cultura

"L'uomo e il territorio, il cuore forte dell'Umbria" batte su "Linea Bianca"

sabato 8 gennaio 2022
di Davide Pompei

Grazie a quel suo 30% di montagne – sono considerate tali, per convenzione, i rilievi che superano almeno i 500 metri sul livello del mare – e al suo inestimabile patrimonio ambientale, l'Umbria si guadagna un pomeriggio da protagonista accanto alle innevate cime del Trentino ed altre blasonate mete sciistiche, celebrate dai viaggi in alta quota di "Linea Bianca. Storie di Montagna", la trasmissione di Raiuno condotta da Massimiliano Ossini insieme a Giulia Capocchi.

Culture, realtà di imprese, curiosità, tradizioni per esplorare la montagna nei suoi molteplici aspetti. All'interno di ogni puntata, come sa bene chi segue abitualmente la trasmissione in onda dal 2000, non mancano spazi dedicati all'alimentazione e all'agronomia curati da esperti del campo, integrati con racconti attinti dal folklore, i miti, le leggende della montagna. "L'uomo e il territorio, il cuore forte dell’Umbria", il titolo scelto per sabato 8 gennaio alle 15.15.

Un viaggio lungo i percorsi che sono crocevia di cammini e di storie. Quelle di chi abita, protegge e tutela il territorio. Uno sguardo bianco sui Sibillini, ma non solo. Si spazierà, infatti, dal canyon naturale della Forra di Parrano alla cui uscita si trova la zona termale delle Tane del Diavolo, ricca di reperti archeologici, fino alle rocce dei tre piccoli vulcani del diametro di 500 metri, attivi circa 265.000 di anni fa, all’interno della Riserva della Biosfera Unesco del Monte Peglia.

Alla scoperta di un tesoro misconosciuto come il Parco Vulcanologico di San Venanzo. Occhi puntati, ovviamente, sulla Grotta del Monte Cucco – la montagna più rappresentativa della Valsorda – che si estende per oltre 30 chilometri, raggiungendo una profondità di 900 metri e conta quattro punti d'ingresso, ma anche sull’Università degli Uomini Originari di Costacciaro, proprietà collettiva impegnata nella cura e nella tutela del territorio a beneficio delle generazioni future.

E poi su, a quota 2.448 metri, al confine tra le provincie di Perugia e Ascoli Piceno, in vetta alla spettacolare Cima del Redentore, con una guida alpina. E ancora, nella suggestiva cornice della Piana di Castelluccio di Norcia e il suo Pian Grande, per far visita alla Famiglia Brandimarte che, riprendendo l’esperienza dei nonni, porta avanti la consolidata tradizione dell’allevamento dei cavalli unendola all'energizzante esperienza del trekking tra i lecci.

A Colfiorito si parlerà di turismo lento, quello che passa per i sentieri francescani e lauretani e nel tratto umbro degli oltre 7.000 chilometri del Sentiero Italia del CAI. Cento ettari di acquitrino dichiarati zona umida di importanza internazionale, uno scenario raro che influenza tutto l’ecosistema della vallata, uno scrigno di biodiversità che ospita centinaia di specie. Dall'incontro con Brunello Cucinelli a un'azienda agricola del borgo di Sellano, sull'Appennino, per riscoprire bellezza.