cultura

Isola Polvese, cantiere a cielo aperto. Via alla grande opera di riqualificazione

venerdì 19 giugno 2020
di Davide Pompei
Isola Polvese, cantiere a cielo aperto. Via alla grande opera di riqualificazione

Via alla riqualificazione del patrimonio architettonico, ambientale e paesaggistico dell'Isola Polvese, la più grande delle tre esistenti nel Lago Trasimeno, adibita a parco scientifico-didattico dal 1995. Dotata di un molo usato dal servizio di traghetti, soprattutto verso la vicina San Feliciano, da un punto di vista amministrativo è territorio del Comune di Castiglione del Lago. Una frazione sui generis, con un'estensione di 69,6 ettari. La costa si trova a 258 metri sul livello del mare, la sommità raggiunge i 313,4.

Nell'estate scandita dal turismo di prossimità partirà anche una fitta serie di interventi di recupero delle numerose strutture pre-esistenti, a scopo didattico, dimostrativo e turistico. Opere messe in campo dalla Provincia di Perugia nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale per l’Umbria 2014/2020, che comporteranno l'apertura di cantieri in più punti dell'isola. A partire dalla cosiddetta "Zona del Borgo", dove si sta procedendo al restauro e risanamento conservativo di due annessi agricoli e al ripristino di un terzo annesso crollato, denominati "Ex Porcilaie", nei pressi del pontile.

Gli annessi rappresentano esempi tipici di fabbricati rurali tradizionali, realizzati in muratura mista di pietra e mattoni a pianta rettangolare. All’interno del blocco 1 sarà ricavato un "Info Point Generale dell’Isola", mentre nel blocco 2 troveranno posto due servizi igienici per persone normodotate divisi per sesso ed un bagno per portatori di handicap. Il progetto, del valore di 219.000 euro, prevede la conservazione dei fabbricati attraverso l’esecuzione di una serie di interventi di consolidamento e restauro conservativo.

Scelti tra prodotti compatibili e coerenti, sia con la destinazione d’uso, sia con le tipologie presenti sull’isola e storicamente utilizzate, i materiali di finitura, privilegiando tecniche e materiali di bio-edilizia ed edilizia sostenibile, ed il massimo riutilizzo dei materiali di recupero. Nei pressi, l’ex Essiccatoio, ridotto dal tempo a poco più che un rudere. Realizzato con tutta probabilità dopo la metà del secolo scorso, si sviluppava in proseguimento ad un altro corpo in pietra già oggetto di ristrutturazione, oggi utilizzato come cabina di trasformazione della corrente elettrica.

La struttura originaria dell’ex Essiccatoio era realizzata con colonne in muratura di mattoni pieni, tetto a due falde probabilmente in legno e laterizio e tamponatura delle specchiature fra le colonne con una caratteristica cortina in elementi di laterizio forato, sopra uno "zoccolo" in pietrame che ne ha determinato, peraltro, la valenza storico-monumentale ed ambientale. La nuova destinazione sarà quella di Stazione di Ricarica per Auto Elettriche. Per questo sono state previste al suo interno due colonnine per la ricarica di quattro mezzi elettrici.

Anche in questo caso, privilegiati tecniche e materiali di bio-edilizia ed edilizia sostenibile, nonché il massimo riutilizzo dei materiali di recupero. È prevista anche la sistemazione dell’area esterna con particolare riguardo alla viabilità di accesso ed alla parte floro-vegetativa a fronte di un importo complessivo di 117.000 euro. Tra i fabbricati minori di interesse storico c’è poi la Fagianaia, un fabbricato ormai fatiscente, anch’esso oggetto di riqualificazione, nato probabilmente per volere del Conte Vincenzo Pianciani.

Obiettivo, dotare la Polvese di un vero e proprio allevamento per la riproduzione e il ripopolamento della razza "Phasianus Colchicus" da allevare anche per fini di caccia. Fu costruita al disopra del "Borgo" in una delle zone più elevate e panoramiche dell’isola, immersa in un uliveto e a ridosso della Lecceta di San Leonardo. Il progetto – valore, circa 192.000 euro – si divide in due stralci funzionali, entrambi finalizzati al recupero del manufatto a fini didattici. L’idea di fondo è realizzare un’Aula 3.0, uno spazio di apprendimento flessibile.

Vero e proprio laboratorio attivo di ricerca dove sarà possibile impiegare le più moderne tecnologie di comunicazione. Uno spazio adatto all’Inquiry Learning, ovvero all’apprendimento attraverso l’esperienza e l’indagine. Per fare ciò è stato pensato di inserire all’interno delle vecchie mura, una nuova struttura leggera in acciaio e vetro. Oggetto di restauro, infine, è la Piscina Porcinai, il pregiato giardino di piante acquatiche, realizzato alla fine degli anni '50, su progetto dell'architetto paesaggista Pietro Porcinai, su commissione del Conte Giannino Citterio.

Lo specchio d'acqua necessita di un trattamento ai fini di garantire un'idonea qualità delle acque. Il progetto, finanziato per 220.000 euro, prevede anche la realizzazione di un impianto di fitodepurazione e si rifà alle teorie delle biopiscine e biolaghi balneabili. Previsto anche il risanamento degli spogliatoi, bagni e locale tecnico interrati. A questa prima fase di interventi, nei mesi prossimi seguiranno altri cantieri che andranno ad interessare il restante patrimonio architettonico non ancora recuperato.

"Se il Trasimeno è la porta dell’Umbria – commentano Luciano Bacchetta e Sandro Pasquali, rispettivamente presidente e vicepresidente della Provincia – le isole sono le sue chiavi di apertura. E la Polvese, sicuramente, rappresenta il patrimonio naturale ed artistico da recuperare in cui diffondiamo il maggior sforzo come Provincia per poter essere all’altezza del futuro. Un futuro che passa anche attraverso la riqualificazione e la rivisitazione di queste stupende realtà locali. Il Trasimeno ha bisogno di tutti e l'Isola Polvese è uno dei suoi motori d’azione".