cultura

"A Teatro: ieri, oggi, domani...". In attesa di ripartire, gli spettacoli traslocano in tv

martedì 9 giugno 2020
di Davide Pompei
"A Teatro: ieri, oggi, domani...". In attesa di ripartire, gli spettacoli traslocano in tv

Otto appuntamenti del grande repertorio e della contemporaneità, preceduti da interviste ai protagonisti del palcoscenico, ma anche agli amministratori locali, chiamati a raccontare la loro esperienza artistica e di vita durante i lunghi mesi di convivenza con il virus. È la formula di "A Teatro: ieri, oggi, domani...", la rassegna che andrà in onda, con cadenza bisettimanale, sul canale Lazio TV tutti i martedì e i mercoledì, da martedì 9 giugno a mercoledì 1° luglio.

"Lo spettacolo teatrale – spiega l'ideatore e direttore artistico, Alessandro Berdinirappresenta una delle massime espressioni di cultura e libertà realizzate dall'ingegno umano. Ogni teatro, dalla metropoli alla più remota località, sono avamposto ed espressione dell'emancipazione democratica di una società. Il Covid-19 rischia di cancellare il teatro. Mentre il cinema e la musica hanno trovato spazio nella tv e nelle piattaforme digitali, poco è stato ancora pensato per il teatro.

Sia per la specificità della sua espressione artistica fondata sull'esperienza dal vivo del contatto fra artista e spettatore, sia per il cronico e diffuso disinteresse del servizio televisivo pubblico e privato". È per questo che, nei giorni in cui con la possibile ripartenza, si discute e si ragiona su quando e come poter restituire agli spettatori l'esperienza teatrale, l'ATCL si fa promotrice di quella volontà di riconnettere la rete territoriale dei teatri laziali.

Insieme agli artisti e alle compagnie tra i più interessanti del panorama artistico italiano, inaugurando una partnership con Lazio TV, visibile sul canale 12 del Digitale Terrestre. Con cadenza bisettimanale, l'Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio, circuito multidisciplinare dello spettacolo dal vivo finanziato dal Mibact e dalla Regione Lazio, guidato dall’amministratore delegato Luca Fornari dà il via così ad un'inizia che punta a riannodare un filo ideale.

Quello che unisce il palcoscenico con il pubblico. E consolidare così il rapporto, fiduciario ed emotivo, tra artista e spettatore in attesa del ritorno alla piena normalità. Si inizia martedì 9 giugno alle 21.15 con un omaggio ad uno degli attori italiani più amati a quattro anni dalla scomparsa. Ovvero Giorgio Albertazzi, protagonista di tante pièce, tra cui "Amleto ed altre storie", un viaggio nell'inconscio di William Shakespeare.

Un viaggio "nel buio assoluto, nel vento, nel fuoco, nella pioggia, nel tempo fatto di languori notturni, ansie divoranti, trasalimenti, notti insonni, sorrisi, leggerezza, onestà, rigore assoluto, esperienza, squarci improvvisi di luce e di speranza ed ancora buio". Parola di regista, Daniele Salvo che dirige Roberta Caronia, Selene Gandini, Stefania Masala ed Elio D’Alessandro. Mercoledì 10 giugno, alla stessa ora, andrà in onda "L'Uomo dal Fiore in Bocca e altri strani casi".

Tratto dalle novelle di Luigi Pirandello, a firmare adattamento e regia è Patrick Rossi Gastaldi. In scena, Edoardo Siravo, insieme a Carlo Di Maio, Stefania Masala e Gabriella Casali per darà corpo ad una riflessione sulla vita, ma anche sulla morte. Perché "Se uno può vedere la propria vita, è segno che non la vive più: la subisce, la trascina. Come una cosa morta, la trascina. Possiamo, dunque, vedere e conoscere soltanto ciò che di noi è morto. Conoscersi è morire".

"Lear", invece, è una riscrittura contemporanea della celebre opera shakespeariana del grande drammaturgo britannico Edward Bond, che con un linguaggio crudo e poetico, racconta di intrighi e guerre in una riflessione sull’indissolubile rapporto tra uomo e potere. Interpretato da Elio De Capitani, il protagonista è un autocrate paranoico in un mondo disseminato di violenza. Firmato da Lisa Ferlazzo Natoli, lo spettacolo sarà proposto martedì 16 giugno.

Due anni di ricerche e di incontri con operai, contadini e minatori di mezza Italia hanno portato alla scrittura di "Fabbrica" di e con Ascanio Celestino. Un racconto in forma di lettera, quello proposto per la prima serata di mercoledì 17 giugno, che un operaio, assunto per sbaglio, scrive alla madre. In mezzo c’è l’Italia industriale del secolo scorso e tutto intorno si muovono le vicende quotidiane del lavoro. Come quella del capoforno assunto alla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Martedì 23 giugno si fanno largo Alessandro Haber, nei panni del famoso psicanalista Freud ormai anziano che si trova ad affrontare la visita di uno sconosciuto, forse Dio, ed Alessio Boni, che lo porrà di fronte ad interrogativi sulla religione ma soprattutto sulla vita, sullo sfondo di una Vienna occupata dai nazisti. Una commedia brillante, a tratti commovente, "Il Visitatore" con la regia di Valerio Binasco. In scena, anche Nicoletta Robello Bracciforti ed Alessandro Tedeschi.

Entra nei paradossi e nei compromessi della vita politica, spiazzando lo spettatore com'è nello stile di Oscar Wilde, "Un Marito Ideale", una delle più famose commedie dell'autore irlandese che sarà proposto mercoledì 24 giugno. Il testo arriva ad affermare che il politico corrotto ma pentito è migliore, più temprato del moralista mai indotto in tentazione. Mario Missiroli dirige una nutrita compagnia. Del cast Geppy Gleijeses, Lucrezia Lante Della Rovere e Manuela Kustermann.

Tratto "Il Giorno della Civetta" di Leonardo Sciascia, autore tra i più affascinanti e "scomodi" del '900, l'omonimo spettacolo, adattato da Gaetano Aronica, racconta martedì 30 giugno con ritmo incalzante la storia dell’inchiesta condotta, a partire dall'omicidio di un uomo, dal capitano dei Carabinieri, Bellodi, appena arrivato in Sicilia, dalla lontana Parma, all’inizio degli anni '60, interpretato da Sebastiano Somma, con la partecipazione di Orso Maria Guerrini.

Cala l'ideale sipario mercoledì 1° luglio uno degli allestimenti più importanti de "Il Giardino dei Ciliegi", qui in una delle regie più belle di Giorgio Strehler, fedele a quell’idea cechoviana, avversa ad ogni naturalismo, in scena al Piccolo Teatro di Milano negli anni '70. Una scena completamente bianca, poetica nella sua purezza immobile, fa da contraltare al declino ineluttabile, alla fine di una certa società e all'arrivo di un ceto, quello mercantile che si afferma.

Sfilano, intanto, nomi come Valentina Cortese, Giulia Lazzarini, Renato De Carmine, Renzo Ricci, Franco Graziosi, Gianfranco Mauri e Monica Guerritore, allora agli esordi. La rassegna "A Teatro: ieri, oggi, domani..." gode del patrocinio dell'Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, dell' Associazione Nazionale Comuni Italiani – Lazio e dell'Associazione Nazionale Piccoli Comuni di Italia – Lazio. Era (e tornerà ad essere) il teatro, bellezza.