cultura

"Bolsena nel ventennio fascista". La grande storia rivive in un libro a più mani

lunedì 12 luglio 2021

Già disponibile sul sito Internet della casa editrice Intermedia Edizioni, sarà in distribuzione a partire da mercoledì 13 luglio, il libro "Bolsena nel ventennio fascista", scritto da importanti studiosi della Tuscia come Antonio Quattranni, Danila Dottarelli, Raffaelle Bruti e Monica Ceccariglia. Il volume presenta un originale contributo al filone degli studi locali sul Fascismo e al rapporto tra storia nazionale e storia locale che, da ormai molti anni, ha consentito la rilettura e la ricostruzione dei mille volti che il Fascismo assunse in Italia, con le sue continuità e le sue rotture.

I quattro saggi che lo compongono ricostruiscono i caratteri del Ventennio nella vicina Città del Lago, in tutte le sue sfaccettature, con un equilibrato uso delle fonti archivistiche e la raccolta di un interessante apparato fotografico. Una ricca galleria fotografica ricostruisce il clima dell’epoca. Nello specifico, il saggio iniziale presenta le vicende amministrative e l’attività delle organizzazioni del regime, a partire dal clima di malcontento e disagio sociale immediatamente successivo alla Grande Guerra e ricostruisce gli elementi che condussero alla fascistizzazione della cittadina.

Segue la trattazione dei rapporti tra Stato Fascista e Chiesa Cattolica. Si traccia una panoramica delle feste nazionali e delle solennità civili, militari e religiose del Ventennio nel contesto locale, evidenziando come ogni ricorrenza fosse occasione per spettacolari celebrazioni di massa nelle quali culto del littorio e rito religioso si intrecciavano a scopo propagandistico. 
 
La gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica è un altro tema significativo affrontato attraverso una minuziosa ricognizione documentaria dalla quale si evidenzia il clima di intimidazioni, tensioni e violenze che pervasero Bolsena a partire dal 1921, in corrispondenza del dilagare delle violenze squadriste nella penisola, fino ai reati più comuni, commessi nel territorio dal 1928 al 1943.

Chiude il volume la trattazione di un aspetto peculiare della cittadina lacuale: la gestione del lago e della pesca durante il periodo fascista. Intorno alla risorsa economica e ambientale più importante  del luogo si intrecciano cooperativismo, corporativismo e autarchia, aspetti di cui si presenta una dettagliata ricostruzione a partire dalla legislazione e dimostrando come dalla metà degli anni Venti prese avvio una sostanziale trasformazione socio-economica del territorio, che interessò, insieme alla pesca, anche altri aspetti della valorizzazione del lago.