cultura

Nuovi strumenti didattici guidano la visita all'affresco attribuito a Raffaello

giovedì 1 ottobre 2020
di Davide Pompei
Nuovi strumenti didattici guidano la visita all'affresco attribuito a Raffaello

Dopo "A caccia di Raffaello" – la visita teatralizzata organizzata da Sistema Museo che domenica 27 settembre ha permesso alle famiglie di scoprire in modo divertente i segreti e le curiosità che ruotano intorno al pittore urbinate e al dipinto a lui attribuito, proveniente dalla Chiesa di Sant'Agostino ed attualmente esposto in quella di San Sebastiano – Panicale entra a pieno titolo nelle celebrazioni raffaelliane umbre.

Nell'anno dedicato al grande artista – 500 anni fa, la morte – che cala tutti in pieno Rinascimento e in un dialogo che travalica i secoli convivono così il Maestro e l'allievo, ovvero Pietro Vannucci detto “Il Perugino” e, appunto, Raffaello. Quanto al borgo, inserito nel circuito dei più belli d'Italia, dove sventola anche la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, fa la sua parte presentando nuovi strumenti didattici per una più approfondita conoscenza dell’affresco in questione.

Trattasi di "Madonna con bambino tra angeli musicanti", realizzato tra il 1502 e il 1506 per la Chiesa di Sant’Agostino, all’esterno di Porta Fiorentina, e successivamente trasferito per ragioni conservative in San Sebastiano, dove tuttora si può ammirare. Ed è qui che l’opera, solo recentemente attribuita a Raffaello, condivide lo spazio con il capolavoro del Perugino, il "Martirio di San Sebastiano". Alterne vicende hanno segnato la vita dell'affresco, a partire dall'attribuzione.

A lungo associato al Perugino e poi allo Spagna, solo nel 2005, grazie alle analisi e confronti di Elvio Lunghi si è giunti a ricondurlo alla mano di Raffaello. "In passato sono state proposte attribuzioni fondate sul nulla. Solo dopo aver effettuato confronti partendo da dettagli e immagini di opere dei più diversi pittori attivi in Umbria all’inizio del ‘500, sono giunto alla conclusione che l’unico nome sostenibile sia quello di Raffaello".

Lo ha spiegato l'esperto in occasione dell'inaugurazione dei nuovi strumenti didattici di visita, consistenti in pannelli bilingue da lui curati insieme al professor Daniele Bernardini e un quaderno in italiano e inglese. "Questa opera – ha dichiarato in questa occasione il sindaco di Panicale, Giulio Cherubinioltre ad essere un’ulteriore testimonianza di Raffaello in quest’area, dà la misura della grande qualità artistica che il nostro territorio ha espresso nei secoli".

Parole di apprezzamento per il grande lavoro di ricerca svolto sono state espresse da Anna Buso e Giselda Marina Bruni, assessori rispettivamente alla cultura e al turismo, insieme all'augurio che questa, nel solco di un modello fondamentale per tutte le accademie fino alla prima metà dell'Ottocento, "sia solo una tappa di un percorso di conoscenza del patrimonio artistico, soprattutto in funzione delle nuove generazioni".