Alice Rohrwacher e Pupi Avati tra le torri e la natura di Tarquinia per i ciak di due nuovi film

Alba Rohrwacher, in questi giorni, è a Venezia, alla 78esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica in corso ancora fino a sabato 11 settembre, con due pellicole. "Il Paradiso del Pavone", unico film italiano a concorrere nella Sezione Orizzonti, in cui, diretta da Laura Bispuri, impersona Adelina, moglie e mamma imperfetta, e "The Lost Daughter" di Maggie Gyllenhaal, dove interpreta un piccolo ma prezioso ruolo.
Nella stessa cornice, domenica 5 settembre, la sorella regista, Alice Rohrwacher, ha ricevuto il Premio Robert Bresson 2021, conferito dalla Fondazione Ente dello Spettacolo e la Rivista del Cinematografo, con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura e del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede e il contributo della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero per la Cultura.
Insieme alle sue scenografe di fiducia, intanto, nella giornata di giovedì 2 settembre ha condiviso con i volontari di Tarquinia Film Office Aps una nuova passeggiata tra le mura antiche della città etrusca e nei suoi dintorni per confermare la scelta delle location già individuate in precedenti incontri. A breve verranno attivate le selezioni per il casting previsto.
I primi ciak del nuovo film scatteranno, presumibilmente, a gennaio del prossimo anno. Gli occhi si sono persi tra luci, scorci e atmosfere che si riveleranno funzionali alla nuova sceneggiatura che arriva dopo i tre lungometraggi "Corpo Celeste" (2011), "Le Meraviglie" (2014) e "Lazzaro Felice" (2018) e i quattro corti "De Djess" (2015), "Ad una mela" (2020), "Omelia Contadina" (2020) e "Quattro Strade" (2021).
Tra le torri e la natura di Tarquinia, nella stessa giornata, anche un altro grande maestro ispiratore del cinema italiano a livello internazionale come Pupi Avati ha girato con la sua equipe apprezzando, in particolare, la suggestiva cornice di Santa Maria in Castello per le riprese del biopic "Dante", atteso per diciotto anni e dedicato alla vita del Sommo Poeta raccontata da Giovanni Boccaccio (il volto è quello di Sergio Castellitto), primo biografo del padre della lingua italiana.
Undici le settimane di riprese che, oltre al Lazio, interessano Umbria, Marche, Toscana ed Emilia Romagna. Di grande struttura il cast, che arruola nomi come Enrico Lo Verso e Alessandro Haber. Entrambe le produzioni sono supportate dal Comune in collaborazione con Tarquinia Film Office APS in quanto volte a "valorizzare lo straordinario patrimonio architettonico, naturalistico, paesaggistico, storico di una Tarquinia intrisa di luci magiche e di incantesimi. Nel segno della cultura che si coniuga con l’economia del territorio".

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