cultura

Due giorni "AperiLibro" dedicati al tempo. Monologo teatrale di David Grillo e seminario sull'oblio di Walter Procaccio

martedì 20 luglio 2021

Due giorni speciali per "AperiLibro", la proposta culturale de "Lo Scalo" Community Hub che combina il piacere del “convivio da tavolo” con il nutrimento della mente e delle emozioni. Il tempo è motivo conduttore dei due eventi, a ingresso libero, raccontato ora nella dimensione dell’ironia tragicomica di uno spassoso monologo teatrale, ora nelle fluide cartografie dell’esperienza psicoanalitica e psicoterapeutica. 
 
Protagonista del primo appuntamento - giovedì 22 luglio alle 19, realizzato in collaborazione con "Io ci sono per la Cultura" e "ONE - Orvieto Notti d’Estate" - è David Grillo, autore e attore , che presenta, nel microteatro del Community Hub, “Il Tempo stinge: brevi monologhi contro l’affanno”.
“Il tempo stinge – così David Grillo presenta la sua performance - , una constatazione. Non miglioriamo, tutt’altro. Crescere pensando alla vita come una continua evoluzione e scoprire che non è così. Il tempo infatti porta a maturazione i suoi frutti che poi però vanno a male. Come noterete ci muoviamo sempre nella cornice teorica del più spumeggiante e sfrenato ottimismo.

Nella pratica  si tratta di una serie di monologhi tragicomici che, direttamente o indirettamente, hanno a che fare con il tempo, il suo trascorrere, il rapporto seccante che se ne crea, gli affanni connessi e altre nefandezze di cui sopra.”. David Grillo  vive e lavora a Roma come attore e autore. Dopo la laurea in filosofia, oltre al clown e alla recitazione studia sceneggiatura con Giacomo Ciarrapico, si perfeziona poi in scrittura scenica presso Rialto Centro di Formazione Teatrale e in sceneggiatura presso il master in sceneggiatura della EICTV di San Antonio, Cuba. Membro del collettivo teatrale Sgombro, dal 2016 collabora come copywriter con Claudio Morici e come articolista con Christian Raimo. Scrive racconti e monologhi teatrali il suo ultimo spettacolo il Tempo Stinge è andato in scena il 18 giugno al Teatro Torlonia.
 
Il secondo appuntamento - venerdì 23 luglio alle 18.15 - è un seminario - "Sul lasciare andare. Discorsi sull’oblio" - condotto da Walter Procaccio.  Psichiatra e psicoanalista, Procaccio è stato docente a contratto di Psicoterapia breve all’Università “G. D’Annunzio” di Chieti ed è docente presso la scuola di psicoterapia SSPIG di Palermo. Cofondatore dell’Istituto psicoanalitico di formazione e ricerca “Armando Ferrari”, per molti anni è stato direttore sanitario della Comunità Terapeutico Riabilitativa “L’Airone” di Orvieto. L’oblio e la temporalità sono al centro della sua ricerca.

Nel 2016 per i tipi di Cronopio ha curato un volume collettivo - Oblio - il cui scopo dichiarato è una “riabilitazione” di questo “speciale” processo di dimenticanza.  “Tentare una riabilitazione dell’oblio – così si presenta questa ricognizione ai margini del tempo umano - è un’operazione ardua e a suo modo coraggiosa. Una sterminata letteratura conferisce alla memoria, all’archiviazione diligente, alla testimonianza il rango di dovere etico e all’oblio quello di perdita tragica e colpevole di qualcosa che invece deve permanere. Un pensiero pigro dice: ricordare è bene, dimenticare è male”.  Tra memoria e oblio sembrano invece sussistere segrete corrispondenze, fors’anche un’identica condizioni di possibilità. Il seminario è un invito a indagare questo rapporto attraverso coordinate differenti, per dare conto, nello specifico dell’esperienza psicoterapeutica, delle trasformazioni implicate, come scriveva Freud,  dal “bere sorsi di punch al Lete”.