cultura

Dopo due anni torna il Festival Internazionale del Giornalismo e porta con sé Zerocalcare

sabato 11 dicembre 2021
di Davide Pompei

I fedelissimi lo seguono dal 2011, quando dalle strisce del blog online trasferì su carta "La Profezia dell'Armadillo", da cui è stato tratto anche il film omonimo che lo vede tra gli sceneggiatori. Dieci anni e una dozzina di fumetti dopo, Michele Rech non ha più bisogno di presentazioni, soprattutto da quando la sua prima serie animata, "Strappare lungo i bordi" è diventata rapidamente il primo prodotto italiano a finire tra le tendenze di Netflix e il più visto in Italia. Un'eco amplificata dall'inconsistente critica sull'uso del dialetto romanesco ma anche dall'autenticità dura e poetica tirata in ballo.

Ironia dissacratoria, impegno sociale e sì, anche politico, tali da renderlo inconsapevolmente "il miglior cantore dell'Italia di oggi" o ancora, secondo altre definizioni date, "l'ultimo intellettuale", celebrato con tanto di personale al Museo di Arte Contemporanea di Roma. Un riferimento per più di una generazione più confusa che felice come la sua e il suo alter-ego con sopracciglioni, stempiatura in avanzamento, peli sul collo, postura gobba e maglietta iconica. Merito anche dell'umiltà con la quale non si sottrae mai agli interminabili firmacopie con tanto di improbabili "disegnetti" su richiesta.

"Niente di nuovo sul fronte di Rebibbia", come recita il suo ultimo volume? Non proprio. A confermare la presenza di Zerocalcare alla 16esima edizione del Festival Internazionale del Giornalismo che, dopo due anni di stop, tornerà a Perugia da mercoledì 6 a domenica 10 aprile 2022, con un post sul suo profilo Facebook che ha già fatto il pieno di like, è stata Arianna Ciccone che il festival lo ha fondato insieme a Chris Potter. L'ultima edizione del festival è quella di aprile 2019 che vide Zerocalcare dialogare al Teatro Morlacchi con il giornalista Oscar Glioti.

Nello stesso anno in cui il primo traguardava il milione di copie vendute dei suoi libri. In ordine di tempo, un analogo bagno di folla, nonostante il freddo e il distanziamento imposto, si è avuto sabato 23 ottobre in Piazza Birago che ha ospitato l'incontro #kurdistanexpresso, promosso nell'ambito dell'attività di "PopUp – Libri, Spunti, Spuntini", lo spazio culturale e sociale – riduttivo, chiamarlo libreria di quartiere – ideato ed animato dalle associazioni MenteGlocale, Cap 06124 e SettePiani, per una chiacchierata tra giornalismo e graphic novel con Chiara Cruciati de "Il Manifesto".

Inevitabili i riferimenti a "Kobane Calling", il reportage in forma grafica – da cui è stato tratto anche un adattamento teatrale – del viaggio ha realmente portato l'autore al confine tra la Turchia e la Siria, a pochi chilometri dalla città assediata di Kobanê, tra i difensori curdi del Rojava, opposti alle forze dello Stato Islamico. Quanto al festival si terrà, ovviamente, nel rispetto delle misure anti Covid. Gli incontri avverranno, quindi, sia dal vivo che in streaming. Resterà immutata la formula che prevede l’entrata libera agli incontri, ovvero senza biglietto né prenotazione.

Per proporre un evento sia esso panel, workshop, presentazione, documentario, intervista o altro al festival, è necessario compilare ed inviare entro venerdì 31 dicembre l'apposito modulo che si trova sul sito. Se la proposta sarà accettata si riceverà una risposta entro domenica 9 gennaio. Il programma parziale e provvisorio dell’edizione 2022 sarà pubblicato online nel mese di febbraio. E il calendario definitivo sarà ufficializzato con le stesse modalità a marzo. Nell'attesa non resta che sfogliare l'opera omnia. O, senza troppi accolli, annà-a pijà-'n-gelato insieme a Secco.

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