cultura

Presentata la Fondazione Umbria Film Commission. Presidente, il regista Paolo Genovese

mercoledì 31 marzo 2021
di Davide Pompei
Presentata la Fondazione Umbria Film Commission. Presidente, il regista Paolo Genovese

Più film e serie tv girati in Umbria. Una vera e propria Scuola di Cinema che, ad oggi, manca. E poi un grande festival per mostrare pellicole, realizzare incontri e condividere progetti. Parte da qui la programmazione della Fondazione Umbria Film Commission, presentata mercoledì 31 marzo a Perugia, nella sede regionale di Palazzo Donini. A presiedere il neonato organismo, Paolo Genovese, regista, sceneggiatore e scrittore romano di nascita, ma a tutti gli effetti tuderte di adozione. Due titoli su tutti: il film "Perfetti Sconosciuti" e il libro "Supereroi".

Nel CdA anche Lidia Vizzino, nominata dalla Regione, Maria Rosi, nominata da Regione e Anci, e poi Daniele Corvi per il Comune di Perugia e Nicola Innocenti per quello di Terni. "L'obiettivo – ha spiegato Genovese – è quello di attrarre in Umbria produzioni cinematografiche e televisive, cercando di far conoscere tutte le potenzialità della regione, i suoi borghi, i suoi paesaggi e di mettere in pista finanziamenti importanti ed agevolazioni. Oggi la scelta di un territorio è data anche da tutta una serie di facilitazioni accessorie che rendono flessibile il poter girare. Nei centri piccoli è più facile.

Umbria Film Commission, inoltre, può mettere in piedi la Scuola di Cinema che è qualcosa che manca in una regione come l'Umbria che ha una profonda vocazione didattica. Fare formazione permetterebbe ai giovani di non spostarsi verso Roma, stra-affollata, e di dedicarsi a recitazione e regia, ma anche ai settori tecnici, per avere maestranze, tecnici e professionisti disponibili sul territorio dalla fotografia al montaggio alla realizzazione dei costumi. Quanto al festival consentirebbe di portare cultura cinematografica per il pubblico.

E di attrarre produzioni in una regione che ha tantissime risorse e che è un set naturale. I finanziamenti per questo sono importanti, così come la flessibilità nell’erogare servizi e la logistica legate al settore per rendere più facili le produzioni. Occorre far conosce, inoltre, la straordinaria accoglienza umbra e lavorare, con le istituzioni e gli amministratori comunali, perché grazie alle produzioni si possano esportare il territorio e le sue eccellenze, la cultura, il cibo, il paesaggio. Abbiamo ora a disposizione uno strumento fondamentale. Non mi risparmierò in questo impegno".



"L'Umbria ora – ha rilanciato, in collegamento, Francesco Rutelli, presidente dell'Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Multimediali – può fare tesoro delle precedenti esperienze delle altre film commission a livello nazionale. In questo ambito, la specializzazione rappresenta un elemento fondamentale e la specificità umbra va valorizzata come fattore strategico. La prima film commission italiana è nata a Roma, durante la mia amministrazione. A distanza di 25 anni la platea si è notevolmente ampliata. Non solo cinema, ma anche spot, web ed attività on line.

Grazie agli incentivi del Governo per fronteggiare i costi Covid, abbiamo potuto far girare a pieno regime le produzioni. Nel mese di marzo, solo nella Capitale, sono stati contati 207 set aperti. Anica si batterà per la riapertura del cinema in condizioni di sicurezza. In Umbria ci sono tutti i presupposti per fare grandi cose. Non mancherà, dunque, il nostro sostegno". Sulla stessa linea, anche la presidente della giunta regionale, Donatella Tesei, soddisfatta del lavoro di squadra che ha portato alla costituzione di questo nuovo organismo.

"L'Umbria – ha ribadito – è naturalmente vocata all’accoglienza di produzioni cinematografiche e televisive. Si tratta di una bellissima iniziativa, condivisa con tutti i Comuni, che avrà notevoli ricadute anche per lo sviluppo economico dei territori. Crediamo fermamente in questo progetto per il quale abbiamo deliberato lo stanziamento di 1,5 milioni di euro per il 2021 finalizzato al supporto delle produzioni ed ulteriori risorse dedicate alla formazione professionale delle figure tecniche, rivolto anche alle maestranze del territorio".

Stando agli annunci, inoltre, ad aprile la giunta regionale presenterà anche un pacchetto straordinario di misure per i settori del turismo, della cultura e dello spettacolo. Si tratta di strumenti diversi, ma collegati da una strategia unica che, oltre al rafforzamento dei ristori per operatori, associazioni e imprese punta a favorire la ripartenza di un comparto particolarmente colpito dagli effetti del Covid. "Audiovisivo e cultura – ha aggiunto il sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, Lucia Borgonzoni sono fondamentali per il nostro Paese.

Hanno una ricaduta enorme sui territori dove le film commission rappresentano fattori di sviluppo e di attrazione. Anche nell’ambito del Pnrr sono previsti consistenti investimenti sulle film commission. In particolare su Cinecittà come attrattore mondiale della produzione audiovisiva e filmica in Italia e volano per le altre realtà regionali. C’è e ci sarà il supporto del Ministero a sostegno delle film commission, nella consapevolezza che l’investimento sull’audiovisivo costituisce un moltiplicatore economico molto alto per i territori dove si investe".

Lo conferma anche una recente ricerca realizzata da Anica in collaborazione con il Centro Studi di Confindustria. "Una regione come l’Umbria – le parole di Cristiana Priarone, presidente dell'Associazione Italiana Film Commission – aveva bisogno di un organismo strutturato. Le film commission incarnano l’osmosi tra territorio e settore audiovisivo. Sono avamposti che interagiscono su una scena mondiale e che innescano processi di virtuosi di sviluppo territoriale e turistico. È, dunque, fondamentale la partecipazione del territorio.

Attraverso la Regione e gli enti locali e da questo punto di vista l’Umbria parte da ottime basi, avendo anche a disposizione una buona dotazione di risorse e la presenza di Paolo Genovese che darà vita e belle scelte strategiche ed umane. La nostra associazione ci sarà per eventi e iniziative di lancio e per aiutare Umbria Film Commission in tutti i settori, per portarla alla conoscenza nazionale". Per il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini, è questa "una nuova opportunità di promozione per i Comuni che possono così mettere a leva peculiarità ed eccellenze".

Ha parlato di "momento storico che dà inizio ad una grande avventura", il sindaco di Terni, Leonardo Latini. "Siamo pronti ad accogliere questa sfida di rilancio – ha detto – oltre che di resilienza dovuta alla pandemia. Faremo la nostra parte anche per l’interlocuzione con imprese e settore del turismo. Negli anni '90, Terni ebbe l’intuizione del rilancio del territorio attraverso la produzione cinematografica legata agli studi di Papigno dove sono stati girati film importanti. Ora abbiamo un soggetto che può coordinare l’attività legata all’audiovisivo a livello regionale".

Nel "ringraziare tutti i soggetti che hanno portato alla nascita della Fondazione", il primo cittadino di Perugia, Andrea Romizi, ha evidenziato che Umbria Film Commission costituisce anche un’opportunità per recuperare consapevolezza della identità regionale. "Ciò – ha detto – ci consentirà di affrontare le produzioni in un rinnovato spirito di collaborazione tra i territori. Avere già a disposizione importanti risorse di bilancio testimonia la volontà concreta di portare avanti questa sfida che rappresenta anche un'occasione per i lavoratori del comparto".

Un "organismo stabile, a tempo indeterminato, in grado di viaggiare con le proprie gambe e diventare volano di sviluppo" per l'assessore regionale alla cultura, Paola Agabiti Urbani. "Abbiamo approvato lo schema per la pubblicazione del cosiddetto Film Fund, per 1,5 milioni di euro, per finanziare le produzioni di film, fiction, documentari e cortometraggi, gestito da Sviluppumbria – ha concluso – e i criteri del bando straordinario di formazione Techné per acquisizione, aggiornamento e specializzazione di competenze tecnico-professionali per i profili del settore dello spettacolo dal vivo.

Si tratta di un progetto pilota, che sarà gestito da Arpal, per il quale abbiamo stanziato 600.000 euro. Sono tante le idee alle quali stiamo lavorando – con entusiasmo, malgrado il momento così delicato – e gli obiettivi che vogliamo raggiungere coinvolgendo tutti gli attori del territorio, delle istituzioni, del mondo delle imprese. Sono certa che grazie al contributo del presidente, Paolo Genovese, a cui rivolgo l’augurio di buon lavoro e di tutti i consiglieri di amministrazione potremo dare un forte impulso alla vita culturale, sociale ed economica della nostra regione".