SANTA ROSA
cultura

"Le Feste Sospese. Visioni in assenza" per la Rete delle Grandi Macchine a Spalla Unesco

giovedì 3 settembre 2020
di Davide Pompei
"Le Feste Sospese. Visioni in assenza" per la Rete delle Grandi Macchine a Spalla Unesco

Un ardito esperimento di video-mapping che include le quattro macchine a spalla Patrimonio Unesco. Quelle di Nola (I Gigli, 8 settembre), Sassari (La Faradda dei Candelieri, 12 settembre), Palmi (La Varia, 18 settembre) e la più vicina Viterbo. Da qui, giovedì 3 settembre, nel giorno in cui la Città dei Papi, fa memoria di Santa Rosa Patrona prende il via il progetto "Le Feste Sospese. Visioni in assenza" come risposta a quella pandemia che, per la prima volta nella storia, fa cancellare contemporaneamente le espressioni popolari e festive della tradizione. È così in quasi tutto il mondo.

Eppure dando seguito all'idea di Patrizia Nardi, responsabile tecnico-scientifico della Rete della Grandi Macchine a Spalla Italiane Patrimonio Unesco, vedrà luce – è il caso di dirlo – un evento itinerante, modulato sul progetto dell’Istituto Nazionale per il Patrimonio Immateriale guidato da Leandro Ventura e "costruito" sulla base di un piano condiviso tra comunità e istituzioni, insieme all’Ufficio Patrimonio Unesco del Mibact. Obiettivo, dare presenza alle celebrazioni sospese come il trasporto della Macchina di Santa Rosa per ricordare in qualche modo – questo! – lo spirito irriducibile di una festa "che c'è, anche quando non c'è".

A San Sisto e sul sagrato della Basilica di Santa Rosa si alzeranno due fasci di luce, proiettati verso il cielo. Due luoghi particolarmente significativi che richiamano il primo "Sollevate e fermi!", la partenza della Macchina, e poi l'arrivo davanti alla basilica. L'accensione, alle 20.30, alla presenza del primo cittadino. Dalle pietre antiche delle città, dalle mura stesse dei palazzi storici, grazie a lucigrafie, un sorprendente esperimento di video-mapping dall'avanzatissima tecnologia, emergeranno poi come memorie collettive, le potenti immagini in movimento di questi straordinari trasporti.

L'evento ha coinvolto la responsabile dell'Archivio Audiovisivo dell'Istituto, Stefania Baldinotti, i progettisti e web designer della Openlab Company, che con il loro contributo ideativo hanno fatto uscire dagli argini dello schermo le immagini del regista antropologo Francesco De Melis, fino a farle danzare nella realtà sospesa della contemporaneità. Le proiezioni, in programma a partire dalle 21, sulla facciata della Cattedrale di San Lorenzo, sono previste per un numero limitato.

E avverranno nella più stretta osservanza delle norme anti Covid per evitare ogni forma di assembramento. L'evento, però, sarà trasmesso in streaming e sarà a sua volta filmato. Il risultato complessivo, infatti, confluirà in un'opera filmica sulla "presenza in absentia", che interesserà tutte le feste della Rete e verrà in seguito presentato alle comunità e divulgato su vasta scala. "Quest'anno Viterbo – sottolinea il sindaco, Giovanni Maria Arenaonora così la festività.

Un 3 settembre indubbiamente diverso rispetto alla festa a cui tutti noi siamo abituati da sempre e che tutti noi avremmo voluto vivere anche quest'anno. Questo evento, già nel suo titolo, dice tutto. Poche parole per racchiudere uno stato d'animo, un tempo sospeso, indefinito. Il tutto trasmesso attraverso le immagini. Quelle della nostra festa. Anche in questa occasione ringrazio fortemente chi ha voluto portare a compimento questo progetto che coinvolge le città della Rete".

Semplici e simboliche testimonianze, dunque, nell'anno senza "Gloria", per una data che rimarrà nella memoria di tutti. "Una scelta difficile – afferma l'assessore alla cultura e al turismo, Marco De Carolisrinunciare al trasporto della Macchina di Santa Rosa, ma assunta responsabilmente per garantire la massima sicurezza. L’evento, organizzato con l'obiettivo di rappresentare le feste sospese all'Unesco, è l’occasione per una riflessione comune, per iniziare insieme un nuovo percorso di fede.

E valorizzazione della nostra straordinaria tradizione che, in questi anni, ha saputo crescere in visibilità condividendo lo statuto di patrimonio immateriale dell’umanità insieme alle altre macchine a spalla d’Italia. Per i viterbesi il 3 settembre rappresenta l'inizio del nuovo anno e il trasporto la testimonianza di una fede che ha attraversato i secoli, intatta come il corpo della nostra santa. Da qui dobbiamo ripartire, sapendo cogliere le opportunità".

"Nella scorsa, triste primavera – aggiunge Patrizia Nardinon è stato facile mantenere la lucidità su cose banali e quotidiane. Cosa fare per esempio di un bando, quello vinto dalla Rete con il Comune di Sassari sulla Legge 77/2006 per il Patrimonio Unesco? Da una situazione di normalità quotidiana, che è anche quella delle feste, siamo passati ad una radicalmente ed emotivamente diversa: le feste, dopo secoli di storia, sarebbero state annullate.

Da qui l’idea di una restituzione speciale alle comunità, in un tempo infinito e sospeso e in un modo diverso. Suoni e immagini rubate e proiettate nella forma della videoarte nei contesti storici urbani delle feste Patrimonio Unesco, sui palazzi comunali, sulle chiese. In enormi dimensioni, quasi la necessità di farsi avvolgere dalla festa che non c’è. Un’idea molto condivisa con i sindaci e le comunità. Proietteremo e riprenderemo l’assenza, che racconteremo a Parigi molto presto".

"L'Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale – assicura il direttore, Leandro Venturasta seguendo da alcuni anni la campagna di documentazione, promozione e valorizzazione delle feste della Rete. L'esperienza costruita sul campo ci ha consentito di sperimentare nuove modalità di documentazione visiva delle tradizioni rituali e festive, fondendo la tecnica di documentazione etnografica tradizionale con finalità proprie della video-arte.

Quello che vogliamo offrire a Viterbo e alle altre città della Rete, in questo momento segnato dalla crisi pandemica è, quindi, una via alternativa di percezione della festa che non si è svolta, attraverso delle immagini proposte con uno sguardo estetico, emotivo e, in definitiva, impostato artisticamente in maniera innovativa, per conservare la memoria di un'assenza". Lo sa bene Massimo Mecarini, presidente del Sodalizio Facchini di Santa Rosa.

"L'evento in Piazza San Lorenzo – dice – servirà ad attenuare in parte la tristezza che pervade l'animo di tutti, facchini, fedeli, viterbesi e non, che ogni anno aspettano il trasporto con grande trepidazione. La maestria e l'entusiasmo dei realizzatori sicuramente ci faranno rivivere le emozioni e la magia di una sera veramente speciale, con l'auspicio di ritrovarci tra un anno tutti insieme e tutti de 'n sentimento attorno alla Macchina, con la benedizione di Santa Rosa".

L'ingresso all'evento è su prenotazione, tramite la mail teatrounioneviterbo@gmail.com. La richiesta di prenotazione dovrà pervenire all'indirizzo entro le 15 di giovedì 3 settembre. La prenotazione sarà effettiva e valida solo dopo avvenuta conferma. Nella mail occorre indicare nome, cognome e cellulare di ogni spettatore. Si raccomanda di arrivare all'ingresso almeno 30 minuti prima dell'inizio dell'evento. Obbligatori i dispositivi di protezione individuale. L'evento potrà essere seguito via streaming sul canale YouTube del Comune di Viterbo e sulle pagine Facebook Visit Viterbo e Comune di Viterbo Informa.