cultura

Al Festival delle Corrispondenze, le "Lettere da un Paese chiuso" di Toni Capuozzo

sabato 5 settembre 2020
di Davide Pompei
Al Festival delle Corrispondenze, le "Lettere da un Paese chiuso" di Toni Capuozzo

Da inviato ha più volte visto la guerra. Ha seguito e raccontato i conflitti nei balcani, in Somalia, in Medio Oriente, in Afghanistan, in Iraq. Ne ha tratto anche una pubblicazione – "La culla del terrore. L’odio in nome di Allah diventa Stato" (Signs Publishing, 2018) – il primo fumetto italiano di giornalismo di guerra dedicato alla nascita dell'Isis, con i disegni di Armando Miron Polacco. È un nemico che, forse, fa ancora più paura quello di cui parla nelle 304 pagine di "Lettere da un Paese chiuso. Storie dall'Italia del Coronavirus".

Il libro, pubblicato a fine giugno dallo stesso editore, raccoglie appunti, idee, pensieri e ricordi. Cartoline – amare ma cariche di speranza – dalla pandemia che ha chiuso, ferito e impaurito l'Italia nelle lunghe settimane della quarantena. Giorno dopo giorno, Antonio Toni Capuozzo – giornalista professionista dal 1983, vicedirettore de Tg5 e conduttore di "Terra!" – compila così un insolito diario di bordo fatto di pagine sulla cronaca, sulla politica, sull'isolamento forzato, su uomini e donne alle prese con la vita e con la morte.

Una stesura di getto in cui il collaboratore di "Reporter", "Epoca" e "Panorama Mese" torna anche sulla sua vita – iniziata a Palmanova, in provincia di Udine, nel 1948 – in un lungo viaggio tra il presente e il passato. La sua capacità di osservazione e la sua sensibilità restituiscono un'istantanea dell'Italia alle prese con il Covid-19 tanto originale quanto autentica e profonda. Una narrazione malinconica e divertente al tempo stesso, dolce e amara, giovane e antica. Ritratto dopo ritratto, non è difficile per il lettore riconoscersi in questo racconto di un'umanità che fatica a riconoscersi.

Sarà lui stesso a parlarne, in collegamento Zoom, sabato 5 settembre alle 18 dialogando con Fausto Biloslavo, giornalista e inviato di guerra, ed Enrico Santinelli, docente di Diritto Internazionale Umanitario oltre che esperto di geopolitica, nell'ambito del Festival delle Corrispondenze, apertosi giovedì 3 e in corso fino a domenica 6 settembre, che trova nella Piazzetta Sant'Andrea di Monte del Lago, Magione, degna cornice per l'incontro che, così come tutti gli altri è ad ingresso gratuito, su prenotazione, e nel pieno rispetto delle normative anti Covid.

Il festival nasce nell’ambito del Premio Nazionale "Vittoria Aganoor Pompilj" riservato a lettere e carteggi e coinvolge tutti gli spazi del borgo ma anche ville e dintorni del paese con eventi musicali, rappresentazioni teatrali, percorsi musicali, artistici e letterari e ancora mercatini, laboratori, mostre ed angoli riservati a lettura e scrittura. Quanto al libro, l'edizione arricchita da illustrazioni e da contenuti multimediali fruibili attraverso QR Code consente, con smartphone e tablet, di "trasformarsi" in audiolibro. La voce, inconfondibile, è quella di Capuozzo.

Per ulteriori informazioni:
www.festivaldellecorrispondenze.it