cultura

Civita di Bagnoregio tra gli esempi dell'Italia migliore nel libro di Valentina Bisti

giovedì 28 maggio 2020
di Davide Pompei
Civita di Bagnoregio tra gli esempi dell'Italia migliore nel libro di Valentina Bisti

"Tutti i colori dell'Italia che vale. Storie da un Paese che guarda avanti". È il titolo disponibile da giovedì 4 giugno per Rai Libri, a cura della giornalista Valentina Bisti che nei mesi di conduzione dello storico programma "Unomattina" ha incontrato quel Belpaese che vale la pena raccontare. Fatto di storie di persone che, ognuna a suo modo, hanno contribuito a rendere migliore lo Stivale, ma anche testimonianze di chi ha avuto la forza di reagire alle sfide della vita, di chi si è reinventato, di chi si è speso per gli altri.

Personaggi noti, oppure donne e uomini speciali e spesso invisibili, le hanno parlato di sé, delle loro esperienze che possono rivelarsi d’esempio per tutti noi. In chiacchierate che non hanno mai mancato di approfondimento, che hanno saputo toccare le corde del cuore senza perdere di vista la realtà quotidiana, la professionista dell'informazione transitata per la Scuola di Giornalismo Radiotelevisivo di Perugia, dopo la laurea in Lettere, ha ragionato insieme ai suoi ospiti su come aiutare il prossimo, affrontare le difficoltà, risorgere quando tutto sembra perso, realizzare i sogni.

Ne sono nate pagine – quanto mai attuali – ricche di entusiasmo e positività che, attraverso l’esempio di chi vive la propria esistenza con uno scopo e con la voglia di fare sempre meglio, possa essere d’ispirazione per i suoi lettori. Dal coraggio di Paolo Borrometi e di Valeria Grasso alla forza e all’amore per la vita di Rachele Somaschini e Manuel Bortuzzo, dal talento di Ezio Bosso alla lucida determinazione del neurochirurgo Giulio Maira, dall’abnegazione di Francesco Rocca della Croce Rossa Italiana a quella del comandante della Diamond Princess, Gennaro Arma.

Da Paola Rivaro, signora dei ghiacci, a Max Calderan, figlio del deserto, fa capolino così anche la fortunata parabola turistica di Civita di Bagnoregio, uno de "I Borghi più bell'Italia" sospeso a strapiombo sulla Valle dei Calanchi che, dallo scorso fine settimana, ha ripreso ad ospitare visitatori – circa 1.3000 – in tutta sicurezza. Quell'isola di tufo viene indicata a modello in quello che è un viaggio nel coraggio di un Paese che è in grado di raccontare e custodire storie straordinarie. Nella prefazione trova spazio quella città che muore o, forse, non muore più.

Da qualche anno a questa parte, infatti, è diventata esempio di sviluppo turistico e immagine di un'Italia di successo nel mondo grazie alla visione e alla capacità di costruire. "L'attualità – scrive l'autrice – mi porta a scoprire personaggi, città e paesi. L'assenza di eventi particolari mi impone di cercare vicende nascoste, episodi che ancora non sono stati scovati. O scoprire luoghi che tentano di farsi conoscere, che si ingegnano per regalare a noi italiani e ai turisti stranieri una pagina meno conosciuta del nostro passato, del nostro saper vivere. Come Civita di Bagnoregio.

Per anni ha fatto notizia perché la sua fragilità era sotto gli occhi di tutti con le frane che si mangiavano pezzi di Storia, collegata alla valle soltanto da un ponte. Poi un sindaco lungimirante ha un'idea: far pagare un biglietto d'ingresso per poter visitare un tesoro a rischio. 'Vai, vedi come hanno reagito i pochi abitanti, i turisti, raccontaci umori e riflessioni'. Il mio caporedattore vuole il pezzo per il Tg1 delle 20, parto subito, il mio microfono raccoglie pareri contrari e favorevoli su un gesto estremo nato per salvare un mucchio di case disabitate.

Quel sindaco, Francesco Bigiotti, c'è riuscito, Civita di Bagnoregio è oggi meta di milioni di turisti, il borgo sospeso tra le nuvole ha riacquistato il suo fascino antico e oggi le case sono vive, rinate, abbellite dai civitonici doc o dai nuovi abitanti che si sono trasferiti o che arrivano per il weekend. Quella città che doveva morire è più viva che mai". Chiamato in causa, l'attuale amministratore unico della partecipata del Comune, Casa Civita, non può che dirsi felice e grato di simili parole che contribuiscono a diffondere l'immagine. "Nuovo entusiasmo e turisti in arrivo, importanti per il nostro tessuto economico".