cultura

Quarta Giornata delle Catacombe. C'è "Un mondo di simboli" da decifrare, non solo a Roma

martedì 5 ottobre 2021

Gallerie, meandri, pertugi. Un mondo sotterraneo pieno di simboli dipinti, graffiti o incisi su pietra da decifrare con gli occhi del pellegrino devoto o quelli più laici del visitatore che si sofferma ad ammirare cubicoli e tombe decorate con la rappresentazione di scene bibliche o di vita quotidiana. Rimanda tutto al linguaggio quanto mai essenziale utilizzato dalla prime generazioni cristiane per affermare la propria fede e connotare cristianamente le tombe di cari e martiri.

L'invito a scendere in queste aree adibite alla sepoltura e alla commemorazione funebre dei membri della comunità cristiana nate tra la fine del II e gli inizi del III secolo d.C. arriva in occasione della quarta edizione della Giornata delle Catacombe indetta dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra per sabato 16 ottobre a Roma. Altrove si terranno alcune iniziative domenica 17 ottobre

È questo il caso de "La Grande Catacomba di Santa Cristina in Bolsena". In collaborazione con la Diocesi di Orvieto-Todi, la Parrocchia dei Santi Giorgio e Cristina e la Soprintendenza per l'Area Metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l'Etruria Meridionale, sono in programma, infatti, alcune visite guidate gratuite alle 10 e alle 11, la mattina, e alle 15.30 e alle 16.30, il pomeriggio, al sepolcro della santa bambina martire su cui si stratificarono nei secoli un luogo di culto alto-medievale, una basilica ipogea "ad corpus", la Cappella del Miracolo Eucaristico, fino all’attuale collegiata romanica a tre navate, meta ogni anno di notevoli flussi turistici.

Dopo un discorso introduttivo alle Catacombe di Bolsena a cura del dottor Pietro Tamburini, direttore del sito, ne seguirà uno sull'inquadramento storico e agiografico della giovane martire bolsenese, a cura del professor Marcello Moscini, nella Cappella di San Michele, adiacente all’ingresso alle Catacombe. A seguire, apertura straordinaria alla fruizione pubblica del cantiere di restauro al Monumento Funebre di Santa Cristina, a cura della dottoressa Tiziana Dell'Omo. Per il restauro di quest'ultimo la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto ha concesso di recente un contributo. 

Nel rispetto delle normative anti Covid sono obbligatori la prenotazione attraverso l'indirizzo mail prenotazioni@basilica-bolsena.net, il Green Pass e l'uso corretto della mascherina. Solo a Roma è presente una sessantina di nuclei cimiteriali ipogei utilizzati dalla primitiva comunità cristiana. La diffusione di terreni di tipo tufaceo in Italia centrale, meridionale e insulare ha fatto sì che le catacombe si dislocassero anche in molte altre parti del Lazio, come appunto Bolsena.

Ma anche in Umbria (Massa Martana), Toscana (Chiusi, Pianosa) e Abruzzo (Amiterno, Castelvecchio Subequo) e poi giù, in Campania (Napoli), Puglia (Canosa), Sicilia (Siracusa, Palermo, Villagrazia di Carini) e Sardegna (Sant’Antioco). Oltre ai siti che saranno aperti al pubblico, sono previsti anche laboratori per bambini, visite guidate nella lingua dei segni e tutta una serie di iniziative che sarà possibile seguire anche a distanza avvalendosi del digitale.

Messaggi che acquistano vigore dal contesto. Itinerari alla scoperta di quei simboli antichi che annunciano speranza cristiana, visione del mondo e vita che scaturisce dal mistero della resurrezione. Dal monogramma di Cristo, nelle diverse formulazioni, alla croce con le apocalittiche lettere Alfa e Omega, passando per il pesce, l’agnello, l’ancora, il pavone e la fenice, la colomba con il ramoscello di ulivo nel becco, l’orante e il Buon Pastore, la nave e il faro, le ceste con i pani.

Per ulteriori informazioni:
www.giornatadellecatacombe.it 

 

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