Lucciole, magia e acqua odorosa di San Giovanni. Sacro e profano nella Notte delle Streghe

È la notte che decide i destini dell'intero anno solare. Quella in cui vengono svolte pratiche divinatorie, lavacri di purificazione, falò rituali e, su tutto, la raccolta notturna di rugiada ed erbe benefiche, utili alla preparazione dell'Acqua Odorosa. Strettamente collegata alla Notte di San Giovanni – tra il 23 e il 24 giugno – è quella delle Streghe italiche, la più breve dell'anno. L'ipotesi più probabile è che il Cristianesimo integrò all'interno della propria liturgia le due feste pagane – 24 giugno e 25 dicembre – rievocative, rispettivamente, del Solstizio d'Estate e d'Inverno.
Tra credenze popolari e retaggi medievali, il fascino di una notte in cui le donne desiderose di restare incinte potevano realizzare il proprio sogno e un ignaro testimone curare il malocchio procurato da quegli stessi riti in cui si era sbadatamente imbattuto, rivive grazie all'Associazione Antico Presente che venerdì 18, sabato 19 e ancora mercoledì 23 giugno, al calar del sole, invita ad oltrepassare l'antica porta del borgo di Blera, lasciando fuori ogni tipo di protezione e contatto con la realtà. Man mano, le luci dell’abitato si affievoliranno.
E si scenderà nella parte più profonda, cuore della forra. Un luogo, intriso di antiche vestigia e ombre del passato, che sarà preludio al successivo itinerario. Proprio come in un calderone, infatti, nel fondovalle si fondono il sacro e il profano, gli etruschi ai cristiani, le leggende di un drago e le imprese valorose del santo patrono fino ad arrivare al quadrivio dove si incontravano le streghe di Blera. Secoli bui, scanditi da storie eroiche e salvezze di anime, buio e luce. Quelle piccole e rassicuranti delle lucciole che fanno tornare un po' bambini.
"Cammineremo in un percorso che costeggia il fiume – affermano gli organizzatori – e, nella riva opposta, la città eterna degli Etruschi con i loro sepolcri. Passeremo in prossimità di un piccolo santuario, percependo senza filtri la sacralità del luogo. Arriveremo quindi al Santuario della Madonna della Selva, testimonianza della devozione mariana locale e dei rituali ad esso connessi. Parleremo di uno molto interessante come la preparazione dell’Acqua Odorosa di San Giovanni, a metà tra magia e religione cristiana.
I proverbi popolari raccontano, infatti, che nella Notte di San Giovanni tutto può accadere e tutto si può rimediare. La tradizione associa a questo periodo dell’anno riti e superstizioni per propiziare salute e benessere, ma anche fidanzamenti e malocchio. Dopo aver lasciato la Via Cava etrusca e percorso la forra, cammineremo in una carrozzabile poco frequentata fino ad innestarci in un tratto della ferrovia dismessa con annessa stazione abbandonata. Tante differenti strade per percorrere tanti differenti secoli di storie.
Dal quartiere periferico del borgo attraverseremo una tagliata recente, fino a rimanere sospesi sull’alto ponte moderno, che, come una linea di confine, ci mostra il profilo del paese del Viterbese adagiato sulla rupe ed illuminato come un presepe, per condurci nuovamente ai nostri tempi ed alla nostra realtà". A guidare l'itinerario, lungo circa 8 chilometri per la durata di quasi tre ore, saranno Sabrina Moscatelli, guida turistica abilitata e guida ambientale escursionistica Aigae, e Giuseppe Di Filippo, guida ambientale escursionistica Aigae.
"Guardate con sospetto per certe abilità di ostetriche e di curatrici o perché forestiere senza figli – spiegano – alle streghe, colpevoli eccellenti di un’epoca di transizione in cui la donna aveva perso la sua sacralità, furono addebitate epidemie e morte premature. La tradizione vuole che in questo particolare momento astrale, si radunassero nei crocicchi delle strade per espletare i loro sortilegi, dal momento che, a loro volta, erano favorite dalle speciali potenzialità dell’acqua di San Giovanni". In entrambe le date l'appuntamento è alle 21, in Piazza Papa Giovanni XXIII, di fronte al Ristorante "La Torretta".
La quota individuale di partecipazione è di 10 euro.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni (obbligatorie):
339.5718135 – info@anticopresente.it

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