cultura

"Paesi e Poesia". Rimandati gli esercizi di paesologia con Franco Arminio

venerdì 23 ottobre 2020
di Davide Pompei
"Paesi e Poesia". Rimandati gli esercizi di paesologia con Franco Arminio

Numerosi organi di stampa, in questi tempi di distanziamento sociale, lo hanno intervistato per "rileggere", attraverso le sue parole motivazionali, un momento storico mai così caotico come quello attuale. Secondo Franco Arminio, "con questa pandemia abbiamo capito che i paesi possono essere una grande opportunità. Se l’Italia rigenera i suoi paesi, avrà un beneficio anche nelle città, che sono troppo congestionate. È un'occasione che dobbiamo cogliere e bisogna farlo subito. La posta in gioco non è solo la vita degli umani, ma di tutto il Pianeta".

Accade così che, proprio mentre l'individuo fa i conti con tutta la sua vulnerabilità esistenziale, fiorisca un manifesto di resilienza che ha la musicalità della poesia. Parole necessarie che seminano prospettive e restituiscono speranza. A distillarle, il poeta che ha le radici a Bisaccia, in Irpinia d'Oriente, la testa in Italia e il cuore nel mondo. Da oltre quarant'anni, infatti, viaggia e scrive, in cerca di meraviglia e in difesa dei piccoli borghi. Il "paesologo" – così si definisce – è ispiratore e punto di riferimento di molte azioni contro lo spopolamento dell’Italia interna.

"Ripartiamo dai paesi, sfruttiamo il loro patrimonio", il suo invito. "Paesi e Poesia", il titolo dell'incontro che venerdì 23 ottobre alle 21 avrebbe dovuto riportarlo in Umbria, per la prima volta nel Cortile del Castello di Alviano – e, in caso di maltempo, all'interno della Chiesa Parrocchiale – per un evento speciale, fortemente voluto dall'Amministrazione Comunale in collaborazione con la Pro Loco e la Biblioteca dei Libri Salvati. L'evento avrebbe dovuto svolgersi nel pieno rispetto delle norme anti Covid, motivo per cui il numero dei posti era stato sensibilmente limitato.

Dopo aver sentito il parere dell'autore, tuttavia, gli organizzatori hanno pensato di spostare a data da definire l'evento, a malincuore ma con senso di responsabilità. "Siamo profondamente dispiaciuti – affermano dal Comune – ma consapevoli che la nostra scelta vada nella direzione giusta e sia ben compresa da quanti già si erano prenotati e avevano richiesto informazioni. Abbiamo riscontrato un grandissimo interesse per questo evento. Ciò ci spinge a pensare che, quando le condizioni saranno migliori, più persone possibili potranno godere di questo momento di poesia e non solo".