cultura

"Piccoli semi crescono con l'arte", fra trasparenze e colori in libertà

giovedì 16 giugno 2022

Carta e cellophane, pastelli e pennarelli. Colori e trasparenze e, soprattutto, immaginazione e fantasia. Lontano dai banchi, è tutto qui l'occorrente dei laboratori "Piccoli semi crescono con l'arte" tenuti da Agnieszka Zawisza – illustratrice, autrice libri per bambini, innovatrice sociale ed atelierista – e da Salvatore Ravo – artista pittore, scenografo e formatore artistico – nel corso dell'Anno Scolastico per gli allievi da 3 a 6 anni della Scuola dell'Infanzia di Porano, appartenente all'Istituto Comprensivo Orvieto-Montecchio, coinvolgendo anche famiglie e insegnanti.

Il risultato è un'esplosione liberatoria di colore che personalizza le magliette bianche. Lo scopo, quello di aiutare i più piccoli a lavorare (giocando!) sul processo cognitivo che porta alla creazione artistica, in ogni sua sfaccettatura. La dimensione è quella dell’esplorazione, della sperimentazione, della scoperta e della meraviglia. Sì, perché i bambini – molto più dei grandi – sono aperti all'inaspettato, curiosi verso le tecniche creative e ben disposti a sperimentare l'incontro con nuovi linguaggi d’arte. La trasparenza della pellicola permette loro di guardarsi e di creare insieme.

"Quando entriamo in una scuola – spiegano i due esperti esterni che, ormai da anni, conducono questi atelier giocosi ed educativi al tempo stesso – necessitiamo ritagliarci uno spazio tutto nostro, sia fisico che mentale. Ci teniamo a questa dimensione di entusiasmo, qualità dello sguardo, curiosità, concentrazione, responsabilità ma anche desiderio di stupirsi. Tra gli obiettivi che ci poniamo lavorando con i bambini, ma anche con gli adulti, c'è quello di esplorare la connessione tra le qualità espressive del movimento del corpo e quelle del tratto.

Soffermarsi sul processo creativo, più che sul risultato può rivelare ulteriori sorprese. E offrire spunti semplici e divertenti di condivisione per riscoprire la bellezza del gioco, la gioia di inventare con le proprie mani e il proprio cuore e lasciare una traccia di sé mettendo da parte qualsiasi intento rappresentativo. Il seminario pratico diventa così occasione di riflessione e ricerca, spunto e pretesto per indagare l'esito del dialogo tra movimento e colore che apre sempre a nuove strade e ad altre possibilità espressive".

È per questo che i laboratori creativi si rinnovano, ogni volta, per trovare strategie originali in grado di coinvolgere gradualmente i bambini, dal nido alla scuola secondaria. Negli ultimi anni si sono arricchiti di un approccio multidisciplinare e multisensoriale che li introduce alla creatività attraverso la musica, i suoni, la narrazione, il movimento e l’interpretazione con il corpo privilegiando sempre la libera espressione delle emozioni. Un percorso che interessa anche genitori, educatori ed insegnanti. A loro si rivolge l'attività internazionale dell'Associazione Aitìa che oltre alle scuole parla anche a musei, biblioteche, librerie, associazioni, enti pubblici e privati e festival.


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