cultura

"Giorni Persi" contro guerra e violenza. Video-teatro per spiriti liberi

sabato 6 febbraio 2021
"Giorni Persi" contro guerra e violenza. Video-teatro per spiriti liberi

Si intitola "Giorni Persi" ed è il nuovo video del Centro di Aggregazione Giovanile "Freigeist" di Montegabbione. Una piccola opera di teatro totale, con molta musica e momenti di intensa poesia. Un lavoro coraggioso, ricco di pensiero, che non teme di chiamare le cose con il loro nome, di evocare l'insensatezza e l’aberrazione della violenza dei singoli e degli stati e di ricorrere a Jean-Jacques Rousseau per spiegare l’origine della disuguaglianza. 
 
Protagonisti, ragazze e ragazzi guidati con talento da Elisabetta Moretti, artefice e regista della proposta teatrale che, grazie all’ausilio delle tecnologie digitali e dei social, hanno voluto replicare al regime di distanziamento imposto dall’emergenza Covid-19. Il risultato è un'esperienza di video-teatro che riesce a mettere insieme la carica espressiva e comunicativa di una "compagnia di spiriti liberi".  

La semplicità della bellezza, la complessità di una piccola opera multimediale nient’affatto agevole, ma utile a comprendere, seppure in sedicesimo, i meccanismi che stanno dietro la produzione dei contenuti che popolano quotidianamente l'universo digitale. L'appuntamento con la prima è per domenica 7 febbraio alle 18 sulla Pagina Facebook del CAG "Freigeist".  

Il ringraziamento va alle appassionate animatrici del CAG "Freigeist", Teresa Andreoli, Marica Spallaccini e Laura Zazzarini capaci di costruire una piccola ma decisiva fabbrica di sorprese e buone pratiche educative. Il Centro di Aggregazione Giovanile “Freigeist” di Montegabbione è nato nel 2000 da un progetto dei comuni della Zona Sociale 12 di Orvieto ed è gestito, sin dagli inizi, dalla Cooperativa Sociale "Il Quadrifoglio".

I Centri di Aggregazione Giovanile (CAG) presenti nei comuni di Fabro, Montegabbione, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Fabro e Porano in questo lungo periodo di emergenza sanitaria che impone il distanziamento e l’isolamento sociale hanno svolto, nel rispetto delle regole per contrastare il diffondersi della pandemia, una fondamentale funzione aggregativa ed educativa che ha cercato di ridurre il disagio dei più giovani facendo vivere momenti di “vicinanza” e di “normalità” a molte ragazzine e ragazzini.