cultura

Riaperta al culto la Chiesa di S. Maria Assunta. E San Francesco diventa Copratono

giovedì 15 ottobre 2020
di Davide Pompei
Riaperta al culto la Chiesa di S. Maria Assunta. E San Francesco diventa Copratono

Ferita dal sisma nel 2016, la Chiesa Parrocchiale di Alviano intitolata a Santa Maria Assunta è stata ufficialmente restituita al culto. Quattro gli anni necessari per rendere l'edificio cinquecentesco in stile romanico nuovamente praticabile. Un tempo servito a sanare i danni provocati dal terremoto a fine ottobre. I lavori di consolidamento e restauro diretti dall'architetto Rodolfo Bellini sono stati cofinanziati da Regione, Parrocchia, CEI con fondi 8xMille e Fondazione Carit.

Al suo interno sono così di nuovo ammirabili anche l’affresco di Giovanni Antonio de Sacchis (1483-1539) meglio noto come "Il Pordenone", che raffigura la Madonna Assunta con Bambino e Santi, e la pala centrale del trittico in legno dipinto da Nicolò di Liberatore, detto "L’Alunno", anch’esso dedicato all’Assunta, e già oggetto di prestito alla Fondazione Carit per l'esposizione ad una mostra. La restituzione al culto è stata, ovviamente, sancita da una cerimonia religiosa.

A presiederla, monsignor Giuseppe Piemontese, vescovo di Terni, Narni e Amelia, alla presenza del parroco, padre Michele Pellegrini, don Donato Katawa, e delle autorità civili. La celebrazione ha avuto luogo domenica 4 ottobre, nell'annuale ricorrenza di San Francesco d'Assisi, Patrono d'Italia, festa da sempre molto sentita per la cittadinanza di Alviano, terra in cui il poverello, nel suo passaggio, ha operato il celebre miracolo delle rondini riportato nei fioretti di San Bonaventura.

Qui, inoltre, promise la Regola del Terzo Ordine Francescano – oggi O.F.S. – e nel tempo si sono avute numerose vocazioni dedicate agli ordini francescani. Nell’ambito delle celebrazioni per la riapertura della chiesa parrocchiale, è avvenuto anche l’affidamento ufficiale – con tanto di delibera comunale – al nuovo Patrono, San Francesco appunto, che è divenuto così compatrono del Comune di Alviano, insieme a Santa Maria Assunta in Cielo.

Il sindaco, Giovanni Ciardo, ha acceso la lampada votiva e letto la preghiera di affidamento della città al santo. Le rappresentanze dei rioni di Alviano hanno portato una candela all’altare. Tre i motivi di riflessione, suggeriti dal presule. La pandemia del Coronavirus, gli eventi naturali come il terremoto che "ci spingono a riesaminare il nostro rapporto con la natura, di custodia, di vigilanza per il Creato" e ancora la proclamazione di San Francesco Copatrono.