cultura

Alla scoperta della Tuscania medioevale, le basiliche romaniche e San Giusto

mercoledì 5 agosto 2020
Alla scoperta della Tuscania medioevale, le basiliche romaniche e San Giusto

Un vero e proprio viaggio nel Medioevo che permetterà di conoscere in maniera approfondita l’arte romanica ed il lavoro dei grandi maestri comacini, presenti a Tuscania sul finire dell’XI secolo e con l’arrivo dei monaci cistercensi dalla Francia all’inizio del XII secolo l’influenza delle nuove tecniche costruttive con cui viene realizzato il complesso monastico dell’Abbazia di San Giusto (nella foto).

Lo mette in agenda per domenica 9 agosto Anna Rita Properzi, guida turistica ed ambientale escursionistica Aigae, che invita a conoscere i segreti della città che nell’XI secolo era un’importante diocesi ed un potente centro in espansione, di cui ne sono testimonianza i due grandi cantieri che porteranno alla realizzazione delle basiliche romaniche di San Pietro e Santa Maria Maggiore.

Al tempo della loro costruzione le due chiese si trovavano all’interno della cerchia muraria che proteggeva la città. Sorsero così intorno alla Chiesa di San Pietro e all'adiacente palazzo episcopale alcune torri di difesa, due delle quali fanno ancora parte dell'imponente spettacolo scenografico ed altre due mozzate che si trovano sul lato Sud ed Est del colle. Il quartiere più antico iniziò a spopolarsi quando fu escluso dalla cinta muraria il cui perimetro originario di circa 5 chilometri fu ridotto alla metà, nel XV secolo per motivi economici e difensivi.

"Le due chiese - spiega la guida - furono lasciate, a partire da questo periodo, in quello splendido isolamento che oggi incrementa il loro fascino. Nel 1971 le chiese di San Pietro e Santa Maria Maggiore subirono gravi danni a causa di un forte terremoto ma, grazie ad un paziente e scientifico lavoro di restauro, sono potute tornare agli antichi splendori.

Nel 1146 arriva a Tuscania un piccolo nucleo di monaci cistercensi provenienti da Fontevivo, nei pressi di Parma (abbazia figlia di Clairvaux). Gli abili monaci lavoreranno per un altro grande cantiere l’Abbazia di San Giusto a pochi chilometri dal centro medievale, nella verde e fertile valle del fiume Marta. Oggi l’abbazia è stata completamente recuperata dopo secoli di abbandono, grazie all’opera di un privato che le ha restituito una nuova vita".

L'appuntamento è per le 16.30 in Via Santa Maria nei pressi del Ristorante "Cichi’s Bistrot". Alle 16.45 avrà inizio la visita dalla Basilica di Santa Maria Maggiore e alle 18, spostamento con le auto, alla volta dell'Abbazia di San Giusto, a 4 chilometi di distanza. Alle 19.30-20, fine visita e ritorno in città.

I posti sono limitati nel rispetto delle norme anti Covid-19. Al momento della prenotazione verranno fornite tutte le informazioni riguardo i DPI e il rispetto delle norme comportamentali che dovrete firmare per conoscenza.  Nei 12 euro del costo di partecipazione è incluso anche il contributo d'ingresso all’abbazia. Durata complessiva, tre ore circa. Difficoltà, facile. Consigliate scarpe molto comode, abiti leggeri, cappellino, acqua e, ovviamente, dotarsi di mascherina e gel sanificante.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni:
333.4912669 (anche WhatsApp)