cultura

"Adotta una macchina" per cucire. Art Bonus per il restauro conservativo di 116 esemplari

sabato 23 ottobre 2021

Che siano funzionanti o d'antiquariato, anche lontano dalle mura domestiche e dalla manualità con cui le nonne le utilizzavano, le macchine per cucire non perdono il loro fascino. Ma, come ogni apparecchio, necessitano di manutenzione. Sono 116, di marche e tipologie differenti, gli esemplari databili intorno a metà dell'800 della collezione appartenuta a Consalvo Cardarelli e donata nel 2019 dalle figlie al Comune di Sant'Anatolia di Narco che la ospita nel Museo della Canapa diretto da Glenda Giampaoli.

Quest'ultimo sta portando avanti sia lo studio che la valorizzazione, anche attraverso la conservazione e il restauro, in una lungimirante prospettiva finalizzata alla definitiva musealizzazione di un oggetto generazionale, straordinario quanto familiare. Nasce così il progetto "Adotta una macchina", fortemente sostenuto anche dall’Anci Nazionale che ha visto in esso “una grande opportunità per i Comuni” e che è stato inserito nella piattaforma Art Bonus.

Chiunque – enti pubblici o privati, associazioni, aziende oppure singoli cittadini – potrà adottare una macchina o anche solo una parte di essa. Non occorre erogare il valore di un intero lotto. Per sentirsi partecipi del progetto di restauro è possibile, infatti, donare simbolicamente anche una cifra equivalente al costo di un caffè indicando uno dei 25 lotti nei quali sono divise le macchine per cucire e l'esemplare prescelto per essere sottoposto a restauro.

Gli interventi che verranno effettuati tengono conto de "l’oggetto sia come condensatore di pratiche e di saperi – sia nella realizzazione che nell’uso – che di storie, in quanto espressione di biografie che le associano ad una località/comunità e ad un individuo/gruppo. Il restauro sarà condotto con un approccio di tipo etnografico, che non privilegia solo la forma dell’oggetto ma anche la sua storia".

Le macchine per cucire saranno restaurate al raggiungimento del valore complessivo del progetto, stimato in 25.000 euro. Gli interventi saranno portati avanti per "conciliare il rispetto delle norme e dei principi di tutela e valorizzazione dell’oggetto con la conservazione di quei segni lasciati dall’utilizzo, come le modifiche, le manutenzioni, i segni piccoli o grandi d’usura, i segni di riutilizzo, le riverniciature, le asportazioni, o le successive integrazioni".

I dettagli del progetto sono stati illustrati venerdì 22 ottobre nella Sala del Consiglio Provinciale di Perugia. "La Regione Umbria – ha spiegato Tullio Fibraroli, sindaco del Comune di Sant'Anatolia di Narco – ha messo a disposizione del museo etnografico, che dal 2008 raccoglie tracce della cultura materiale e immateriale della Valnerina riguardo alla lavorazione della canapa e alla tessitura, ulteriori locali così da poter esporre anche queste opere industriali.

Attraverso Art Bonus cerchiamo di restaurare le macchine a disposizione, diffondendo questo modo nuovo di finanziare l’arte che prevede la donazione e il recupero di una parte nella dichiarazione dei redditi". "Uno strumento unico e significativo – ha sottolineato l’assessore alla Cultura del Comune di Perugia, Leonardo Varasanoche ha già portato al recupero di molti beni, oltre al bonus fiscale, e consente di fare la propria parte nel prendersene cura".

Alla presentazione sono intervenuti anche la coordinatrice della Consulta Cultura dell'Anci Umbria, Fabiana Grullini, e il responsabile del Dipartimento Cultura e Turismo dell'Anci Nazionale, Vincenzo Santoro. "In tutta Italia – hanno detto – si parla di 500 milioni di euro raccolti. In Umbria, più che in altre regioni, il bonus è importante perché ha un grande patrimonio diffuso. I finanziamenti, inoltre, possono essere usati anche per la gestione della struttura".

Presente, infine, anche la dirigente del Servizio Valorizzazione Risorse Culturali, Musei, Archivi e Biblioteche della Regione Umbria, Antonella Pinna, che ha posto l'accento sull'interesse sia dal punto di vista demo-etno-antropologico della collezione di macchine per cucire che per lo studio della loro graduale evoluzione tecnologica. Il primo ad avvicinarsi all'idea moderna di macchina per cucire fu Thomas Saint nel 1790, quando lo sviluppo dell'industria manifatturiera era ancora di là da venire.

Per ulteriori informazioni:
0743.788013 (interno 8) – info@museodellacanapa.it