe italo-americana, riprese a seguito della pausa forzata dalla pandemia. Interessanti informazioni giungono dallo studio dei materiali e dall'analisi delle strutture murarie, che hanno portato a nuove interpretazioni sulle varie fasi di costruzione della villa. 

Sicuramente il dato più eclatante viene dall'individuazione di un settore dove sono emerse testimonianze antecedenti la villa stessa, ad oggi l'unica attestazione della primissima occupazione della collina di Poggio Gramignano, che i ricercatori stanno attualmente studiando per capire se è da ricollegare all'esistenza di un insediamento preromano sul sito. I lavori continuano a ritmo serrato e presto si concretizzeranno con la pubblicazione di un nuovo volume.

Da parte sua, l'Amministrazione Comunale sta cercando di portare a termine la copertura del sito di Poggio Gramignano finanziato con fondi delle Aree Interne, e l’avvio della prima fase di restauro della Chiesa di Sant'Andrea dove verrà trasferito in futuro il Museo Archeologico e dove, sempre in sinergia con le Università americane, verrà ubicata una Scuola Internazionale di Archeologia.