Piermaria Cecchini presenta il libro autobiografico "Una vita abbastanza"

Nella copertina di "Una vita abbastanza" non mostra il viso che l'ha reso famoso attore, di cinema, televisione e teatro, oltre che regista e sceneggiatore. Uomo semplice e appassionato, lo sguardo lo rivolge al mare, da sempre sinonimo di libertà e infinito. Scorrono così, come le onde, le 332 pagine del libro di Piermaria Cecchini appena uscito nella Collana Interline@ per LuoghInteriori, casa editrice di Città di Castello. È nel Giardino di Palazzo dei Priori, simbolo di Viterbo, che lo porta la presentazione di lunedì 14 settembre alle 18, intervallata da letture e intermezzi musicali.
Affidati, rispettivamente, a Laura Antonini e Michele Villetti. Interverranno il primo cittadino Giovanni Maria Arena, l'assessore alla cultura Marco De Carolis, l'artista Guido Landucci, lo scrittore Alessandro Maurizi e, per la casa editrice, Antonio Vella e Alice Forasiepi. Protagonista del pomeriggio sarà, però, l'attore poliedrico – classe 1957, nato a Roma e da anni testimonial della Birra Moretti – che ha scelto Viterbo, la città dove è cresciuto, per presentare il romanzo nel quale racconta la sua vita...abbastanza.
Fantastica, eccezionale o semplicemente abbastanza. Bella o brutta non importa, ma abbastanza da non essere chiusa nel cassetto delle cose mai raccontate. D'altronde "per salire sul palcoscenico di un libro ci vuole coraggio, esercizio, una buona dose d’ironia e d’autocontrollo da recitare sulla carta. Occorre, in poche parole, essere grandi attori per interpretare se stessi. Così questo romanzo, che è la prima parte di una ricca epopea esistenziale, diventa un vero e proprio teatro.
Dove la vita è tutto: la sala, gli attori, il regista, il pubblico, perfettamente intervallati dalla filarmonica dei ricordi. Perché si sa, quando sul palcoscenico qualcosa non quadra, è allora che attacca l’orchestra, con quella melodia che parla al cuore, che vive di passato, che è memoria di cose semplici e genuine". La vita che Piermaria Cecchini – un sognatore o, come gli piace definirsi, un favolaio – racconta non si fa in silenzio, è "l’opera prima che tutti recitiamo a braccio senza conoscerne il copione.
Una rappresentazione che vale la pena di essere raccontata, sempre e comunque". Un'esistenza che "affida al bianco luminoso del foglio il compito di accendere le parole più vere". L'evento, organizzato dalla casa editrice con il patrocinio del Comune, rientra nell'ambito dell'Estate Viterbese promossa dall'Assessorato Cultura e Turismo. Per partecipare è obbligatorio indossare la mascherina e rispettare le vigenti disposizioni in materia di Covid. Ingresso gratutito, fino ad esaurimento posti.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni obbligatorie:
379.1673527 – segreteria@luoghinteriori.com

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