Villalago, riapre al pubblico il primo lotto del Parco Naturalistico

Una riapertura parziale nei weekend di giugno. È quella che interessa il Parco di Villalago, il belvedere situato su una collinetta affacciata sul Lago di Piediluco e reso funzionale con la creazione di un teatro all'aperto, storica location dei concerti di esordio di "Umbria Jazz", e di spazi dotati caminetti e tavoli da picnic. Da sempre uno dei posti preferiti dai ternani, ma non solo, in cerca di refrigerio nelle giornate estive e per il tradizionale barbecue di Ferragosto.
Delta Srl, la società che gestisce la struttura, ha annunciato che mercoledì 2 giugno e nei prossimi fine settimana, per tutto il mese di giugno, riaprirà al pubblico l’area del primo lotto dei camini, utilizzabili così come i tavoli e l'area all'aperto. L’accesso al pubblico, nelle giornate di sabato e domenica, sarà libero e su offerta, valutando poi al termine del periodo indicato come procedere per le aperture nei mesi successivi.
Nel rispetto delle norme anti Covid, i visitatori dovranno mantenere le distanze di sicurezza e adottare i dispositivi di protezione previsti dalle normative. Alla bellezza paesaggistica circostante si aggiunge la straordinaria valenza ambientale e naturalistica dell’area. Purtroppo, non sarà ancora possibile accedere a Villa Franchetti, né nel resto del parco per motivi di sicurezza. L'elegante dimora di fine '800 è cinta da alberi secolari e orchidee spontanee.
Seguendo uno dei sentieri che si snodano all’interno dell’habitat naturale, si arriva al cospetto del palazzo signorile appartenuta alla famiglia di facoltosi proprietari terrieri. Il Barone Eugenio Franchetti ne affidò il progetto per la costruzione all’architetto Giuseppe Boccini, che realizzò un edificio di ispirazione neo-rinascimentale. Gli arredi interni, in realtà, offrono una mescolanza di stili del passato. Punto di contatto con l’ambiente, il loggiato aperto da una grande finestra serliana.
La famiglia vi abitò fino al 1954. A seguito di controversie ereditarie, agli inizi degli anni '60 la proprietà del complesso fu acquisita dalla Provincia di Terni. Gli interventi di recupero e miglioramento riguardarono sia l’immobile, inizialmente conosciuto come Villa Monteluco, che il parco. In occasione del restauro, il pittore ternano Mirimao decorò con scene mitologiche i soffitti dei saloni, arredati con pregiati mobili d’epoca.
Un fascino al quale non è rimasto indifferente neppure il regista Luchino Visconti che nel 1969 girò qui alcune scene del film "La Caduta dei Dei". L’ultima ristrutturazione del complesso risale al 1993 quando parte dell’edificio venne trasformata in sede operativa dell’Istituto per la Cultura e la Storia di Impresa "Franco Momigliano", una scuola di alta formazione, a carattere seminariale, rivolta a ricercatori, docenti, manager ed altri soggetti professionali.
Foto: Matteo Carbone - Alberto Fabi

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