cultura

"Borghi in Festival". Comunità, cultura e impresa per la rigenerazione dei territori

giovedì 7 gennaio 2021
di Davide Pompei
"Borghi in Festival". Comunità, cultura e impresa per la rigenerazione dei territori

Proporre ai cittadini una visione di sviluppo entropico che sia sostenibile in termini di inclusività, economia e ambiente. Mettere in evidenza le peculiarità di ogni singolo comune, come ricchezza e non come differenza. E ancora dare rilievo alle reti, formali ed informali, presenti, che sono alla base di ogni comunità e di ogni idea di sviluppo. E creare nuove opportunità per lo sviluppo dell’area attraverso forme di conoscenza e cooperazione.

Sono questi i quattro obiettivi del progetto "Borghi in Festival. Visioni di comunità dal passato al futuro, da area interna a città policentrica" che punta alla promozione delle unicità, attraverso un nuovo modo di vedere il territorio, nella sua interezza. Comune capofila nell'area viterbese è quello di Grotte di Castro. Del partenariato fa parte anche quello di Acquapendente che ha appena aderito per accedere al finanziamento di attività culturali per la rigenerazione dei piccoli comuni.

Comunità, cultura e impresa per la rigenerazione dei territori sono anche le parole chiave che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo associa a "Borghi in Festival". D'altronde, "la crisi, la pandemia, la strategia nazionale delle Aree Interne stanno generando una nuova attenzione verso i borghi quali luoghi ideali dove vivere, dove poter ripartire". Basso costo della vita e alta qualità dell'aria, però, non bastano senza servizi.

Di qui l'importanza di un sistema a supporto del loro miglioramento e della valorizzazione di una rete di risorse culturali, economiche e naturalistiche che insieme rappresentano un unicum. L'idea è quella che "essere un unico territorio è anche l’unica opportunità di sviluppo per quest’area". Sotto questo punto di vista il festival che sarà viene salutato come "un’occasione per creare il primo evento di rilevanza nazionale che coinvolgerà l’intera Area Interna".

Attraverso una tematica innovativa come la proposta della città policentrica. Un contenitore nel quale inserire molteplici attività che per 15 giorni, nel mese di luglio, vedranno tutti i comuni protagonisti, attraverso eventi di carattere informativo, spettacoli e visite guidate. "La costruzione della città policentrica – si chiarisce nel progetto – non mira all’appiattimento del territorio, ma a generare un nuovo modo di gestire del patrimonio rurale, culturale, sociale e ambientale".

La modalità, neanche a dirlo, è quella del fare sistema, rete, cooperazione. "Borghi in Festival sarà la prima esperienza di un evento condiviso da tutti i comuni dell’area. Ruoterà intorno a tematiche che permetteranno di mettere in luce risorse e sviluppare nuove idee e proposte, coinvolgendo la più ampia fascia della cittadinanza e attirando turisti e visitatori, e stimolare l’interesse di possibili investitori o potenziali futuri residenti".

Dagli Etruschi ai Farnese, tra i temi che il territorio è pronto a declinare c'è anche la questione ambientale. Intesa come risorsa idrica – fiumi, laghi, sorgenti, acque termali – e boschiva. Ma anche patrimonio geologico e rurale. Dalle eccellenze agricole alle rarità enogastronomiche passando per il sistema museale che lega musei, antiquarium e siti del cosiddetto museo diffuso fino alle tradizioni che da sempre vivacizzano i borghi, tutt'altro che immuni alla digitalizzazione.