cultura

L'Associazione Dimore Storiche Italiane celebra i 45 anni di attività. "Una realtà unica da valorizzare"

giovedì 31 marzo 2022

Palazzo Doria Pamphilj, edificio storico di Roma, ha fatto da cornice mercoledì 30 marzo alla conferenza che ha aperto le celebrazioni dei 45 anni dell'Associazione Dimore Storiche Italiane. Dal 1977 la compagine associativa porta avanti l’obiettivo di rappresentare e tutelare i proprietari degli immobili storici vincolati ai sensi del Testo Unico dei Beni Culturali. Oggi, l'associazione conta 4.500 custodi, che rappresentano "il più importante museo diffuso del nostro Paese".

Un museo fatto di oltre 37.000 palazzi, castelli, ville, parchi, giardini distribuiti su tutto il territorio nazionale, tanto nei capoluoghi quanto e soprattutto nei piccoli borghi e nelle aree rurali. Situati per oltre la metà in comuni con meno di 20.000 abitanti e per oltre un terzo in zone rurali, capaci di richiamare oltre 45 milioni di visitatori all'anno. Un patrimonio storico e artistico da cui dobbiamo partire per la ripresa economica del Paese” come ribadito dal presidente, Giacomo di Thiene.

Tra i presenti anche i senatori Luca Briziarelli, capogruppo in Commissione Ambiente e Territorio e Maria Gabriella Saponara, capogruppo in Commissione Cultura. "In occasione del 45esimo anniversario dell’Associazione Dimore Storiche Italiane – hanno detto a margine dell'incontro – non solo facciamo i nostri auguri, ma contemporaneamente rilanciamo su quanto sia fondamentale valorizzare realtà uniche come questa.

Si tratta di un'opportunità che le istituzioni, a tutti i livelli, hanno l'obbligo di cogliere e sostenere concretamente e che abbiamo sempre sostenuto in questi anni senza mai far mancare il nostro supporto. A cominciare dalla necessità di un aumento della dotazione del fondo istituito con la legge di bilancio per il quale abbiamo già presentato un emendamento in occasione della conversione del Decreto Sostegni Ter.

Non solo una scelta giusta, ma anche utile per l'effetto moltiplicatore che gli interventi di recupero, tutela e valorizzazione del patrimonio immobiliare avrebbero in termini sociali, occupazionali ed economici, anche per le aziende turistiche e del settore edilizio e del restauro".

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