cultura

800 anni fa San Domenico di Guzman ad Orvieto e Bolsena

sabato 8 agosto 2020
di Silvio Manglaviti (Associazione Orvieto Città del Corpus Domini)
800 anni fa San Domenico di Guzman ad Orvieto e Bolsena

Costantino di Orvieto racconta nella sua Legenda che, mentre S. Domenico era a Roma e pregava nella basilica di S. Pietro, vide comparire i due santi apostoli, Pietro e Paolo. Il primo, Pietro, gli consegnò un bastone; Paolo un libro. E tutti e due soggiunsero: « Và e predica, perché Dio ti ha scelto per questo ministero ». E in quell'istante parve a Domenico di vedere i suoi frati sparsi nel mondo che andavano a due a due a predicare al popolo la parola di Dio. (Cfr. Vicaire, op. cit., p. 342). Riporta Aurelio Ficarelli, con puntigliosa dovizia bibliografica, copiosa, nel suo Sancta Urbevetana Legio (Tipografia degli Orfanelli, Orvieto 1962) che “una costante tradizione popolare, convalidata da autorevoli cronisti, afferma che il Patriarca S. Domenico ebbe a sostare in Orvieto e Bolsena, e forse anche ripetutatmente”.

In Cipriano Manente, all’anno 1220, si ha che “il beato Domenico di Calagura di Spagna venendo da Roma in Orvieto, ampliò la sede di Christo, et lo studio, et dedicò la chiesa di Santa Pace nella Corsica [uno dei quattro quartieri orvietani] l’oratorio per sua divotione, et poi andò a Perugia, et indi a Bologna” (fonti documentali del convento domenicano perugino). Il Padre Guglielmo Della Valle riporta a sua volta una cronaca di Girolamo Bernardini “che essendo Onorio III in Orvieto nel 1220 [dal 3 giugno al 1° ottobre, secondo Potthast] … fu a visitare il Sommo Pontefice in Orvieto, S. Domenico”. Frate Michele Arcangelo Nanni dell’Ordine dei Predicatori (Domenicani) nella sua Vita di S. Domenico narra che nel viaggio da Roma a Bologna, non oltre la Pentecoste del 1220, il Santo “pervenne ad una villa diocese d’Orvieto”.

Il Dottarelli riporta la visita di S. Domenico a Bolsena nel 1221, richiamandosi alla Vita S.P.N. Dominici, a Theodorico de Apoldia, ai Botlandisti, al Malvenda, al Marabottini; confermata dall’orvietano Padre Francesco Maria Pollidori al principio di maggio 1221, avvicinandosi il Capitolo Generale di Bologna. La chiesa di S. Domenico fu edificata negli anni Trenta del Duecento. Furono aggiunti, il corpo longitudinale su tre navate lungo 82 m e l’abside, orientata ad est, con finestrone bifora all’antica chiesa di S. Pace, che ne diventò sostanzialmente il transetto (come si vede ancora oggi, tornato ad essere “navata” orientata a nord come in antico, dopo l’abbattimento del corpo longitudinale negli anni Trenta del Novecento). San Domenico morì nel convento di S. Nicola a Bologna il 6 agosto del 1221. Fu canonizzato da Gregorio IX il 3 luglio del 1234. Lo stesso anno ad Orvieto iniziava la costruzione della nuova chiesa domenicana sull’oratorio voluto da S. Domenico. Urbano IV la consacrò il 1° maggio 1264 e fu la prima chiesa dedicata al santo dopo la sua canonizzazione.