cultura

L'eleganza di Miss Grand Umbria 2021 protagonista a Roma. Marina Pierotti: "La bellezza va ricercata"

venerdì 22 ottobre 2021
di Francesca Brufani

"Le donne che seguono la moda troppo da vicino - ha avuto a dire Yves Saint Laurent - corrono un grande rischio: quello di perdere la loro eleganza naturale". Non è questo il pericolo che corre Marina Pierotti, 22 anni, ternana, vincitrice della finalissima umbra di Miss Grand International Italy 2021 e top 10 alla finale nazionale di Cinecittà lo scorso settembre. Giovane studentessa, Marina vive all’insegna dell’eleganza nel suo senso più profondo: dal latino “eligere”, scegliere, perché elegante, nel suo senso etimologico, è chi è capace di maturare una propria idea di bello.

Abbiamo incontrato Marina per farci raccontare la sua vita, la sua idea di bellezza e di moda. Ecco la sua esperienza con Miss Grand International Italy.
 
Ci puoi raccontare il tuo percorso con Miss Grand International Italy?
È iniziato tutto per caso. Stavo partecipando a un altro concorso e ho sentito parlare di questa realtà. In generale sono contesti in cui mi sono sempre divertita molto: nei concorsi non mi piace la competizione, partecipo prima di tutto per divertirmi quindi mi sono iscritta alla tappa umbra di Miss Grand. Al momento della finale regionale, come fanno tutte, avevo in testa le mie papabili, le ragazze che pensavo avrebbero vinto. È chiaro che ci speravo ma vincere la finale è stata una sorpresa. All’inizio non ho realizzato le conseguenze, che sarei arrivata alla finale nazionale: ho cominciato a rendermene conto quando sono arrivata a Roma. È stata un’esperienza bellissima ma anche stancante, con moltissime prove concentrate in pochissimo tempo. Mi sono accorta di tutto quando sono tornata a casa, riguardando le foto e realizzando quello che avevo attraversato: dal mettermi in costume alle sfilate. È stato difficile perché partecipare a un concorso è mettersi alla prova davanti a tutti, farsi giudicare. Adesso nella mia vita di tutti i giorni, in ogni situazione difficile anche piccola ripenso a questo concorso e mi dico: “Se ho fatto quello posso affrontare anche questo”. E mi dà carica.

Qual è il segreto per affrontare le proprie insicurezze in un concorso così importante?
Sentirsi belle è molto difficile, specie in un’età particolare come la mia. Io sono molto timida e penso: “Vabeh, mi butto lo stesso.” Tanto nessuno, da fuori, sa cosa vivo dentro. Perché alla fine è più quello che guadagno per me stessa che quello che rischio di perdere. Poi è vero, a volte questi concorsi non vanno sempre bene, non si viene sempre premiate, però l’energia che ti danno è tanta. È quello il segreto: buttarsi lo stesso.
 
Hai detto che di natura non sei competitiva. Come è stato il rapporto con le altre ragazze?
Nella finale nazionale ho trovato un gruppo bellissimo: ho conosciuto ragazze molto diverse che volevano fare le modelle come lavoro, a differenza mia che sto coltivando anche altro. Ho capito che per loro essere lì era come fare un concorso per lavorare, che ognuna ha le sue motivazioni e che sono giuste così, perché siamo tutte diverse. Con il gruppo Umbria, poi, ho stretto un legame bellissimo e in generale c’è stato un clima di confidenza, di condivisione. Stando molto insieme, ci si racconta tanto in quei giorni, è stato molto bello.

La tappa umbra di Miss Grand International è gestita dalla “Manuel Events”, agenzia di eventi e moda che mette al centro il talento e il percorso specifico di ogni ragazza. Quale pensi sia il tuo talento?
Mi dicono spesso – ma io non lo so valutare – che quando salgo sul palco appaio molto elegante. Quando chiedo come mai mi hanno votata, mi hanno fasciata, mi sento rispondere così. E mi stupisce. Io sono convinta che l’eleganza non sia data solo dall’aspetto esteriore; mi reputo un’esteta, mi piace curare la bellezza sotto tutti gli aspetti ma sentirlo dire da una giuria in un concorso di bellezza è qualcosa che mi colpisce. L’educazione, ad esempio, il modo di porsi, è un altro tassello molto valutato nei concorsi e che mi è stato sottolineato spesso come tratto distintivo.

Da dove nascono questi tuoi talenti?
Da mia mamma. E poi dal vivere bene il rapporto con me stessa. Quando stai bene con te sei in pace con tutti e quindi non scadi mai nella competizione. Che poi la competizione è anche sana e ci vuole, mette energia nel concorso, ma va vissuta con questa pace.
 
Qual è il tuo rapporto con la moda?
La vivo come un suggerimento, non come una legge. La uso per valorizzarmi, altre volte la faccio combaciare con il mio umore ma nella vita di tutti i giorni sono abbastanza sportiva e passo giornate anche interamente in tuta.
 
E chi è Marina Pierotti nella vita di tutti i giorni?
Studio Design del prodotto industriale a Perugia con un focus per la progettazione degli interni delle barche. Ho studiato al Liceo Artistico e tutto il mio culto del bello, in ogni aspetto, nasce da qui.
 
Nell’edizione di quest’anno, Terni si è aggiudicata il titolo di capitale della bellezza umbra con altre ragazze ternane che sono state fasciate. Per te com’è Terni?
Terni è una città industriale e non dà sempre una buona impressione per come appare. Non a tutti piace ma ha una storia bellissima e per questo a me piace molto.
 
Quindi pensi che la Bellezza sia qualcosa da allenarsi a trovare?
Sì, è questione di educare lo sguardo, qualcosa da ricercare. Una volta un mio professore ci fece fare il giro di Terni guardano con il viso sempre in su: vedevamo le stesse cose di sempre, ma guardando in alto vedevamo dettagli nuovi: affreschi e altre cose. A volte basta spostare lo sguardo per vedere la bellezza, cambiare prospettiva. È così con tutti i tipi di bellezza, fuori e dentro le sfilate.
 
Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?
Li sto mettendo a fuoco ma sicuramente si tratta di qualcosa che unirà questi due ambiti: bellezza e design.

Un messaggio alle giovani che parteciperanno a Miss Grand International Umbria il prossimo anno?
È una grande esperienza da fare, è una sfida con sé stesse e un modo per conoscersi. E poi ho trovato uno staff bellissimo nella tappa regionale con cui mi sono trovata molto bene.