Il direttore generale dei musei del Ministero della Cultura in visita a Tarquinia

Il nuovo direttore generale dei musei del Ministero della Cultura, Massimo Osanna, si è recato in visita giovedì 15 aprile al Palazzo Comunale di Tarquinia per un colloquio con il sindaco, Alessandro Giulivi, che ha voluto presentargli le linee programmatiche dell'Amministrazione, ribandendo l’importanza e l’onore di avere un Museo Etrusco così prezioso fulcro e centro della cultura e del turismo della città e non solo, la cui direzione è oggi della dottoressa De Angelis Daniela, presente all’incontro, con la quale il Comune collabora già da qualche anno.
Durante l’incontro si è parlato della situazione attuale che vede ormai da molti mesi chiusi tutti i luoghi della cultura e di una possibile ripartenza non appena la curva epidemiologica lo permetterà. Parlando del Museo, il direttore ha ribadito la volontà di risolvere al più presto la problematica dei servizi aggiuntivi e di voler prevedere un nuovo allestimento per le sale espositive, cosa che sarebbe di grande importanza per attrarre ancora di più i turisti di tutto il mondo. Si è poi soffermato sull’importanza di creare una sinergia con tutto il territorio, in particolare con Cerveteri e Civitavecchia per poter far ammirare anche ai croceristi le bellezze dei siti Unesco.
Il direttore Osanna si è diretto poi presso il Palazzo Bruschi, sede della Biblioteca Comunale "Vincenzo Cardarelli", dove ha potuto conosce non soltanto il prezioso patrimonio di libri all’interno della struttura ma apprezzare le bellezze delle sale in fase di restauro ed ammirare il meraviglioso panorama visibile dall’altana del palazzo. Il primo cittadino è rimasto piacevolmente colpito e sorpreso di aver conosciuto "un uomo brillante, sensibile e di enorme spessore culturale, che saprà certamente ricoprire al meglio l’incarico a lui conferitogli dal ministro Dario Franceschini".
Nato a Verona, Osanna è stato alla guida del Parco Archeologico di Pompei dal 2014 ed a lui è legata la rinascita del sito vesuviano. Professore ordinario di Archeologia Classica all’Università di Napoli Federico II, docente nell’Università della Basilicata a Matera e in altri atenei europei, direttore di scavi e ricerche in Italia meridionale, Grecia e Francia, ha certamente cambiato il volto di Pompei grazie al suo lavoro, facendo diventare il sito un modello gestionale e un punto di riferimento internazionale, una storia di riscatto da rendere orgogliosi noi italiani.

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