La famosa pioggia di maestre su Orvieto

Bambini, genitori, nonni, insegnanti, amici. Grande festa per Gianni Rodari, mercoledì 11 agosto, al Giardino dei Lettori della Nuova Biblioteca Pubblica "Luigi Fumi" di Orvieto, nonostante il caldo e assolato pomeriggio e la difficoltà di ritrovarsi nel culmine del periodo delle vacanze. L’occasione è stata la presentazione del libro “E piovvero maestre”, frutto del primo Concorso di scrittura creativa, bandito in occasione del centenario della nascita dell’autore dal gruppo "Orvieto. Insieme per Rodari". L’incontro è stato aperto dall’intervento di Alessandro Punzi, presidente di Cantiere Orvieto che ha ricordato il legame della città con l’autore, legame che deve essere non solo mantenuto, ma potenziato e diventare risorsa per Orvieto.
L’aver creduto a questo progetto, essere impegnati come Cantiere in un esperimento di grande sinergia con le associazioni culturali presenti nel territorio, con spirito dinamico e indipendente, ha fatto sì che questo evento sia stato possibile in un luogo magico, il Giardino dei lettori, simbolo di una istituzione come la Biblioteca comunale, che ha bisogno di essere sostenuta, conosciuta e aiutata a vivere pienamente la sua funzione culturale, in particolare con le giovani generazioni. E’ seguito l’intervento dell’editore di Intermedia, Claudio Lattanzi, che ha creduto nel progetto della pubblicazione di “E piovvero maestre” per la comune volontà di lasciare un segno tangibile dell’impegno dei ragazzi, i quali hanno saputo cogliere lo stimolo che veniva loro offerto in un periodo così difficile per la scuola.
L’esito della pubblicazione è un agile libretto di racconti e poesie degli alunni, colorato dai vivaci e acuti disegni di alcuni altri ragazzi che sono stati coinvolti nel progetto. Le curatrici del concorso, Annarita Bellini, Ornella Cioni, Loretta Fuccello e Emanuela Leonardi, hanno brevemente esposto le finalità del gruppo “Orvieto Insieme per Rodari” e ricordato alcuni eventi che in questi mesi sono stati realizzati nonostante le limitazioni della pandemia trasformandoli, quando possibile, in interventi online, tramite video, messaggi vocali e WhatsApp, che hanno visto coinvolte decine di persone.
In particolare hanno ricordato come la proposta di un concorso di scrittura creativa che si ispirasse agli insegnamenti della Fantastica di Gianni Rodari abbia trovato un terreno fertile nella scuola, dove è radicata una tradizione di lavoro sull’autore da parte degli insegnanti.
Infatti per i bambini e le bambine della Scuola primaria Luigi Barzini, classi VA, VB, VC, insegnanti Paola Paradisi e Eleonora Vagnucci, la partecipazione al concorso è diventata parte culminante del lungo percorso di lavoro sull’autore svolto durante i cinque anni del ciclo. Per i lavori inviati al concorso hanno seguito un preciso itinerario di scrittura, lasciandosi ispirare da alcuni suggerimenti della “ Grammatica della fantasia” o seguendo la suggestione della lettura di opere come “Favole al telefono”, “Il libro degli errori”, “Filastrocche in cielo e in terra”, producendo testi in prosa e in rima.
Gli alunni della Scuola Secondaria di primo grado “Ippolito Scalza”, insegnanti Giulia Barattolo e Giulia Pontremoli, hanno scritto filastrocche suggerite da situazioni quotidiane o dal mondo della natura e degli animali. Alcuni hanno sentito il bisogno di descrivere i timori, i divieti, le speranze della attuale situazione pandemica esorcizzando con la parola il terribile “animaletto con la corona”.
Infine gli alunni della Suola Secondaria “Luca Signorelli”, insegnante Cristina Collepardi, ispirati certamente dalla valorizzazioni di luoghi , paesi e città che Rodari inserisce nella sua opera, hanno tracciato un divertente itinerario in rima di Orvieto lasciandosi suggestionare dalla toponomastica e dai vari monumenti della città.
La vera festa è stata proprio quando un gruppo di bambini e bambine, che nei giorni scorsi si erano impegnati con entusiasmo in prove di lettura espressiva, hanno letto i testi prodotti da loro e dai loro compagni interpretandoli con freschezza e disinvoltura.
Quando ormai l’atmosfera era allegra e rilassata le storiche bibliotecarie Anna Donatelli e Teresa Equitani, che nella loro trentennale esperienza hanno esplorato con bambini e ragazzi i libri di Gianni Rodari, dando vita a straordinarie storie e alla costruzione di preziosi libri, hanno rivolto un saluto e un ringraziamento a tutti con una simpatica filastrocca in rima baciata, che ha deliziato il pubblico.
La bella atmosfera creatasi, la gioia trasmessa dai bambini e dal pubblico partecipe, le prospettive che abbiamo intravisto per un lavoro da continuare all’insegna della creatività e della fantasia, ci spingono a nutrire speranze per il futuro in un momento in cui sentiamo un grande bisogno di riaprirci alle relazioni, agli incontri e a coltivare germogli di cui mercoledì abbiamo sentito la forte presenza.
Le curatrici del Concorso del gruppo Orvieto Insieme per Rodari

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