cultura

Presentata la 28esima edizione di Umbria Jazz Winter. Senza gospel, ma con tanta musica di qualità

venerdì 29 ottobre 2021

È stata presentata venerdì 29 ottobre nell'Auditorium di Palazzo Coelli, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, che presto sarà intitolato al precedente presidente Gioacchino Messina, l'edizione 28 di Umbria Jazz Winter, il grande evento di fine anno che, dopo un anno di assenza imposto dall'emergenza sanitaria, torna sulla Rupe da mercoledì 29 dicembre a domenica 2 gennaio. Anche senza il gospel che, tradizionalmente, impreziosiva la Messa della Pace in Duomo, sono in programma cinque giorni di grande musica, con una media di 12 concerti al giorno, l'energia della street parade dei Funk Off e la carica di Uj4Kids.

"Non nego di essere particolarmente emozionato – ha esordito il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, Libero Mario Mari – perché oggi si riparte con UJW che per Orvieto è l’evento musicale più rilevante a tutto tondo. Siamo alla 28esima edizione, dopo un anno di stop forzato che è stato molto difficile e che ci ha visto tutti rinchiuderci e distanziarci con un allontanamento interpersonale che ha pesato moltissimo. Umbria Jazz Winter è una manifestazione che nel corso degli anni ha confermato un successo di critica e di pubblico che sono il frutto di tanto lavoro, competenze, impegno, professionalità e passione. Ad Orvieto sono passati personaggi importantissimi e per noi è un evento a 360 gradi. Orvieto è grata ad Umbria Jazz come lo è Umbria Jazz verso Orvieto che è la stupenda cornice dell’edizione invernale. Insieme sono un binomio e un sodalizio perfetto che solo una pandemia ha temporaneamente interrotto ma che è destinato a durare. Oggi siamo felici della ripartenza di questa kermesse che è anche una ripartenza in termini di ricadute sulla città, penso a tutte le attività produttive e dell’accoglienza che ne beneficeranno come l’intera città e il territorio con tutte le loro bellezze ed attrattive e che sono  pronti ad accogliere artisti e visitatori in una atmosfera unica.  Umbria Jazz Winter in questi anni è sicuramente cambiata nelle tematiche e nelle dinamiche ma non nel livello qualitativo che è altissimo”.
 
Stessa emozione anche per il presidente della Fondazione Umbria Jazz, Gianluca Laurenzi che si è detto "personalmente innamorato di Orvieto". "Voglio salutare questa nuova edizione - ha aggiunto - con il sorriso che noi tutti avevamo nelle foto scattate nell’ultimo giorno dell’edizione 2019 nel foyer del Teatro Mancinelli, quando eravamo beatamente ignari di quello che sarebbe accaduto dopo con l’arrivo della pandemia. Oggi quindi ripartiamo dallo stato d’animo di quel giorno di due anni fa. Il sodalizio non si è interrotto mai, nemmeno durante la pandemia. Anzi lo scorso anno avevamo ipotizzato di realizzare almeno un fine settimana nel mese di settembre, progettandolo e riprogettandolo più volte, ma poi abbiamo dovuto fermarci a causa dell’avanzata del virus”. Ripartiamo oggi – ha proseguito - con un programma artistico che definirei strepitoso con una media di 10/12 concerti al giorno. C’è poi la conferma di Uj4Kids, per spingere sull’importanza sull’insegnamento musicale che la pandemia ha molto penalizzato. Il 30 dicembre, durante il primo appuntamento di Uj4Kids, la Fondazione Umbria Jazz consegnerà ai 23 istituti di indirizzo musicale umbri una tromba, strumento iconico del jazz per promuovere l’insegnamento musicale nella nostra regione. Ringrazio i soci: Regione Umbria e Comune di Orvieto. Quest’ultimo non solo per la disponibilità che ogni anno ci riserva, ma perché quest’anno per la prima volta, ha messo in campo risorse importanti. Ringrazio la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto per il sostegno alla manifestazione e tutti i nostri sponsor: Intesa San Paolo, Cosp Tecno Service, Consorzio Vino Orvieto, Radio Monte Carlo nostro media partner. sul piano della comunicazione abbiamo predisposto un piano importante che comprende Rete 101, reti Mediaset, Radio Subasio, pubblicità sui giornali e una forte spinta sui social”.

"Questo ultimo anno e mezzo è stato il momento più triste della nostra storia, ma anche il momento più stimolante perché abbiamo dovuto far ripartire una città" ha proseguito il sindaco e assessore a Cultura e Turismo, Roberta Tardani. "Ci siamo trovati ad affrontare una tragedia, ma abbiamo trovato la forza, abbiamo avuto contezza delle capacità delle risorse espresse dalla nostra comunità che ha dato il meglio di sé. Volevamo che la luce su Orvieto non si spegnesse, e che la città fosse alla ribalta nazionale e internazionale anche nei momenti più bui. Oggi i risultati li stiamo testando: abbiamo avuto un’estate straordinaria, con presenze inaspettate nei numeri: oltre il 40 per cento in più rispetto al 2019. Parliamo di ripartenza perché siamo stati due anni in attesa, ma in realtà non ci siamo mai fermati. Umbria Jazz Winter è l’evento della città che porta Orvieto alla ribalta internazionale e in questo senso abbiamo sempre cercato di promuoverla anche attraverso gli eventi che sono stati molti. Abbiamo la certezza che questa è la strada da intraprende e continuare a portare avanti. Ci crediamo davvero e ci investiamo al contrario di come avveniva in passato. Vogliamo essere vicini ad Umbria Jazz Winter con la concretezza investendo le giuste risorse per ripartire.

“Ringrazio il Direttore artistico, Carlo Pagnotta per la pazienza rispetto alla ‘lentezza’ delle risposte delle istituzioni – ha proseguito il Sindaco - questa estate avevamo ancora molte incertezze, ma ora la possibilità del riempimento al 100% delle location ci dà fiducia ed energia. In questi giorni Orvieto è alla ribalta nazionale anche per un altro significativo aspetto: l’altro giorno a Milano è stato presentato il film tv ‘Carla’ dedicato a Carla Fracci. Il teatro Mancinelli, che peraltro è stato sempre aperto, è tornato ad essere il contenitore e il luogo della cultura e il 5 novembre prossimo ospiterà l’anteprima dell’uscita del film nelle sale cinematografiche. Al Mancinelli abbiamo ripreso una Stagione di Prosa di qualità. E’ vero, stiamo faticando a riempirlo, ma abbiamo grande fiducia e speranza per questa città”. 
“Anche ad Orvieto abbiamo eccellenze locali che vanno gratificate – ha concluso – e l’ultima annotazione importante riguarda proprio il manifesto di questa edizione di Umbria Jazz Winter realizzato dall’artista orvietano, Maurizio Rosella. E’ una esplosione di colori che esprime lo d’animo con cui affrontiamo i problemi e cerchiamo di risolverli per ripartire. Ci saranno infine gli appuntamenti natalizi che partiranno dal 26 novembre con luci ed eventi culturali durante tutto il periodo delle feste. C’è un grande fermento. Sarà un Natale bellissimo”.

Ad illustrare il programma e il parterre degli artisti presenti alla 27esima edizione di UJW di Umbria Jazz Winter #28 è stato il direttore artistico Carlo Pagnotta che, ironizzando sull’essersi volutamente vestito come quell’ultimo giorno dell’edizione 2019/2020, ha voluto sottolineare l’entusiasmo generale per la ripartenza della nuova edizione 2021/2022 e l’impegno dell’intero staff di Umbria Jazz. 
Tra le tante “chicche” che il programma ha in serbo, Pagnotta ha parlato del progetto di Bill Frisell con la Umbria Jazz Orchestra seguito direttamente dal direttore M° Manuele Morbidini.

“Il progetto eÌ€ una produzione esclusiva di Umbria Jazz. Una sorta di miracolo per uno dei musicisti universalmente riconosciuti. Progetto che riconosce il percorso di crescita del festival e che fa incontrare ad Orvieto, solo per Umbria Jazz Winter, in un unicum straordinario Bill Frisell e Michael Gibbs in una produzione che non ha precedenti e che, a livello internazionale, sarà uno degli eventi musicali dell’anno”. “La messa della Pace quest’anno sarà senza Gospel – ha concluso Pagnotta - perché fino all’ultimo doveva partecipare un gruppo importante di 35 elementi ma poi non ci sono state conferme. D’altra parte con il gospel abbiamo una tradizione da rispettare che risale al 1988 e non ce la siamo sentiti di rimediare. In America ci sono ancora molte difficoltà ad organizzare i grandi tour quindi nell’edizione successiva torneremo con il gospel. I musicisti della 28esima edizione sono comunque moltissimi e di alta qualità artistica nello stile di Umbria Jazz Winter”.  

Saranno di scena 17 band, in grandissima parte residenti, per un totale di oltre ottanta musicisti sul palco. Anche gli spazi saranno quelli consueti del Teatro Mancinelli, del Palazzo del Capitano del Popolo, del Museo Emilio Greco e del Palazzo dei Sette. E poi i Jazz Lunch e i Jazz Dinner e due cenoni di fine anno al ritmo del jazz. Immancabile la street parade della marching band - Funk Off che, come da tradizione, da sola è sinonimo di festa e buonumore.

La grande macchina organizzatrice della Fondazione Umbria Jazz e delle Istituzioni è dunque pronta ad accogliere artisti e pubblico perché è stato compiuto ogni sforzo per realizzare un Festival degno della ripartenza e poter dire con legittimo sollievo "Finalmente l'Umbria Jazz Winter che vogliamo!".

Tutti i musicisti di Umbria Jazz Winter # 28 (a cura del Servizio Comunicazione UJW)

Gli artisti di Ujw con la chitarra. Il cartellone presenta un grande evento: il nuovo progetto di Bill Frisell, uno degli artisti piuÌ€ innovativi della scena contemporanea, con la Umbria Jazz Orchestra e con la direzione di un luminare dell’orchestrazione, in particolare delle grandi formazioni, Michael Gibbs. Il progetto eÌ€ una produzione esclusiva di Umbria Jazz. Frisell saraÌ€ anche protagonista di una solo performance. Sempre in tema di chitarra ad UJW ci sarà  il solitario omaggio di Lionel Loueke a quello che lo stesso Loueke definisce il suo mentore, Herbie Hancock. E un altro grande chitarrista, il brasiliano Romero Lubambo, fa parte del trio di Sarah McKenzie, elegante cantante/pianista che nel suo periodo formativo ha fatto esperienza anche nelle Clinics di Umbria Jazz, con il virtuoso del violoncello, anche lui brasiliano, Jaques Morelenbaum. Tre artisti il cui collante eÌ€ un approccio raffinato e non convenzionale alla canzone.  Due chitarre anche nel trio Accordi Disaccordi, vecchia conoscenza di Umbria Jazz, che si presenta con ospite speciale la violinista Anais Drago.

La canzone, parole e musica. Un filo conduttore eÌ€ la forma canzone, declinata sia come vocalitaÌ€ che nella traduzione strumentale. Sofisticato cantante eÌ€ Allan Harris, con la band che ha prodotto il suo ultimo disco, in cui rende omaggio, anche attraverso ricordi familiari, alla Harlem degli anni ‘50-‘60. Aria di famiglia, con il quintetto di Giovanni Tommaso e sua figlia Jasmine, vocalista affermatasi sulla scena californiana. In programma, canzoni evergreen italiane e americane. Ancora canzoni con il duo Luca Aquino - Giovanni Guidi, che cosiÌ€ commenta il progetto: “Desideravamo suonare delle belle melodie, semplici e farle nostre: cosiÌ€ nasce questo duo, in modo naturale e sincero”. Infine, un garbato intrattenitore quanto solido musicista: eÌ€ Nick The Nightfly, che con il suo quintetto ripropone un lungo itinerario musicale che va dalle hit degli anni d’oro del jazz fino alle canzoni di Sting.

Una leggenda del jazz. Un mito vivente del jazz eÌ€ George Cables, hard bopper di grande tradizione e testimone diretto (lui c’era!) di alcune delle piuÌ€ grandi band del jazz. A Orvieto saraÌ€ con il trio - con ospite speciale il sax di Piero Odorici - e nella sempre suggestiva formula del duo pianistico. Il suo partner eÌ€ Sullivan Fortner, di parecchi anni piuÌ€ giovane, uno dei trentenni di successo dell’attuale scena del jazz. Fortner saraÌ€ anche protagonista di alcune solo piano performance.

Il grande jazz italiano. E il grande jazz italiano? “Al Gir dal Bughi” eÌ€ il titolo del progetto che rivede insieme Dino Piana ed  Enrico Rava, per un omaggio al trombonista che eÌ€ stato uno dei padri del jazz moderno in Italia. Importante lo spazio riservato a Francesco Bearzatti, con due band: il Tinissima Quartet che presenta il suo recente “Zorro”, ed un quartetto completamente diverso per un rivisitazione della musica del grande ma sottovalutato Tony Scott.

Il soul della tradizione. Infine, lo spazio della Black Music che in Umbria Jazz non manca mai. È la band di Anthony Paule, nata con il proposito di mantenere vivo il soul che si suonava una volta. Una musica che resta insuperata e che ha ispirato le generazioni più giovani.

UjdKids, riflettori accesi sulla didattica musicale. Torna a Orvieto UJ4Kids, anche con l’obiettivo di riaccendere i riflettori sull’insegnamento musicale che la pandemia ha fortemente penalizzato. Sono in programma esibizioni degli allievi di alcune delle scuole di musica coinvolte nel progetto “Improvvisazioni”, e due repliche della storia musicale per bambini “Lazzaro ed i suoni del vento”, liberamente ispirata al film “Lazzaro Felice” di Alice Rohrwacher. La Fondazione Umbria Jazz consegneraÌ€ in una cerimonia a tutti i ventitré Istituti di indirizzo musicale umbri una tromba, strumento iconico del jazz (i primi grandi solisti agli albori del jazz furono trombettisti). Un gesto simbolico e concreto nello stesso tempo, in linea con la politica della Fondazione di promuovere l’insegnamento musicale nella regione.

Collaborazione Umbria Jazz - Società Aquilana dei Concerti. “Natale in Jazz” eÌ€ la manifestazione che la SocietaÌ€ Aquilana dei Concerti “B. Barattelli” terraÌ€ nella cittaÌ€ abruzzese in collaborazione con Umbria Jazz. Dal 28 al 30 dicembre si esibiranno alcuni artisti presenti anche a Orvieto: Giovanni Guidi, Bill Frisell Trio & Umbria Jazz Orchestra, Francesco Bearzatti Tinissima Quartet.

Per ulteriori informazioni e per consultare il programma completo:
www.umbriajazz.it/umbria-jazz-winter-28/ 

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