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cultura

"Ogni parola è una storia" - 11

venerdì 1 luglio 2022

JENNIFER E IL MARE
di Alisia Gorini, classe 1E
Racconto vincitore per le Classi Prime Scuola Media di Baschi
Parola-scintilla: Mare

C’era una bambina di nome Jennifer, che viveva in un piccolo paesino vicino al mare. Era un luogo d’incanto, ma la sua famiglia le aveva raccomandato di non lasciare mai la sua casa per nessun motivo e soprattutto di non toccare il mare. Jennifer era una bambina gentile, simpatica e amichevole. Infatti aveva molti amici, ma la sua vita non era molto semplice. Gli altri andavano in gita anche per più giorni, in luoghi lontani, mentre lei non poteva, perché doveva essere a casa prima del tramonto. Intanto il tempo passava e cominciò a farsi grande, ormai aveva 16 anni ed era stanca di questa storia. Così una sera d’estate decise di andarsene.

Jennifer sapeva di non poter toccare il mare, ma non le interessava e partì comunque con una delle barchette che erano al porto. La mattina seguente i genitori di Jennifer non la videro in casa. Allora si preoccuparono e cominciarono a cercarla. Disperati, chiesero ai passanti se l’avessero vista, ma niente. Dopo un po’si accorsero che una delle barche non c’era più.  Jennifer non sapeva cosa sarebbe successo se avesse toccato il mare, sicuramente non qualcosa di bello! La ragazza continuava a navigare e cominciò a notare che il mare era diverso dal solito. Infatti lei non doveva neanche faticare, perché il mare trasportava la barchetta proprio nella direzione “giusta”.

Jennifer rimase stupefatta, e incuriosita decise di toccare l’acqua. Inaspettatamente il mare le sfiorò la mano, anche se non l’aveva ancora avvicinata del tutto. Dalle onde sbucò fuori un delfino, che nuotava intorno a lei. Ma mentre lei era felice e serena, i suoi genitori lo erano un po’ meno. Il loro paesino, dopo pochi minuti che lei aveva toccato l’acqua, venne inondato. C’era una grande tempesta. Tutto era allagato e gli abitanti cominciarono a scappare per tentare di salvarsi. Jennifer, ignara di tutto, tranquilla, continuò il suo viaggio ed arrivò in un’isola. Era sera e quindi decise di prepararsi per la notte.

Dopo un po’, notò una piccola tartarughina, che non riusciva ad entrare in mare, perché la buca, dove l’aveva deposta la madre mesi prima, era troppo profonda. Così decise di aiutarla. Ormai il suo paesino era andato distrutto, mentre i suoi genitori sapevano il perché. Lei si sentiva triste. La mattina seguente decise di tornare a casa. Quando arrivò, trovò solo una immensa distesa d’acqua. Così andò dai suoi genitori, che si erano trasferiti in un luogo più sicuro. Raccontò loro quello che aveva fatto. I genitori le dissero che ormai dovunque sarebbe andata avrebbe causato solo guai. Quindi decise di andare a vivere in un’isola. Lì si costruì una casa e adottò perfino la tartarughina, quella che aveva salvato. Una volta al mese andava a trovare i suoi genitori e così la sua vita continuò felicemente.

"Ogni parola è una storia" - 10