cultura

Con Susanna Petruni ha preso il via la sesta edizione della rassegna "Storie di Storia"

lunedì 8 novembre 2021

È iniziato nel migliore dei modi a Castiglione del Lago, con un pubblico che nella Sala del Teatro di Palazzo Della Corgna, non si vedeva da quasi due anni, la sesta edizione di "Storie di Storia. L'Arte della Narrazione", la rassegna che non è solo un semplice evento culturale, ma un grande contenitore, risultato dell’incontro tra vari linguaggi, partendo da quello letterario per arrivare a quello cinematografico, in una kermesse che vede protagonisti scrittori, editori, autori e critici che si cimenteranno nell’arte della “narrazione” con il compito di coinvolgere e stimolare l’interesse dello spettatore che potrà partecipare attivamente.

Una vera e propria "maratona autunnale" che può rappresentare anche la giusta vetrina per acquisti natalizi interessanti e stimolanti. La rassegna è organizzata dal Comune di Castiglione del Lago e dalla Biblioteca Comunale, in collaborazione con la libreria "Libriparlanti Books & Coffe", la cooperativa Lagodarte Impresa Sociale che gestisce il Temporary Cinema della Casa del Giovane e il percorso museale di Palazzo Della Corgna e Rocca Medievale, con l'apporto di Trasimeno Community Network.

Ad aprire la rassegna, sabato 6 novembre, come annunciato, è spettato a Susanna Petruni, volto noto del TG1, vicedirettrice del telegiornale e attualmente vicedirettrice di RAI Parlamento, intervistata da padre Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi. La giornalista ha presentato il suo libro "Volevo una mamma bionda" (Piemme, 2021) in cui racconta una vicenda autobiografica e struggente comq quella legata all'adozione di sua figlia Stella. 

Susanna Petruni ha subito messo in guardia i lettori e il pubblico castiglionese: «Ad una coppia che si affaccia al mondo delle adozioni dico subito di avere molta tenacia e soprattutto di fare grande attenzione. Questo è un mondo fatto da tantissime onlus, troppo spesso fatte da truffatori: noi siamo finiti nelle mani e nelle reti di una di queste che in due anni ci ha rubato quasi 17 mila euro. Se decidete di entrare nel mondo delle adozioni internazionali controllate in maniera approfondita tutta la documentazione, verificate tutto anche in modo “maniacale”, per evitare questi raggiri.

In generale non vi scoraggiate per il tanto tempo che ci vuole: iniziate subito ad avviare le pratiche che durano almeno un anno, poi una volta ottenuto il decreto fate ancora in tempo a ripensarci, se non vi sentite pronti, ma se decidete di andare fino in fondo almeno avete guadagnato tempo». La presentazione, nonostante il tema difficile e a tratti anche drammatico, sì è svolta con molta leggerezza, in un clima familiare e rilassato grazie a Susanna Petruni e alle riflessioni di padre Fortunato. Susanna Petruni ha raccontato una serie di aneddoti sull’adozione e poi anche sulla vita familiare con Stella, nome di fantasia utilizzato dall’autrice per proteggere la vera identità della figlia ora adolescente.

«Benvenuti a tutti alla sesta edizione di Storie di Storia – ha detto nell’introduzione Monica Fanicchi di Libri Parlanti, la libreria che collabora attivamente all’organizzazione dell’evento – che riprende il suo cammino “in presenza”, dopo l’edizione 2020 “a distanza”. Storie di Storia si occupa di storia e di “storie” ed oggi partiamo da una storia contemporanea, attuale e toccante, una storia che ci coinvolge: Susanna Petruni racconta la storia dell’adozione di sua figlia Stella».

«Un’autrice che non ha bisogno di presentazioni – ha commentato Matteo Burico, sindaco di Castiglione del Lago – che ci onora con la sua presenza costante nel nostro territorio comunale. Il libro racconta una storia che riguarda da vicino tante famiglie, anche qui da noi, anche vissuta da nostri conoscenti; una storia che coinvolge nel profondo, spesso triste e lacerante. L’esperienza di Susanna Petruni e di suo marito è autentica e toccante. Grazie per averla condivisa con noi».

«Comincia oggi Storie di Storia con un bel programma fatto di libri e di cinema d’autore. Il libro che ha scritto Susanna Petruni è molto impegnativo ma molto importante – ha affermato Andrea Sacco, vicesindaco di Castiglione del Lago – un libro toccante che vi consiglio di leggere. Vi aspettiamo a Castiglione del Lago per gli altri sette appuntamenti fino al 30 novembre, qui a Palazzo della Corgna e al Temporary Cinema della Casa del Giovane».

"Storie di Storia" prosegue ora sabato 13 novembre, sempre a Palazzo della Corgna, con Luciano Taborchi che presenterà il suo “Cronaca di un amore al tempo di guerra” (Morlacchi Editore): è il carteggio tra Marcello, ufficiale di fanteria, e la studentessa Iolanda durante la Seconda Guerra Mondiale, storia costruita attraverso gli archivi privati ed inediti, con un reading a cura di Paolo Valenti e Luigina Miccio.

Lunedì 15 novembre alle 17 Gianluca Paolucci presenterà il suo ultimo saggio, scritto insieme a Jacopo Iacoboni, dal titolo “Oligarchi” (Laterza) che racconta come gli amici di Putin stanno comprando l'Italia: un viaggio nel potere segreto degli oligarchi, un gruppo ristretto di persone spesso legate a Putin e connesse tra loro che ha conquistato un’influenza in Italia decisamente allarmante. Coordina Carlo Angeletti, giornalista Rai TGR Umbria. 

Poi, sempre lunedì 15, inizia il programma di “Storie di Storie Cinema 2021” con l’attualità che irrompe nella storia. I bambini di tutto il mondo impegnati in cause umanitarie, con gli adolescenti italiani trascurati dalla società degli adulti e spaventati dal futuro, con il grido di resistenza al fondamentalismo islamico delle giovani donne siriane, e infine, con la lezione di coraggio di Aida la donna e madre bosniaca che nei giorni caldi che precedono l’occupazione di Srebrenica si trova a dover salvare la propria famiglia e i concittadini da un grave pericolo. Tutte le proiezioni saranno a ingresso libero.

Al Temporary Cinema della Casa del Giovane alle 17.30 e alle 21.15 le proiezioni del film “Non conosci Papicha” di Mounia Meddour Gens, con Lyna Khoudri, Shirine Boutella, Amira Hilda Douaouda, Yasin Houicha, Zahra Doumandji. (Drammatico, Francia, 2019, durata 105’). Nell’Algeria degli anni Novanta dello scorso secolo Nedjma, 18 anni, studentessa ospite della cittadella universitaria di Algeri, sogna di diventare stilista. Un crescendo di tensione narrativa che esplode come grido di resistenza al fondamentalismo religioso. Analisi del film a cura del critico Simone Rossi.

Lunedì 22 novembre alle 17.30 e alle 21.15 le proiezioni del film “Futura” di Pietro Marcello, con Francesco Munzi e Alice Rohrwacher (Documentario, Italia, 2021, durata 105’) L'Italia vista attraverso gli occhi di un gruppo di adolescenti. Un documento prezioso da cui partire, ricco di suggestioni che meritano di essere approfondite. Analisi del film a cura del critico Simone Rossi.

Martedì 23 novembre alle 17.30 e alle 21.15 le proiezioni del film “Il futuro siamo noi” di Gilles de Maistre (Documentario, Francia, 2019, durata 84’). Il documentario dà voce ai bambini di tutto il mondo impegnati in cause umanitarie. Un ritratto dei bambini che combattono per il loro futuro. Analisi del film a cura del critico Simone Rossi.

Sabato 27 novembre alle 18 si torna a parlare di libri a Palazzo della Corgna con Marco D’Eramo che presenta il suo “Dominio” (Feltrinelli). La guerra invisibile dei potenti contro i sudditi. La rivolta dall'alto contro il basso ha investito tutti i terreni: l'economia, il lavoro, la giustizia, l'educazione e ha stravolto l'idea che noi ci facciamo della società, della famiglia e di noi stessi. L’autore ne discuterà con Giustina Orientale Caputo, professoressa di sociologia all’Università Federico II di Napoli.

Infine al Temporary Cinema della Casa del Giovane martedì 30 novembre alle 17.30 e alle 21.15 le proiezioni del film “Quo Vadis Aida?” di Jasmila Zbanic, con Jasna Ðuricic, Izudin Bajrovic, Boris Ler, Dino Bajrovic, Boris Isakovic. (Drammatico, Bosnia-Herzegovina, 2020, durata 103’). La storia si svolge nel luglio del 1995. Aida, bosniaca, insegna inglese e lavora come interprete in una base ONU nei giorni caldi che precedono l’occupazione di Srebrenica da parte dell’esercito serbo. Quando il sistema di protezione all'ONU inizia a deteriorarsi, Aida si trova a dover salvare ancora una volta la propria famiglia. Analisi del film a cura dei critici Giacomo Calzoni e Simone Rossi.
 

 

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