cultura

Sei autori danno voce ai "Misteri di Maremma" e alla suggestione di quei luoghi

giovedì 16 settembre 2021

Sei racconti incentrati sulle leggende e i misteri che aleggiano intorno ai luoghi affascinanti della Maremma. Quella che un canto popolare anonimo vuole amara e maledetta. Attraverso un progetto lettario collettivo in 176 pagine prende forma, in realtà, un vero e proprio omaggio al territorio compreso fra Toscana e Lazio, bagnato dal Mar Tirreno e con un cuore che pulsa in provincia di Grosseto, fino alle pendici del Monte Amiata e delle Colline Metallifere e poi su nella costiera, tra Piombino e il Cecina.

Curatore del volume "Misteri di Maremma" edito da Effigi lo scrittore di origini mancianesi Carlo Legaluppi. Sarà lui stesso a presentarlo domenica 19 settembre alle 18.30 a Manciano, in Piazza della Rampa, insieme a Costanza Ghezzi, Francesca Lotti e David Berti, tre dei sei autori che hanno contribuito tra l'autunno e l'inverno scorsi, in un paesaggio reso silente dall'emergenza sanitaria. A questi, infatti, vanno aggiunte le firme di Carlotta Fruttero, Roberta Pieraccioli, Silvia Meconcelli. A dare voce alle parole, nell'occasione, saranno le letture di Daniela Marretti (Teatro Studio Arci).

Ogni racconto è impreziosito dalle illustrazioni di Carlo Rispoli e dalle fotografie di Giuseppe Guerrini. L’intero ricavato dell’opera – libero dai costi di stampa e distribuzione – sarà devoluto all’Associazione "Olympia De Gouges" Aps, che si occupa della gestione del Centro Antiviolenza presente e attivo a Grosseto e nella provincia ormai dal 1999 e che affronta il tema quanto mai attuale della violenza maschile sulle donne. Una pagina del volume, non a caso, è dedicata all'associazione con i contatti relativi alle sedi dei centri antiviolenza e dei punti di ascolto.

Storia e fantasia, avventura, mistero e nostalgia si intrecciano nel racconto di Carlotta Fruttero i cui protagonisti, il Nebbia, il cane e la bambina, si muovono tra Castiglione della Pescaia e la famosa Cala Violina, situata nei pressi di Scarlino. Roberta Pieraccioli conduce per mani il lettore a Castel di Pietra, nelle vicinanze di Gavorrano, Massa Marittima e Prata, seguendo le tracce della dantesca Pia, e trae ispirazione dalle sue vicende tragiche e sfortunate, trasposte al presente nella vita di una sua giovane omonima.

Silvia Meconcelli offre, invece, una storia di case abbandonate nella città di Grosseto, di anime smarrite e di profonda analisi intima. Una narrazione di dolore, ricerca e liberazione. Il racconto di Francesca Lotti è ambientato a Manciano e nelle campagne circostanti. Il tema del tradimento è il filo conduttore, e ripercorre la storia di un ponte maledetto e di una collina, che secondo le leggende popolari furono teatro di battaglie senza tempo.

Insieme a Costanza Ghezzi si giunge sulle coste dell’Argentario, nel 1600, al tempo delle battaglie marinare contro i corsari saraceni, che alimentarono molte leggende, ancora vive nella memoria degli abitanti del Promontorio. Il racconto finale, di David Berti, ha per protagonista un uomo misterioso che, da umile barrocciaio, divenne leader carismatico, richiamando a sé, sulle pendici del Monte Amiata, folle di persone. Una storia, quella di David Lazzaretti, il profeta dell’Amiata, che segnò l'esistenza di molti.

La presentazione, organizzata dalla Biblioteca Comunale "Antonio Morvidi" con il patrocinio del Comune di Manciano, che ha anche contribuito al progetto provvedendo all'acquisto di venti copie del volume fresco di stampa, è realizzata in stretta collaborazione con il locale Sportello Antiviolenza "Olympia de Gouges" e con la Consulta per il Sociale e le Politiche Giovanili di Manciano e si aprirà con un intervento dei rappresentanti dell'Amministrazione Comunale.