Da "Il Cammino delle Fiabe" a "Lazio Street Art", le vie del colore portano in provincia

Le vie del colore sono infinite. E, sempre più spesso, conducono nella confinante provincia di Viterbo. A Sant'Angelo di Roccalvecce, e ovunque c'è un muro disposto ad ospitare un murales. Qui l'ultimo arrivato non è l'ultimo ed è arrivato giusto una settimana fa. Ritrae "La Volpe e l'Uva", una delle favole più popolari attribuita ad Esopo, riadattata da Fedro, riproposta in rima da Jean de La Fontaine ed ora trasposta in grande sulla facciata di un'abitazione da Manuela Merlo.
L'opera muraria va ad aggiungersi alla quarantina – compresa la recente "Cappuccetto Rosso" selezionata fra le 25 più belle dalla piattaforma internazionale "Street Art Cities" – di quelle che, ad oggi, danno forma a "Il Paese delle Fiabe", il progetto di street art urbana, inaugurato nel 2017 e salutato in questi giorni anche dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Promosso dall'Associazione ACAS con l’organizzazione di Alessandro e Gianluca Chiovelli, è dedicato al mondo fiabesco e alla letteratura fantastica e, a colpi di colore, sta letteralmente trasformando la frazione, sottraendola dall'anonimato con opere disseminate lungo un itinerario incantato.
Invita a percorrerlo, domenica 13 giugno, Midas Art e Craft organizzando "Il Cammino della Fiabe”, una passeggiata che muove dal Borgo Fantasma di Celleno. L'appuntamento è alle 9.30 di fronte al Bar dello Sport – in Via Viterbo, 12 – per una visita al chiostro seicentesco dell'ex Convento di San Giovanni Battista e al paese vecchio. Seguendo il sentiero tracciato dal CAI si raggiungerà Roccalvecce per ammirare il Castello Costaguti e, raggiunta Sant'Angelo, i murales.
Quelli che continuano ad attirare visitatori, incuriositi da colori, storie e aneddoti. Il rientro a Celleno è previsto per le 17, dopo un percorso ad anello – lunghezza 10 chilometri circa, pendenza 80 metri circa – facilmente percorribile da tutti. Abbigliamento comodo e pranzo al sacco, nel rispetto delle norme anti Covid. Il costo è di 15 euro, gratuito sotto i dieci anni. Per ulteriori informazioni e prenotazioni (obbligatorie): 335.434366 – midasartecraft@gmail.com.
Rigenerare, riqualificare e valorizzare in chiave culturale luoghi pubblici rientra anche tra le finalità dell'avviso pubblico regionale "Lazio Street Art" che sostiene la realizzazione di interventi quali murales, mosaici e installazioni originali incentrate su temi come l'identità locale, l’integrazione e il rispetto delle differenze, l’ambiente, la natura, la sostenibilità, il patrimonio storico e artistico per promuovere il territorio e incoraggiare lo sviluppo dell’aggregazione.
Tra le opere finanziate quelle del progetto "Marta-Valentano: tra storia, leggenda, scienza – Amalasunta e Ruffini", curato da Gino Auriuso e la squadra dei Pittori Anonimi del Trullo (Manuela Merlo, Sempre Lucida, Violetta Carpino, Giusy Guerriero, capitanati da Mario D'Amico), affermati street artist alle prese con l'omaggio visivo a due protagonisti della storia del territorio come il matematico Paolo Ruffini, a Valentano, e la Regina Amalasunta, a Marta.
Nel primo caso le opere sono state realizzate in un'area ai margini del centro storico composta da locali adibiti in parte a garage e in parte a sedi di associazioni, per raccontare attraverso la pittura, l’importanza del senso di appartenenza e di comunità. Marta, invece, è stata colorata su due pareti murarie dell'area dei campetti sportivi e ha installato tre panchine posizionate sulla passeggiata del Lungolago che costeggia il porto.
Tre panchine dipinte e fruibili anche per un semplice momento di relax, utile per godere della pacificante vista panoramica del Lago di Bolsena e dell'Isola Martana. Ad incorniciare i lavori, le poesie della martana Marta Chiatti e della valentanese Antonietta Scipio. L’input dato da "Lazio Street Art" è stato forte e accolto con entusiasmo e partecipazione dal sindaco di Valentano, Stefano Bigiotti, e dall’assessore alla Cultura di Marta, Susanna Cherchi.

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